Anno | 2008 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 49 minuti |
Regia di | Camille d'Arcimoles |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Un album di famiglia che testimonia il lavoro di Crialese e i suoi due giovanissimi attori-non attori siciliani, Francesco Casisa e Filippo Pucillo, in un film girato dalla compagna del regista.
CONSIGLIATO SÌ
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Anno 2000. Emanuele Crialese sta preparando il film che lo rivelerà al grande pubblico internazionale: Respiro . Cerca due ragazzini per offrire loro il ruolo dei figli di Valeria Golino. Trova Filippo Pucillo, 9 anni, che è nato e vive a Lampedusa e Francesco Casisa, 13 anni, che abita nel quartiere ZEN di Palermo. Nel 2005 offrirà ad entrambi due ruoli importanti nel film Nuovomondo. Il film costituisce la cronaca di una crescita e, al contempo, un backstage molto interessante di Nuovomondo. Camille d'Arcimoles è riuscita a far saltare la struttura tradizionale del "backstage da dvd" che prevede spesso interviste agli attori (che dicono che tutto è straordinariamente interessante e che ogni cosa funziona a perfezione) e immagini più o meno 'rubate'.
La giovane regista, da tempo collaboratrice di Crialese, fa molto di più: mette a nudo la psicologia e le attese dei due ragazzi e mostra come la sensibilità di un regista come Crialese possa aiutare a farli crescere evitando qualsiasi tentazione sia di paternalismo che di autoritarismo sterile. Se Pucillo rivendica le proprie origini e la propria natura quasi 'selvaggia', Casisa è ben conscio delle proprie origini e ammette davanti alla telecamera i propri debiti (pagati) con la giustizia. Il loro rapporto con il regista è complesso: entrambi sono alla ricerca di una figura paterna che li corregga senza frustrarli. Crialese sa farlo con grande acutezza, sostenendoli nella fatica di dare corpo a dei personaggi distanti dal loro vissuto ma non dimenticando mai, in nessun momento, di avere dinanzi a sé dei soggetti in formazione dalla fragile personalità. Così quello che avrebbe potuto essere solo l'ennesimo backstage si trasforma in un'indagine che conserva sempre il pudore dei sentimenti veri.