Titolo originale | Pora mroku |
Anno | 2008 |
Genere | Horror, |
Produzione | Polonia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Grzegorz Kuczeriszka |
Attori | Natalia Rybicka, Karolina Gorczyca, Jakub Wesolowski, Jan Wieczorkowski, Pawel Tomaszewski Jakub Strzelecki, Katarzyna Maciag, Ryszard Ronczewski, Ewa Kolasinska, Bogdan Koca, Bartosz Zukowski, Marcin Artecki, Barbara Babilinska, Danuta Borsuk, Ngoc Hai Bui, Marcin Glowacki, Urszula Gotowicka, Zuzanna Helska, Stanislaw Horoszko, Arkadiusz Jaworski, Marcin Juchniewicz, Romuald Andrzej Klos, Jacek Koper, Hubert Koprowicz, Michal Kowalski, Kamil Kulda, Krzysztof Kulinski, Cezary Kussyk, Stanislawa Lopuszanska, Marlena Milwiw, Jakub Nocek, Michal Piss, Piotr Rózanski, Adam Szczyszczaj. |
Distribuzione | Rainieri Made |
MYmonetro | 2,42 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 30 luglio 2010
Un gruppo di quattro amici arriva nella zona di una vecchia fabbrica abbandonata nella Bassa Slesia, dove un anno prima è scomparso un loro amico.
CONSIGLIATO NÌ
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Due amici vanno a fare una vacanza in kayak lungo i rivoli della Bassa Slesia, dove uno dei due ha appena comprato una fabbrica abbandonata, ma non fanno più rientro a casa. Un anno dopo, la sorella di uno di questi, Joanna, parte con tre amici in vacanza negli stessi luoghi per ricercare il fratello scomparso. Accampati vicino alla stessa fabbrica abbandonata, i quattro amici vengono attaccati dalla gente del luogo e condotti nei sotterranei di un ospedale psichiatrico. Nel frattempo, in quell'ospedale viene a lavorare Karolina, cui viene offerta la possibilità di concludere con lavori sociali il suo periodo in riformatorio. Con l'aiuto di un giovane paziente che soffre di agorafobia, Karolina capisce però che in quell'ospedale i medici conducono inquietanti esperimenti.
La sola cosa che fa più paura di un horror è un horror in cui i giovani protagonisti vengono torturati. E la sola cosa che sembra far più paura di un torture porn è un torture porn ambientato nell'Est Europa. La (bio)politica delle sevizie e del martirio trova lungo la linea della Cortina di ferro e nello spettro dei totalitarismi del Novecento la nuova frontiera dell'orrore giovanilista. Da Hostel in poi, non c'è film di genere che non abbia esibito tormenti e mutilazioni corporali con trame o pretesti che evocassero i fantasmi delle vecchie dittature. Nell'horror contemporaneo la tortura non è infatti quella praticata a Guantanamo, ma un business per facoltosi ed eccentrici capitalisti che usano i giovani come cavie per esercitare la loro volontà di (onni)potenza nelle regioni post-comuniste o il loro misticismo neo-nazista. Così è anche in Time of Darkness, horror polacco ambientato in un villaggio della Bassa Slesia, dove si compiono violenti esperimenti nel nome di Hitler per raggiungere la metempsicosi fra vecchie anime e giovani corpi. Evidentemente, la convergenza fra vecchio e nuovo è ciò che interessa anche lo stesso regista Kuczeriszka, che somma ogni possibile vecchio cliché del genere (non tanto quello "obbligato" dei giovani spensierati in vacanza, quanto la congiura del villaggio dei freaks, il manicomio decadente, o gli orrori delle prigioni sotterranee), assemblandoli senza criterio all'interno di un montaggio molto moderno che fa ricorso a frammenti e schegge di flashback e flashforward, accompagnati da urla per tenere alto il gioco della tensione. Che invece risulta alla lunga ridondante e illogico, e per di più senza neanche quel poco di ironia che le efferatezze dell'horror americano sottintendono nei confronti delle ideologie.
Viene quindi da chiedersi: dopo le torture neo-naziste e post-comuniste, a quando un film horror che si scagli contro la tortura di un regime della rappresentazione della tortura fine a se stessa?
TIME OF DARKNESS disponibile in DVD o BluRay |
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BLU-RAY |
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Si tratta di un film senza alcuna trama sostenibile, peraltro il finale è fuori sintonia.