Anno | 2018 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 75 minuti |
Regia di | Enzo Dino, Ferdinando Vetere |
Attori | Enzo Dino, Robin Morf, Elena Rotari, Amandine Declos, Stewart Arnold Caterina Vertova, Ferdinando Vetere, Ascanio Fiori, Alessandra Tartaglia, Giovanni Pupino, Simone Arcuri, Rebecca Clausi, Michele Franco, Elisa Muriale, Giuliano Marcaccioli, Daniela Freguglia, Cristian Audino, Daniel Lascar, Giulia Trivero, Silvana Vacchina. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 27 novembre 2023
CONSIGLIATO N.D.
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Luca Mantovan é molto impegnato nella sua attività di medico, curando i pazienti all'interno del reparto di un ospedale oncologico. Dopo la morte di una giovane ragazza, Luca ha un'illuminazione. Spinto nel volersi impegnare a fondo per regalare un sorriso ed una speranza ai pazienti oncologici, propone al suo collega, il dott. Mario Bottini, di aiutarlo a creare all'interno del reparto una stanza che chiamerà "La stanza del sorriso" con lo scopo che i pazienti affrontino la malattia oncologica con speranza ed 'ottimismo. Con il consenso del primario Silvia Caputo, Luca e Mario, aiutati dall'infermiera Isabella, iniziano così a praticare sui pazienti corsi di musica, teatro, pittura e sport.Intanto, il cinico dott. Giuseppe Pambieri, non vede di buon occhio l'iniziativa di Luca e contesta l'idea al primario Caputo, cercando in tutti i modi di porre fine alla Stanza del sorriso. Ma "La stanza del sorriso" si rivelerà un successo inaspettato. Un film con un lieto fine, ma dove non mancheranno avversità, momenti tristi e vari intrecci narrativi fra i tanti personaggi. Così come Luca Mantovan cerca di lasciare ai suoi pazienti un'impronta positiva e speranzosa, anche la finalità del film è la medesima verso lo spettatore.
Faccio veramente fatica a trovare le parole per descrivere questo prodotto, che stento a definire film, ma che piuttosto ho visto come una serie di riprese montate una dopo l'altra, sconnesse tra di loro e che non contribuiscono a creare un insieme. L'aggettivo più idoneo è quello che ho messo nel titolo: imbarazzante. La recitazione è peggio che pessima, la scrittura [...] Vai alla recensione »