Anno | 2010 |
Genere | Biografico |
Produzione | Cina |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Mei Hu |
Attori | Chow Yun-Fat, Yi Lu, Jianbin Chen, Quan Ren, Huang Jiao, Ban Wang Xun Zhou, Lu Yao, Kaili Zhang. |
MYmonetro | 2,92 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 26 marzo 2014
Solo dopo la sua morte, le parole e i pensieri di Confucio sono diventati un'importante radice spirituale del popolo cinese. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Hong Kong Awards,
CONSIGLIATO SÌ
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V secolo a.C.: il saggio Kong Qiu - per l'occidente sarà Confucio - viene accolto a corte dal re di Lu, nella speranza che il suo contributo possa moderare la barbarie diffusa nel regno, preda di faide tra i suoi feudatari. Tanto su questioni di pace che in faccende di guerra, Kong Qiu si distingue per le sue brillanti intuizioni, divenendo Capo Consigliere e attirandosi le ire dei vassalli del re, desiderosi di sbarazzarsi dello scomodo filosofo. Costretto all'esilio, Kong Qiu inizierà una lunga peregrinazione per i regni cinesi, senza mai rinunciare ai suoi ideali né alla speranza di tornare a Lu.
Schiacciato sotto il peso delle aspettative e degli innumerevoli problemi che un blockbuster di questa portata reca con sé, era mera illusione il pensare che in Confucius - trasposizione cinematografica attesa dai tempi dell'unico precedente, muto, del 1940 - tutto potesse filare liscio. Al di là dell'inutile polemica, tutta sino-americana, sul fatto che Avatar abbia lasciato il posto in molte sale al film "nazionale" cinese, è forse proprio questa veste istituzionale a minare in parte la riuscita di Confucius. Certo il problema non risiede nella discussa scelta di Chow Yun-fat, sorprendentemente credibile nei panni del saggio filosofo (benché necessariamente doppiato in mandarino) e protagonista di una prova misurata, che regala quanto basta per permettere di intuire la saggezza dell'uomo in ogni gesto che compie. I difetti sono quelli classici del bio-pic, specie su un uomo di pensiero e non di azione: difficile, se non impossibile, rendere la profondità degli ideali di Confucio se non cercando di suggerirne la grandezza. E così, costrette dalle ganasce dell'economia narrativa di un blockbuster, le massime di Confucio finiscono spesso per assomigliare a quelle dei biscottini della fortuna anziché a quelle attribuite al moralizzatore dei costumi nella Cina antecedente all'unificazione. Hu Mei, forse condizionato dalla gravità della materia trattata o da pressioni esterne (tema non nuovo nella Cina Popolare), a volte accenna uno scarto ma poi sceglie di ritrarsi. Come nel caso dell'incomprensibile ruolo di Zhou Xun, regina di Wei, che sembrerebbe dover incarnare la tentazione dell'uomo saggio, tale da mettere in discussione una vita di rettitudine: forzatura storica e narrativa che viene spenta sul nascere e pesantemente accorciata nella versione definitiva del film, con il risultato di rendere il quarto d'ora o poco più della Xun un incomprensibile spreco. Come le splendide riprese in esterni, che paiono abbracciare le vastità di interi deserti cinesi, vengono deturpate dall'uso di pessimi effetti CGI nelle scene di guerra, così Confucius dona a tratti l'impressione di riuscire a padroneggiare una materia oltremodo sentita e complessa, ma scivola rumorosamente nei particolari.
CONFUCIUS disponibile in DVD o BluRay |
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Interessante biopic della regista ortodossa cinese Hu Mei incentrato sulla vita di Confucio, impersonato carismaticamente da Chow Yun-fat, già protagonista nel 2003 del Il monaco di Paul Hunter. Il film consiste nella ricostruzione del periodo della maturità di Confucio, vissuto a cavallo tra il sesto ed il quinto secolo a.
Per chi conosce un minimo la vita,gli insegnamenti e la storia di Confucio prima di vedere questo titolo si aspetterebbe una pellicola intrinseca di profondità morale e saggezza orientale.Bene,questo "film",se film lo vogliamo chiamare, è tutt'altro. Innanzitutto la trama è del tutto superficiale e in moltissimi passaggi risulta troppo scarna e sottointesa,per [...] Vai alla recensione »
La retorica, in particolare verso la fine della pellicola, è evidente. Si tratta quasi di un documentario, con paesaggi bellissimi, forse per colpire lo spettatore un pò provato dalle due ore di visione. Non è intenso, ma pieno di contenuti. Consigliato? Direi di si.
Film pessimo. Una stloria superficiale, senza la minima ricerca sulla profondità umana e filosofica del personaggio, Gli eventi storici e la fama di confucio vengono rappresentati senza nessun filo conduttore legato al pensiero del grande filosofo. Grande spazio a scene di guerra e intrighi di corte. La filosofia di Confucio si riduce a poche frasi che non ne caratterizzano assolutamente il [...] Vai alla recensione »