Titolo originale | The Power of the Press |
Anno | 1928 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 62 minuti |
Regia di | Frank Capra |
Attori | Douglas Fairbanks jr, Jobyna Ralston, Mildred Harris, Philo McCullough, Wheeler Oakman Robert Edeson, Edwards Davis, Dell Henderson, Charles Clary, Spottiswoode Aitken, Frank Fanning. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 30 ottobre 2023
Un reporter coinvolge involontariamente la sua fidanzata in un caso di omicidio.
CONSIGLIATO SÌ
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Clem Rogers è un giovane giornalista di un quotidiano. Vorrebbe mostrare quanto vale ma gli vengono affidate solo le previsioni del tempo che lui infioretta al meglio per vedersele inesorabilmente tagliate dal redattore capo. Finché un giorno, essendo l'unico a disposizione, viene mandato sulla scena dell'omicidio del procuratore distrettuale. Non riuscendo ad entrare assiste però alla fuga della figlia del più accreditato candidato sindaco. Ha finalmente lo scoop che cercava!
Frank Capra, alla sua decima prova dietro la macchina da presa, mostra di saper controllare la sceneggiatura alternando con i toni della commedia l'azione e la critica sociale.
Avendo a disposizione un soggetto scritto da un uomo (Frederick A. Thompson) e una sceneggiatura stesa da una donna (Sonya Levien) Capra debutta con la Columbia Pictures con un film che lo vede citato già in apertura dei titoli di testa. Ha a disposizione la simpatia e la voglia di emergere di un figlio d'arte come Douglas Fairbanks Jr. che ben si presta ad indossare i panni di un reporter a cui i colleghi più attempati non vogliono lasciare spazio. È uno dei temi che percorrono la sua filmografia quello dell'individuo che non viene considerato per ciò che vale e che finirà (qui dopo aver commesso per leggerezza un errore di valutazione) con il far trionfare la verità. L'affollata redazione del giornale (successivamente vedremo anche la stampa riproposta in altri suoi film) è il luogo in cui si intrecciano rivalità e frustrazioni risolte con un tocco di ironia e humour. Ciò che però lo interessa, forse ancora di più all'inizio, è poter mostrare, in una sequenza di pura impronta documentaristica, come si stampa un giornale cogliendo l'occasione di un repentino cambio di prima pagina. Si avvale poi della presenza di due star dell'epoca come Jobyna Ralston, con un'ampia filmografia alle spalle e ormai prossima all'abbandono degli schermi, e di Mildred Harris (prima signora Chaplin) nei panni della femme fatale pronta per la redenzione. Grazie a loro costruisce una vicenda con la giusta dose di romanticismo che si unisce già alla considerazione, anche se ancora enunciata con grande semplicità, della necessità di far trionfare la giustizia sempre e comunque.
Non ci dice infatti se il padre di Jane, ingiustamente 'sbattuta in prima pagina' sarà o meno un buon sindaco. Gli basta sapere che dovrà poter partecipare alla competizione in maniera pulita a differenza del suo avversario che ha ordito una trama delittuosa per delegittimarlo con interposta figlia. C'è poi l'avvertimento che non sempre i 'fatti' sono tali. Talvolta appaiono come veritieri ma il dovere della stampa era ed è quello di sottoporli al vaglio non fermandosi alla prima impressione Nel sottofinale appare con evidenza l'assenza di una scena che non si è più trovata ma questo non impedisce di apprezzare il film nel suo complesso. Anche perché il giovane Capra non si fa mancare uno spettacolare (per l'epoca) inseguimento in auto.
Frank Capra, alla sua decima prova dietro la macchina da presa, mostra di saper controllare la sceneggiatura alternando con i toni della commedia l’azione e la critica sociale. L’affollata redazione di un giornale (successivamente vedremo anche la stampa riproposta in altri suoi film) è il luogo in cui si intrecciano rivalità e frustrazioni risolte con un tocco di ironia e humour.
Si avvale poi della presenza di due star dell’epoca come Jobyna Ralston, con un’ampia filmografia alle spalle e ormai prossima all’abbandono degli schermi, e Mildred Harris (prima signora Chaplin) nei panni della femme fatale pronta per la redenzione. Grazie a loro costruisce una vicenda con la giusta dose di romanticismo che si unisce già alla considerazione, anche se ancora enunciata con grande semplicità, della necessità di far trionfare la giustizia sempre e comunque.