Titolo originale | McCabe and Mrs. Miller |
Anno | 1971 |
Genere | Western |
Produzione | USA |
Durata | 121 minuti |
Regia di | Robert Altman |
Attori | Julie Christie, Shelley Duvall, Warren Beatty, William Devane, Keith Carradine, Michael Murphy René Auberjonois. |
Tag | Da vedere 1971 |
MYmonetro | 3,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 18 marzo 2011
Sulle montagne della California durante la febbre dell'oro, un giocatore e una ma"tresse organizzano un bordello per minatori. Gli affari vanno benino. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, In Italia al Box Office I compari ha incassato 920 .
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CONSIGLIATO SÌ
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1901. Presbyterian Church nel nord degli Stati Uniti. In questa cittadina in costruzione giunge John McCabe che porta con sé la fama di killer e di giocatore. La zona è ricca di miniere di zinco e l'uomo sviluppa da subito un progetto ben preciso: aprire una casa da gioco ed un bordello. Poco tempo dopo arriva sul luogo Constance Miller, una donna avvenente che non ha alcuna remora a dichiararsi prostituta e a proporsi con decisione quale organizzatrice di una casa d'appuntamenti degna di questo nome. McCabe ne è affascinato e decide di avviare un sodalizio con lei.
Il titolo originale di questo film ( nel 2008 inserito dall'American Film Institute all'8° posto tra i film western e nel 2010 scelto dalla Biblioteca del Congresso degli Usa per essere conservato nel National Film Registry) è, non a caso, McCabe & Mrs.Miller. Quella & sta indicare il patto 'aziendale' tra due personalità simili e distanti al contempo che Altman porta sullo schermo offrendo loro uno scenario del tutto inusuale per l'epoca. Innanzitutto perché basato su un'accurata ricerca iconografica che portò il regista a mettere in scena elementi che il cinema western 'classico' non aveva preso in considerazione perché considerati posteriori all'epoca. La scelta poi di girare in Canada impone l'adattamento a condizioni climatiche anomale: siamo di fronte a un western innevato e piovoso. Questo consentì anche ad Altman di perpetrare una piccola vendetta nei confronti di Beatty che spesso chiedeva di rifare delle riprese anche inutilmente. Il contrappasso fu costituito da 25 ripetizioni di un'inquadratura nella neve imposte dal regista all'attore.
Tutto questo permette ad Altman non solo di mettere ulteriormente a punto la tecnica della sovrapposizione delle voci ma anche di creare un'ambientazione in cui mentre si costruisce il 'nuovo' si sta seppellendo un'epoca. Non solo dal punto di vista dei pretesi 'valori' della frontiera (a cui Altman non crede) ma anche per quanto riguarda il rapporto con la religione. Quella chiesa in costruzione che poi invece rischierà la distruzione diviene ulteriore simbolo di un mondo che scompare. Non è un caso che la Chiesa presbiteriana abbia opposto un forte ostacolo al primo titolo pensato dal regista ("The Presbyterian Church Wager" ). Vedersi associare a una vicenda di postriboli e gioco d'azzardo non era certo quanto di più desiderabile. Il pregio più evidente del film resta però il fatto che si tratta di un'elegia sulla morte e, senza troppe cautele, di una riflessione sui metodi brutali che il capitalismo sa mettere in atto quando vuole raggiungere degli obiettivi.
La piccola imprenditorialità della ditta McCabe&Miller è costretta a prenderne dolorosamente atto. Merita un'annotazione la colonna sonora: in difficoltà in materia in fase di postproduzione Altman si reca ad una festa in cui si suona l'LP "Songs of Leonard Cohen" e scopre che almeno tre canzoni si adattano perfettamente al film che ha girato. Un Esempio? Questi versi di "Winter Lady": Travelling lady/stay a while/until the night is over./I'm just a station on your way;/I know I'm not your lover (Signora che viaggia/fermati per un po'/fino a che non sia passata la notte/Sono solo una stazione del tuo viaggio/So di non essere il tuo amante."
Ho visto questo film molti anni fa e sono rimasta colpita. Interessante, inusuale, attori bravissimi e colonna sonora di Choen. Non e' poco. vale davvero la pena di vederlo, anche dopo tanti anni.
Troppo triste come la realta'. Da vedere una sola volta.