Anno | 2010 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Nina Di Majo |
Attori | Margherita Buy, Fabio Volo, Luciana Littizzetto, Francesca Inaudi, Marisa Berenson Mohammad Bakri, Massimo De Francovich, Italo Dall'Orto, Gianna Giachetti, Elisabetta Piccolomini, Stefano Abbati, Jarkko Pajunen, Antonio Petrocelli, Sergio Forconi, Laura Pestellini, Mehmet Günsür, Danilo Nigrelli, Nicoletta Boris, Lorenzo Caponetto. |
Uscita | venerdì 23 aprile 2010 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 2,76 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 10 marzo 2014
Con una storia sentimentale alle spalle non delle più felici e un presente ancor più instabile Nanà deve organizzare il matrimonio perfetto della sorella più giovane e carina. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Matrimoni e altri disastri ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 3,6 milioni di euro e 1,1 milioni di euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Nanà è la primogenita di una ricca famiglia fiorentina e, al contrario della sorella, non è mai stata fortunata con gli uomini. Dapprima un'adolescenza da bruttina studiosa e poi un lungo rapporto culminato con la presa dei voti da parte del partner. Ora è una cinquantenne insoddisfatta. E come se non bastasse l'insoddisfazione di una vita priva d'amore (e di sesso, come non manca di ricordargli il suo pc), adesso dovrà anche organizzare il matrimonio della sorella minore, carina e spigliata, con un uomo che già le sta poco simpatico ma che ha conquistato tutta la famiglia. I giorni che la separano dalla cerimonia saranno un'unica lunga presa di coscienza.
È un oggetto molto curioso Matrimoni e altri disastri. Un film che in fondo parla molto poco di matrimoni (ce n'è uno solo) e più che altro di disastri, familiari e non, in un nucleo disfunzionale al centro del quale c'è uno dei personaggi più curiosi del nostro cinema moderno: una donna di mezza età, sola (come sempre più spesso ci capita di vedere), dalle convinzioni progressiste salde solo a parole ma che sa trarre forza da queste incertezze invece che farne una debolezza.
Nell'interpretare Nanà Margherita Buy bridgetjoneseggia per tutto il film (cosa in cui eccelle), in un tripudio di brutte figure, errori, distrazioni, inciampi, abrasioni, gaffes, stupori, colpi di scena, sfortune casuali e causate, tali e tante da andare oltre la macchietta e diventare instabilità pura. Con il suo incedere allegramente malinconico Nanà attraversa un film che non ha un unico intreccio bensì procede per accostamento di situazioni, sempre più estreme, a mano a mano che si avvicina la fatidica data del matrimonio, l'evento che scandisce il ritmo di tutta la storia.
Più gli eventi sembrano pretesti per una gag o l'ennesimo incidente diplomatico (ma anche fisico) della protagonista, più emerge dall'altro canto un mood autentico. Come in un film di Virzì (e non sembra un caso che alla sceneggiatura ci sia Francesco Bruni) la protagonista diventa il collettore delle infelicità e dei problemi altrui, benchè tra tutti i personaggi presentati sia quella che più avrebbe da lamentarsi.
Nonostante alcune cadute di stile, dei passaggi un po' raffazzonati e qualche ingenuità Matrimoni e altri disastri ha la qualità migliore che si possa riconoscere a un film, la consapevolezza di se stesso e una spiccata sincerità sentimentale. Con tono leggero ci racconta il percorso accidentato di una donna abituata ad addossarsi le sciagure altrui e intanto tiene di sfondo un'umanità pessima in ogni senso, alla quale però non ha l'arroganza di regalare disprezzo ma solo la giusta dose di esposizione. Procedendo per accumulo di instabilità riesce a raccontare in maniera sottile la caotica esistenza priva di certezze di chi, privo di una figura a cui regalare e da cui ricevere affetto, si affanna a cercare la normalità dimenticandosi che invece le persone "normali" sono quelle che non si sforzano di essere tali.
