Titolo originale | Den allvarsamma leken |
Anno | 2016 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Svezia, Danimarca, Norvegia |
Durata | 115 minuti |
Regia di | Pernilla August |
Attori | Michael Nyqvist, Sverrir Gudnason, Mikkel Boe Følsgaard, Liv Mjönes, Sven Nordin Karin Franz Körlof, Goran Ragnerstam, Staffan Göthe, Richard Forsgren, Alba August, Maria Langhammer, Sofia Rönnegård, Eva Millberg, Sophie Tolstoy, Pelle Sandberg, Malin Persson, Pernilla Ostervall, Petronella Barker, Sven Wagelin, Ann Hellenius, Thomas Segerström, Klas Anderlin, Alva Hellenius, Viva Ostervall, Peter Larsdotter, Viva Östervall Lyngbrant, Klas Anderlind. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,27 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 19 febbraio 2016
Nella Svezia di inizio secolo Lydia e Arvid sì conoscono casualmente ed è amore a prima vista. Ma le loro vite sono e rimangono diverse.
CONSIGLIATO NÌ
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Nella Svezia di inizio secolo Lydia e Arvid sì conoscono casualmente ed è amore a prima vista. Le loro vite sono molto diverse, lei figlia di un padrone terriero, lui aspirante giornalista alle prime esperienze, e continueranno ad esserlo in un continuo incrociarsi e amarsi clandestinamente senza trovare mai l'equilibrio necessario a poter vivere insieme. Le morti, le nascite, i figli, i cambi di status e infine le minacce saranno il corollario di diversi anni della loro vita insieme a distanza.
Quello che Pernilla August propone è un melodramma in costume, un classico ma senza revisione: lo struggimento dell'amore impossibile in un'epoca in cui convenzioni, strutture sociali, ruolo della donna e dinamiche di potere rendevano ancora più dura l'espressione del sentimento tra due persone le cui vite sembrano non incrociarsi mai. Se però gli interpreti sembrano scelti molto bene, ed è la cosa più importante in un film basato sulla credibilità di un amore, la scrittura non è altrettanto curata.
Steso come l'imitazione del suo stesso genere A Serious Game è un pasticcio stoppaccioso, un racconto denso e pieno di grumi nel quale gli eventi non scorrono su un tappeto che sembri intessuto da un destino avverso, ma anzi si arenano di continuo. Il risultato è che tutta la fatica dell'atto del narrare passa dalle spalle del narratore a quelle dello spettatore, chiamato a mettere ordine, a scartare le molte risibili convenzioni e a cercare di farsi coinvolgere nonostante davanti ai suoi occhi passino solo trovate completamente fuori dal tempo e quindi inefficaci.
Fieramente tradizionale infatti, A Serious Game non riesce a farsi classico, non riesce cioè a lavorare su una struttura eterna, posizionandosi al di fuori del tempo, in quel limbo in cui possono ancora vivere e avere senso gli archetipi narrativi. Al contrario, il film di Pernilla August è ancorato e appensantito da un modo di fare cinema che i film si sono lasciati alle spalle decenni fa, uno che oggi facilmente sfocia nell'autoparodia se non proprio nel poco credibile.
Le opposizioni elementari tra città e campagna, il ruolo sincero e innocente dei bambini, la metafora del lavoro del protagonista (giornalista e critico teatrale, dunque a metà tra la ricerca della verità e le storie fasulle) o ancora la meschinità umana concentrata solo in certi personaggi, sono solo alcuni esempi, dei sempreverde del semplicismo. Ad essi il film accompagna alcuni dei dialoghi più abusati e dei luoghi comuni meno significativi della copiosa produzione cinematografica nel campo sentimentale. Tuttavia qualsiasi mancanza impallidisce di fronte alla più tangibile, ovvero l'assenza di qualsiasi carnalità. In questo film che sembra utilizzare unicamente la parola come strumento espressivo, è infatti impossibile non avvertire l'assenza di una dimensione carnale dell'amore. Non espresso e nemmeno suggerito, il sentimento struggente che dovrebbe animare A Serious Game non si traduce mai in una chimica dei corpi, non prende mai la strada del desiderio ma rimane affidato a parole poco sofisticate e scarsamente selezionate. Là dove i drammi d'epoca cui Pernilla August sembra guardare riuscivano ad inserire immagini, allusioni o sensazioni di tangibile desiderio, anche oltre a ciò che il costume era disposto ad accettare, questo film che avrebbe tutte le possibilità e nessuna delle censure dei propri modelli sceglie invece di sorvolare sull'unica qualità che l'avrebbe potuto salvare.
non sono d'accordo con la sua criticaforse non ne sono all'altezza