Anno | 2009 |
Genere | Azione |
Produzione | Giappone |
Durata | 133 minuti |
Regia di | Takashi Miike |
Attori | Shun Oguri, Kyôsuke Yabe, Meisa Kuroki, Nobuaki Kaneko, Haruma Miura Sôsuke Takaoka, Takayuki Yamada, Ryôhei Abe, Shinnosuke Abe, Gou Ayano, Shunsuke Daitô, Kaname Endô, Kenichi Endo, Motoki Fukami, Ryô Hashidume, Hisato Izaki, Yûsuke Izaki, Yusuke Kamiji, Kenta Kiritani, Goro Kishitani, Yû Koyanagi, Matsushige Yutaka, Kazuki Namioka, Suzunosuke, Tsutomu Takahashi. |
MYmonetro | 2,49 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
Condividi
|
Ultimo aggiornamento giovedì 15 febbraio 2018
Crows Zero II è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
Compra subito
CONSIGLIATO NÌ
|
Diversi mesi dopo 'Crows: Episode 0' cominciano dei nuovi guai quando i teppisti conosciuto come 'L'esercito degli assassini' della scuola superiore rivale Hosen Academy minacciano la Suzuran High aka la scuola dei Corvi.
La spietata banda Hosen perseguita lo studente della Suzuran: Sho Kawanishi (Shinnosuke Abe) dopo il suo rilascio dal riformatorio per aver ucciso un membro della Hosen due anni prima. Kawanishi si rivolge ai giovani membri della gang Suzuran per protezione. La Housen cerca vendetta sull'intera Suzuran, mentre un combattimento alla Suzuran High la rende ancora più sensibile alle minacce della Housen.
Pur avendo sconfitto Serizawa, la lotta per la conquista del Suzuran non è finita per Genji. Inoltre, a complicare le cose, subentra il desiderio di vendetta del clan rivale Hosen, contro il quale si preannuncia uno scontro all'ultimo sangue.
Il primo episodio di Crows Zero rappresentava un'interessante mix di generi e stili, con la commistione del filone sui teenager violenti e degli yakuza eiga, gli eccessi pop di Takashi Miike, scampoli di commedia demenziale e una confezione patinata da grande incasso, con divi della musica leggera giapponese e J-rock ad alto volume (spesso di dubbio gusto). Un mix così eterogeneo ma così ben orchestrato da Miike che il film si rivelò un incasso eccellente, di gran lunga il maggiore successo nella carriera dell'eccentrico regista. Sotto diversi aspetti il secondo episodio della saga Crows Zero delude e non poco.
Sostanzialmente avviene quel che si temeva, ovvero una copia in peggio del primo capitolo, con un incremento delle scene di sole botte; le sottotrame minori sopravvivono, ma quasi più per necessità che per un reale interesse. Le minuscole parti slapstick o le incursioni nel mondo yakuza - così lontano ma anche così contiguo ai regolamenti di conti tra gang scolastiche - stanno lì per onor di firma, giusto per diluire il ritmo di scazzottate sempre più acefale e ripetitive nella loro protervia.
Forse perché con Miike di mezzo ci si attende sempre il coup de theâtre, la stranezza impensabile, la svolta radicale, ma lascia davvero perplessi vedere l'estro dell'autore imbrigliato nel rispetto di una serialità ingessata. Non si discute la filiazione da un manga di successo e quindi il rispetto della serialità e di schemi rigidi, bensì l'uso cinematografico che in questo secondo episodio ne viene fatto. La coesistenza di sottogeneri differenti nel primo episodio sembrava sottolineare la volontà di Miike di sfuggire al cliché, dove la scelta totalizzante di Crows Zero Episode II - la presenza femminile, ad esempio, viene sostanzialmente espunta - finisce per avvalorare le accuse che i denigratori già affibbiavano al primo capitolo, visto come un "videoclip di tizi che si menano". Spiace davvero doverlo dire, ma alla luce di Episode II risulta arduo non convenire sulla sbrigativa definizione.
Meno stilizzato del primo capitolo, questa seconda parte di Crows Zero, è una vera gemma dell'intrattenimento totale.