Nonostante sia evidente da quale parte pendano le idee di chi scrive e chi dirige, ogni punto di vista è trattato con la medesima equità e la divisione non è mai in buoni e cattivi, quanto in disperati e ancora più disperati. Cosa decisamente inusuale in una commedia che si fa notare soprattutto per la sua comicità.
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Il buon cinema italiano va sempre sostenuto,apprezzato ed amato,ma aimè questo film pur annoverando un cast di tutto rispetto può essere considerato ed il titolo stesso ne rappresenta un malaugurante presagio, un autentico disastro in ogni suo elemento che ne caratterizza la struttura.La sceneggiatura debole, quasì naif, rende gli attori intrappolati in ruoli statici [...] Vai alla recensione »
In Matrimoni e altri disastri, un soggetto non originale si dipana attraverso una sceneggiatura mediocre supportata da una regia inesistente. Se di qualche momento realmente comico si può fruire, si ha la netta impressione che si debba ringraziare in gran parte la presenza scenica o la capacità istrionica degli attori (basti citare Luciana Littizzetto), che, per quanto adatti, sono intrappolati in [...] Vai alla recensione »
Il matrimonio visto e raccontato alla stregua di un incidente , che causa afflizione . Non sfugge a questa oleografia l'incontro fra i nubendi Alessandro e Beatrice , che fingono di amarsi ,e intanto battono altre strade per soddisfare i veri desideri di cuore . Nei loro percorsi si imbatte fortuitamente Nanà, sorella della sposa promessa , che scopre l'irriverenza del futuro cognato [...] Vai alla recensione »
E' un film piuttosto insipido,scorre via senza troppi sussulti tra gag amare,che strappano qualche sorriso ma anche sbadigli,in un contesto snob e intellettuale. L'amicizia e la complicità inaspettata tra due cognati(Buy-Volo)è la situazione portante del film,nell'attesa di un matrimonio che dà vita a una serie di dinamiche familiari già viste e situazioni scontate:c'è l'amica single quasi depressa [...] Vai alla recensione »
Stanca forse vedere la Buy e la Littizzetto alle prese coi loro soliti personaggi e sorprende notare Fabio Volo un po' sotto tono. Il film è comunque apprezzabile e a tratti divertente, nonostante la tematica iperinflazionata. Detto per inciso, l'ho visto senza aspettarmi granché e, quando succede così, i giudizi sono quasi mai negativi.
"Matrimoni e altri disastri" è una buona commedia italiana che inquadra in maniera diversa la vita familiare di una ricca famiglia fiorentina. Margherita Buy è Nanà, primogenita sfigata in amore, coopropretaria di una libreria, senza sesso da più di 3 anni e ansiosa di natura; Francesca Inaudi è la secondogenita, spigliata e intraprendente, alle soglie del [...] Vai alla recensione »
Prendete degli attori potenzialmente piuttosto bravi, alcuni dei quali già noti al grande pubblico; prendete una città elegante e raffinata ma difficile da trattare; prendete un genere, il dramma borghese, già affrontato da stelle di prima grandezza della cinematografia di ogni tempo (Bergman, Visconti, Monicelli per dirne solo alcuni); prendete infine un regista sulla cresta dell'onda.
Il film è prevedibile e a tratti banale, speravo in qualcosa di più e mi sono ritrovata la classica storia trita e ritrita. Margherita Buy, la Littizzetto e Volo sono perfetti nelle loro parti e rendono più leggera una trama che altrimenti sarebbe pesante. Fabio Volo è carinissimo nella parte dell'arrampicatore socile apparentemente superficiale, che nasconde invece [...] Vai alla recensione »
Il film è privo di una trama avvincente e tanto meno convincente, i personaggi dell'alta borghesia fiorentina sono piuttosto banali, a partire dalla protagonista che incarna il clichè della figlia di famiglia ricca con appartamento in centro e poca voglia di lavorare, cinquantenne con lo stile di vita di una ventenne, che però compra bomboniere equo-solidali, fa liste nozze a favore di medici senza [...] Vai alla recensione »
Una commedia con poco brio, sceneggiatura zoppicante e stiracchiata, regia senza infamia, salvata dal montaggio. Attori bravi, ma sprecati. Non basta per fare un film sufficiente, anche se ora tutti vogliono i film "comici".
