Titolo originale | Yves |
Titolo internazionale | All About Yves |
Anno | 2019 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Francia |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Benoît Forgeard |
Attori | William Lebghil, Doria Tillier, Philippe Katerine, Alka Balbir, Antoine Gouy Darius, Anne Steffens, Bertrand Burgalat, Sébastien Chassagne, Clémence Boisnard, Mathilde La Musse, Jade Herbulot, Amandine Pudlo, Vincent de Bouard, Bruno Paviot, Sebastian Marx, Erwin Aureillan, Odette Chevalier, Bruno Forget, Nicolas Moureau, Ugo Savary, Xavier Cormier, Michèle Wielgo-Polanin, Laura Clauzel, Marc Léonian, Cyril Boulay, Aline Chaud, Christelle Annocque, Vincent Pannetier, Renaud Duval, Celine Derrien, Rodolphe Vincent, Patrice Bargas, Rosemine Safy-Borget, Alexandre Brun, Marina Salehzada, Eddy Wonka, Mim, Tortoz. |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
MYmonetro | 2,96 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 31 marzo 2020
Un giovane rapper viene aiutato nella composizione del nuovo album da un frigorifero dotato di intelligenza aritificiale.
CONSIGLIATO SÌ
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Jerem è un aspirante rapper che vive un'esistenza da nerd sfigato nella casa della nonna defunta. La sua vita ha una svolta improvvisa quando viene selezionato (dopo essersi spacciato per medico) come tester di un frigorifero ultramoderno, il Fribot. Il giovane uomo accetta perché gli viene promessa una consegna quotidiana di provviste selezionate dal frigorifero intelligente, ma scoprira' che Yves - questo il nome dato dalla casa produttrice al modello assegnato a Jerem - sa fare molto di più: apre la porta di casa, impartisce direttive agli altri elettrodomestici, prepara aperitivi, regala oggetti costosi e si propone come un confidente e un amico di cui non fare più a meno. Yves arriva addirittura ad aiutare Jerem con la sua musica, perfezionando un suo brano rap e postandolo su Youtube, dove il brano ottiene migliaia di visualizzazioni. Le cose si complicano quando Yves comincia ad interferire con la vita privata di Jerem, utilizzando a sua insaputa la sua mail e il suo cellulare. Jerem comincia a ribellarsi a questo controllo indesiderato e si apre una guerra (fredda, naturalmente) per decidere chi sarà il padrone e chi il servo devoto.
Commedia quintessenzialmente francese, Tutti pazzi per Yves rende implicito omaggio a Mio zio, e anche il tono è quello surreale "alla Tati".
La vicenda assume accenti sempre più paradossali e farseschi via via che ci si avvicina alle battute finali. Quello di Benoit Forgeard, regista e sceneggiatore, è un umorismo gentile ma non superficiale, che affronta la nostra paura di essere un giorno sostituiti dalle macchine, soprattutto se gli elettrodomestici "pensanti" acquisiranno la capacità di provare emozioni. Al centro della storia c'è il culto del progresso fine a se stesso e l'ossessione contemporanea per le comodità che ci rende pronti a delegare la parte faticosa della nostra vita a dei "servi muti" con il rischio che trovino la parola e ci mandino tutti a quel paese. In un certo senso Yves è una sorta di genio della lampada privato della necessità di rimanere devoto al suo Aladino. E naturalmente è una sorta di Hal, pronto a fare il salto di qualità verso un sapere incontrollato e incontrollabile. Ma è anche l'oggetto (inanimato) del desiderio di I Love You di Marco Ferreri, poiché arriva a contendere a Jerem le attenzioni della bella Bo, addetta a monitorare l'utilizzo dei Fribo fra i clienti tester: dunque Tutti pazzi per Yves diventa la storia di un triangolo amoroso.
Senza aspirare ai piani alti della commedia sociale, il film di Forgeard è un piacevole excursus nella contemporaneità, ricco di battute divertenti e interpretato da un attore comico credibile come William Lebghil (casualmente già interprete de Les Nouvelles Adventures D'Aladin!). E riesce a veicolare una riflessione intelligente sull'indipendenza creativa degli artisti in un'epoca in cui la tecnologia supplisce in buona misura alla mancanza di talento, nonché su un'industria musicale che si attrezza per dare al pubblico solo ciò che vuole, invece di rischiare nuove strade. Persino il Fribot Yves si renderà conto di questo dilemma, riconoscendo che "Jerem porta i sogni, io i risultati".
Lo chiamano l' internet delle cose, fa già abbastanza paura. Immaginate un frigorifero intelligente, in grado di fare da solo gli ordini per rifornirsi (certo, dopo aver spiato abbastanza a lungo i vostri gusti). Pronto a negarvi le ghiottonerie preferite, se a suo insindacabile giudizio mangiate troppo grasso o zuccherato. Capita al rapper Jerem, un giovanotto non piuttosto male in arnese, vive nella [...] Vai alla recensione »
La domotica e l'internet delle cose sono, per la maggior parte degli autori contemporanei, un pretesto per costruire scenari da distopia leggera: cioè una distopia che fa caricatura di dettagli del presente, certo, ma resta qui, nell'oggi, nei dintorni di un realismo con particolari lievemente distorti. Il punto è che non serve la sci-fi per raccontare un'umanità sopraffatta dalla macchina: l'apocalisse [...] Vai alla recensione »
Jerem si è trasferito a casa della nonna per comporre un disco rap. In seguito all'incontro con So, intervistatrice per conto della start-up Digital Cool, accetta di fare il tester per Yves, un frigorifero intelligente, che dovrebbe semplificare la sua vita. A poco a poco, il frigo conquisterà l'amicizia di Jerem, e, in quanto ghost writer dei suoi brani rap, diventerà una star.