Anno | 2010 |
Genere | Thriller |
Produzione | India |
Durata | 103 minuti |
Regia di | Anurag Kashyap |
Attori | Kalki Koechlin, Naseeruddin Shah, Gulshan Devaiah, Shivkumar Subramaniam, Divya Jagdale Kumud Mishra, Kartik Krishnan, Thani, Prashant Prakash, Pooja Swaroop. |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 8 settembre 2010
CONSIGLIATO SÌ
|
Ruth ha vent'anni e un sogno, ritrovare il padre che l'ha abbandonata bambina. Lasciata l'Inghilterra alla volta di Mumbai impara l'hindi praticando massaggi col "lieto fine" a uomini miseri e inappagati. Sulle tracce del genitore incontra Prashant, un ragazzo col vizio della droga e della tecnologia. Maldestro e ossessionato dal sesso, che Ruth gli nega, si mette nei guai con Chittiappa, uno spaccone locale che batte cassa alla ragazza. Sfruttata e abusata, Ruth non si piega e finalmente rintraccia il padre. Vestita a festa raggiungerà il suo appartamento, ma dietro la porta scoprirà un'orribile verità.
Anurag Kashyap, il cui cinema ha ispirato il The Millionaire di Danny Boyle, racconta una crescita disordinata sullo sfondo della Mumbai della crisi economica e dei recenti attacchi terroristici. Al centro del film e dentro un paio di anfibi Dr. Martens c'è una ragazza alla ricerca disperata del padre e di qualcuno in grado di offrirle sicurezza affettiva. Approdata in una città e in mezzo a uomini che chiedono senza dare, Ruth intraprende un viaggio al termine di una notte buia, dove si nasconde un padre mostruoso e incestuoso. L'ostinata protagonista di Anurag Kashyap è di fatto orfana di una famiglia e di una società che siano in grado di orientarla e guidarla. I genitori sono cancellati dall'ambito della rappresentazione: la madre è soltanto una voce al telefono, il padre è in incognito e in preda alla più esecrabile delle dipendenze. Mumbai sullo sfondo diventa matrigna e crudele, incapace di essere padre o madre, impotente a fornire esempi positivi. E così la ragazza del titolo fa quello che può, cercando di cavarsela da sola e con qualsiasi mezzo. Perché l'essenziale è sopravvivere. Sopravvivere a un ambiente sociale dove tutto è finto tranne l'innocenza di Ruth, che incarna e insegue in fondo il sogno nostalgico di un modello familiare perduto e dato ormai per irraggiungibile. Kalki Koechlin, attrice indiana di origine francese, è l'ardente e febbrile protagonista di un dramma che riflette sulla disintegrata coesione della famiglia tradizionale e desidera fortemente costruirne una d'elezione. Lontano dalle ceneri di quella naturale, là dove sono diretti il taxi e lo sguardo di Ruth.