A me la libertà

Film 1931 | Commedia +16 97 min.

Titolo originaleA nous la liberté
Anno1931
GenereCommedia
ProduzioneFrancia
Durata97 minuti
Regia diRené Clair
AttoriHenri Marchand, Raymond Cordy, Paul Ollivier, Rolla France, Jacques Shelly, André Michaud Germaine Aussey, Léon Lorin, William Burke, Vincent Hyspa.
TagDa vedere 1931
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +16
MYmonetro 3,58 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di René Clair. Un film Da vedere 1931 con Henri Marchand, Raymond Cordy, Paul Ollivier, Rolla France, Jacques Shelly, André Michaud. Cast completo Titolo originale: A nous la liberté. Genere Commedia - Francia, 1931, durata 97 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 3,58 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Venezia,

Consigliato sì!
3,58/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA
PUBBLICO 3,17
CONSIGLIATO SÌ

Un industriale, che è stato in galera da giovane, riconosce in un operaio l'uomo che divise la cella con lui. Si rinnova l'antica amicizia. Ma altri ex galeotti si rifanno vivi. Ricattato, perseguitato dalla polizia, il magnate decide di piantare tutto e di mettersi a fare il vagabondo assieme al suo antico compagno. René Clair, nel pieno della sua capacità creativa, dà questo divertente, amaro, lucidissimo apologo sulla vita moderna negatrice di ogni libertà.

FANTAFILM
Cento anni di cinema di fantascienza

émile e Louis tentano la fuga dal carcere. Louis riesce ad evadere, ma émile è catturato. Anni dopo, i due amici si incontrano all'interno di una fabbrica di fonografi. Louis - che nel frattempo ha fatto fortuna - ne è il proprietario ed émile vi si è affacciato per seguire l'operaia Jeanne della quale è innamorato. Il ricco offre lavoro al povero e gli spiega di avere grandi progetti per il futuro: la piena automatizzazione della catena di montaggio gli permetterà di aumentare a dismisura la produzione senza aggravare le condizioni degli operai, anzi liberandoli dalla schiavitù dei massacranti turni di lavoro. Ma Louis è perseguitato dai ricattatori che conoscono il suo passato di galeotto ed émile capisce che la vita in fabbrica non è adatta a nessuno dei due. Scampati avventurosamente ad un agguato, i due si allontanano felici di aver riconquistato la libertà dei vagabondi, mentre in fabbrica, dove la meccanizzazione ha fatto il trionfale ingresso, gli operai trascorrono le ore di lavoro giocando a bocce.
Stilisticamente, il film è l'ultimo e più riuscito tentativo di René Clair di modulare le potenzialità espressive del cinema muto sulle novità tecniche del sonoro. L'intenzione è di dar forma alle categorie di un "cinema-poesia" che entri in diretta comunicazione con lo spettatore medio senza passare attraverso i pesanti filtri della riflessione intellettualistica. Convinto che l'immagine debba immediatamente parlare da sé, Clair fa abbondante ricorso a ritratti caricaturali facilmente riconoscibili e sviluppa una serie di elaborate e divertenti gag per mantenere desta l'attenzione su un racconto sostanzialmente drammatico e ammonitorio. Ma - come il regista stesso ebbe poi ad ammettere - il film sbaglia la scelta dei contenuti spegnendo nel consolatorio populismo da operetta lo spirito anarchico di una satira sociale e politica di grande attualità. L'apprezzamento per aver posto l'accento sulle dolorose contraddizioni del moderno capitalismo industriale cede, così, alla delusione per un'utopia picaresca (cui non sono estranei, comunque, i più battaglieri germi della successiva fantascienza a sfondo sociologico) e scarsamente critica, rendendo l'opera pregevole, ma in parte irrisolta.À nous la liberté - che gli stolidi censori dell'Italia fascista tradussero con il meno sospetto A me la libertà - fu al centro di una causa legale intentata dalla casa produttrice Tobis contro Charlie Chaplin accusato di aver plagiato le scene della catena di montaggio nel suo Tempi moderni. L'azione non ebbe seguito per l'intervento personale di René Clair che per il collega inglese nutriva grande ammirazione e al quale, forse, egli stesso era debitore di qualche buona idea.


A ME LA LIBERTÀ disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 10 marzo 2015
il befe

bello

domenica 1 febbraio 2015
il befe

vive la france

domenica 23 ottobre 2011
Liver

Una storia d’amore d’altri tempi. Sicuramente un film ben fatto, ma che non arriva ad emozionare fino in fondo.

Frasi
«Non si deve pensare al matrimonio
quando si è fatti per correre le strade:
aspettando di diventar saggi
accontentiamoci di amori senza domani.
È il destino, mio vecchio compagno!
Mio vecchio compagno,
la terra è rotonda,
le donne sono dappertutto:
quando noi vedremo la fine del mondo
sarà il tempo di fermarsi.
Dappertutto, se si crede alla storia,
dappertutto si può ridere e cantare».
Dialogo tra Emile (Henri Marchand) - Louis (Raymond Cordy)
dal film A me la libertà
winner
film più divertente
Festival di Venezia
1932
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