Titolo originale | Of Mice and Men |
Anno | 2015 |
Genere | Teatro, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 150 minuti |
Regia di | Anna D. Shapiro |
Attori | James Franco, Chris O'Dowd, Leighton Meester, Jim Norton, Jim Parrack, Ron Cephas Jones Alex Morf, Joel Marsh Garland, James McMenamin, Jim Ortlieb. |
Uscita | martedì 3 marzo 2015 |
Tag | Da vedere 2015 |
Distribuzione | Nexo Digital |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,44 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 11 marzo 2015
Il vincitore del Golden Globe e candidato all'Oscar James Franco e il candidato per il Tony Award Chris O'Dowd portano in palcoscenico "Uomini e topi".
CONSIGLIATO SÌ
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George e Lennie sono due braccianti in cerca di un lavoro stagionale nell’America che vive ancora le conseguenze della Grande Depressione. Lennie soffre di un ritardo mentale e George cerca di stargli vicino aiutandolo come può. I due vengono assunti in un ranch dove Lennie viene accolto ma a malapena sopportato da alcuni dei cowboy che vi lavorano. Fino a quando accade un fatto destinato ad incidere profondamente sulla sua esistenza.
John Steinbeck pubblicò il breve romanzo omonimo nel 1937 auspicandone una versione teatrale ed una cinematografica. La sua fonte d’ispirazione per il titolo era stata una poesia di Robert Burns: “Spesso i progetti anche i più buoni/che fanno i topi e fanno gli uomini/finiscono in niente e in luogo della gioia/restano soltanto dolore e stenti”. In questi versi si riassume il senso della messa in scena che Anna D. Shapiro ha realizzato a Broadway e a cui ora è possibile assistere nella sua integralità. Chi già ammira James Franco come attore e come regista forse non ha ancora visto il meglio perché questa sua prima performance teatrale ce ne mostra aspetti ancora sconosciuti. Il suo George è ricco di umanità ma il suo senso di protezione nei confronti Lennie non ha mai nulla di retorico ed incarna bene il senso che la regista vuole dare allo spettacolo. Per George Lennie è come un figlio che necessita di assistenza perché non in grado di affrontare da solo il mondo con le sue insidie. Tutto questo mentre il mito del welfare americano si sbriciola e l’abbandono di chi non ce la può fare a tenere il passo è diventato la regola. Chi poi rappresenta la vera sorpresa positiva è Chris O’Dowd che entra, potremmo dire, non nei panni ma nella pelle del Lennie a cui offre accenti di una tenerezza e di un abbandono totali che si fanno luce vincendo l’apparenza di un fisico massiccio.
Uomini e topi è uno spettacolo che, grazie anche alla sua scenografia essenziale (splendida quella che apre e chiude i due atti), fa pensare (la situazione odierna per tante persone e non solo in America non è poi così diversa) e anche commuovere. Si tratta però di quella commozione intensa e non superficiale che solo una rappresentazione di grande qualità e con grandi attori riesce a suscitare.