Titolo originale | Reversal |
Titolo internazionale | Bound to Vengeance |
Anno | 2015 |
Genere | Horror, |
Produzione | USA |
Durata | 80 minuti |
Regia di | José Manuel Cravioto |
Attori | Richard Tyson, Amy Okuda, Tina Ivlev, Bianca Malinowski, Stephanie Charles Fiorella Vescovi García, Dustin Quick, Nihan Gur, Scott Vance, Vivan Dugré, Ric Sarabia, Kristoffer Kjornes, Lauren Foulk, Keith Johnson, Jenny Marrero, Nikki SooHoo, Trinity Noelle Maigue-Bendorf, Dylan C. Thomas. |
Uscita | giovedì 8 ottobre 2015 |
Distribuzione | Notorious Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 2,99 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 16 ottobre 2015
Quando riesce a liberarsi dal maniaco che l'ha imprigionata, una donna scopre una dura verità. In Italia al Box Office Reversal - La fuga è solo l'inizio ha incassato 94,1 mila euro .
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Legata, affamata, stuprata e prigioniera una ragazza è stesa in uno scantinato, quando il suo carnefice le porta da mangiare sfrutta un momento di distrazione e lo tramortisce riuscendo a liberarsi. Si ritrova di colpo da sola in una casa che non conosce e in mezzo al niente, in poco scopre di non essere l'unica, altrove ci sono altre ragazze nella sua condizione e nonostante desideri solo fuggire si fa forza, prende prigioniero l'uomo che l'ha imprigionata e lo costringe a portarla a liberare le altre per tutta la notte. Di casa in casa, di prigione in prigione, scoprirà che la situazione è molto peggiore di quello che avesse immaginato.
Ci sono due trame che procedono in parallelo dentro Reversal: una è quella principale, che scorre in avanti, quella delle ragazze "salvate" o quantomeno liberate; l'altra è quella del passato della protagonista, come sia finita in quella situazione, cosa sia successo nei 6 mesi di prigionia antecedenti alla fuga che apre la storia del film e quali rapporti abbia intessuto. Evidentemente le due trame coincideranno nel culmine emotivo della storia.
Con questo espediente narrativo Jose Manuel Cravioto lega insieme il suo vengeance movie, programmatico fin dal titolo originale (molto bello che suona come "costretta alla vendetta"), di serie B a partire dall'impostazione, a partire cioè dall'idea di un'unica lunga corsa a ritroso a recuperare le altre vittime in una sola notte, e infine incattivito nell'atteggiamento. La doppia trama che corre verso il punto d'incontro aiuta Reversal a tenere insieme torture, omicidi e scene di suspense, lega e obbliga lo spettatore a guardare avanti, sempre ansioso di colmare le molte lacune. Non fosse così sarebbe difficile considerare appassionante questa sequela di vendette.
Proprio in questo però sta la forza del film, proprio nella capacità di lavorare di furbizia, struttura, abilità e lento svelamento per raccontare una storia sentita molte altre volte (il debole che si ribella al forte, la donna che si vendica per i maltrattamenti dell'uomo, la vittima che diventa carnefice) con il ritmo necessario e la patina di "novità" indispensabili per avvincere.
Ogni film di serie B ripete quel che abbiamo già visto, ribadisce e rafforza le regole del genere cui appartiene con piccole variazioni significative, utilizzando un espediente o una struttura peculiari come "pretesto" per essere guardato. Al cinema più spiccio in assoluto non si chiede di essere nuovo ma di essere duro e puro, fedele alle regole cui si vuole sottomettere e avere piccoli sprazzi di originalità. Cravioto fa entrambe le cose, non ha dubbi sul tono e la crudezza da tenere, non gira lo sguardo della macchina davanti agli aspetti peggiori, non vuole piacere a tutti, e ha un buon modo di inquadrare le azioni meno concilianti, facendole seguire dallo sguardo di chi le ha commesse, perché per ognuna c'è una conseguenza. Dall'altra parte si impegna anche molto per affermare l'originalità della sua storia di vendetta: la fa iniziare subito con quella che di solito è la fine, cioè la fuga dalla prigione; inserisce momenti di un video amatoriale fatto chissà quando; instrada la trama in un percorso a tappe, quello delle diverse case da visitare.
Allora quello che manca a questo solido film di vendetta, diretto con una sicurezza e una mano ferma confortanti, è solo un colpo al pubblico più esigente. A fronte di uno svolgimento giusto, ritmato, crudo e coerente, alla storia manca un po' di respiro, ai personaggi sembra mancare quello sfondo che potrebbe dare loro un senso più ampio. La grande vendetta della protagonista è una storia di appassionante livore e rabbia evidente, frenetica cattiveria animale messa in scena con la calma dei forti ma che non riesce mai a fare il salto di qualità e diventare epica come ad un certo punto sarebbe lecito augurarsi.
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A tutti gli amanti del cinema di genere la premessa concettuale di Reversal sicuramente accende la curiosità: d'altronde un film che si propone di innovare un filone tanto prolifico come quello dei revenge movies facendo del momento, che di solito segna la svolta narrativa e la parte principe dei canovacci legati al genere, il proprio prologo è di sicuro interesse per chi apprezza certi generi di cinema. P [...] Vai alla recensione »
è un film (almeno secondo me) che all'inizio mostra la vittima che diventa il predatore e viceversa. eve infatti è una ragazza che è tenuta prigioniera da phil, eve riesce a liberarsi e scopre delle foto raffiguranti altre ragazze tenute prigioniere però in posti diversi, riesce e prendere phil in ostaggio e farsi guidare dalle altre.
SPOILER Guardiamolo con l'occhio benevolo di quando si vede un film tipo Kill Bill. Allora possiamo accettare tutte le scelte irrazionali della protagonista. Nel mondo reale, appena liberata, avrebbe eliminato subito il suo aguzzino e poi avrebbe cercato con calma le chiavi del furgone. Oppure se avesse creduto subito al tipo lo avrebbe portato alla polizia.
Troppe critiche negative si leggono attorno a questo film. Ha una trama diversa dal solito, dove i ruoli vengono invertiti. Un film non lungo e non noioso. Molto violento però che porta lo spettatore a cercare soluzioni alternative spesso impossibili da trovare.
Ottanta minuti cupi e violenti,ma la trama é quasi inesistente. Film a bassissimo costo,suppongo. Uso e abuso di flashback che,pur disturbanti,sono parte di una cifra stilistica innegabilmente presente. Sono arrivato alla fine dopo una costante lotta contro la noia ed il sonno. La protagonista non ha nemmeno accennato a venirmi incontro,magari tentando semplicemente di contattare la polizia [...] Vai alla recensione »
Secondo un mio parere, questo film è veramente ridicolo.
Ok, da dove cominciare ? da quello che non funziona innanzitutto... ovvero decisioni improbabili della protagonista nello stato in cui è, scene al limite del ridicolo ( SPOILER: mai provato a sparare con una 45 a tamburo con una sola mano? si? avete ancora la mano attaccata ? e il naso? ..ma dai... ) ..la polizia, questa sconosciuta ..etc. La trama procede a tentoni con una ragazza sconvolta ,traumatiz [...] Vai alla recensione »
A certi aguzzini dovrebbero fare l'esame del sangue prima di mandarli sullo schermo. Questo è così cretino che si dimentica di legare Eve, la sua ultima preda, e dopo cinque minuti si becca una mattonata in testa. Per il resto del film la ragazza costringe il carnefice a liberare le altre coetanee imprigionate qui e là. Con la noia che trionfa largamente sugli spaventi.