Da un cast che comprende VOLO-LITTIZZETTO-INAUDI-BUY ci si aspettava sicuramente molto di più. Gli attori recitano magistralmente ma la storia del film non rende e per quanto la visione sia corta, il film sembra infinito. I momenti divertenti si contano sulle dita. Poco spazio alla nostra LUCIANA nazionale anche se la BUY continua a dare il meglio di sè anche in ruoli ironici.
pensavo di andare sul sicuro vedendo un film i cui protagonisti fossero una sempre brava Buy e un uomo che adoro Fabio Volo. Ma il film è ASSOLUTAMENTE DA EVITARE, non è originale nella sceneggiatura, è noioso, lento, vorrebbe ricordare le tante divertenti commedie romantiche americane e inglesei all Bridget Jones...ma non ci riesce su tutta la linea! la Buy è brava come al solito, ma non è sufficiente [...] Vai alla recensione »
Peccato come al solito un'altra occasione persa per il cinema italiano. Perché attori di un certo livello decidono di fare un film? perché il Ministero decide di decretare questo film come di 'interesse culturale'? Peccato davvero...difficile trovare un senso alle immagini ed ai dialoghi di questo film. Mai come in questa occasione le poltrone del cinema si sono trasformate in comodi giacigli.
Se l’intenzione della Di Majo è quella di bastonare il perbenismo intellettuale imperante in famiglie con fenotipo borghese, ci è riuscita ed anche abbondantemente. I vari intellettuali da salotto sono, lungo tutto lo svolgersi degli eventi , lentamente spogliati e donati nudi come merluzzi agli occhi dello spettatore. Quelli del palazzo o del quartiere accanto, socialmente meno fortunati e che magari [...] Vai alla recensione »
buoni i due protagonisti regia approssimativa pessima la presa diretta
MATRIMONI E ALTRI DISASTRI: il film in questione mi ha delusa!... Margherita Buy più un trailer divertente sembravano il cocktail perfetto per una serata esilarante ed appagante invece….ho assistito ad una trama anonima, a battute scontate, ad un finale teso solo a giustificare la falsità e l’ipocrisia delle persone, ...degli eventi e delle relazioni umane sotto ogni punto di vista…Una Littizzetto [...] Vai alla recensione »
Matrimoni e altri disatri Altro che "matrimoni" un vero DISASTRO il film con Buy,Littizzetto e Volo. L'unica cosa che si salva e recita bene e' forse e' il gatto sul termosifone il resto e' una noia mortale. Più' che 2 asterischi 2 palle! Voto 3
Il cinema Italiano, prescindendo da quegli aggettivi oramai consueti e aldilà di ogni valutazione facilmente qualunquista, affronta una fase decisamente oscura e declinante. I temi, i registi, gli attori, il nostro cinema oggi dimostra di saper parlare solo di dissidi ed "esistenzialismo" sentimentale, sentimento oramai inflazionato e sempre meno convincente.
La storia è banale, scontata dall'inizio del film; neppure l'ambientazione toscana riesce a colpire lo spettatore. Infatti, una fotografia decisamente piatta rende anche le scene all'aperto una noia mortale. Manca di poesia, gli attori a parte la Buy e marginalmente la Littizzetto recitano male, qualcuno malissimo. Potrebbe essere benissimo un filmetto anni '80, ed invece è recentissimo.
Trailer ben ritmato è accattivante che promette quel dinamismo e quel brio completamente assente nel film. Il motivo che ha spinto la regista a raccontarci questa storia non emerge. Strappa qualche sorriso la Littizzetto, Fabio Volo è recluso in un clichè,e la Buy è protagonista di una trama che ci lascia con un bel embè?? nei titoli di coda poi compare poi il finanziamento del Ministero per i beni [...] Vai alla recensione »
Ma perchè i critici non hanno stroncato questo film? Perchè? In realtà, con buona pace dei vari Repubblica e Manifesto, non ho ben capito perchè questo film si e i Vanzina no. Davvero. E' tutto talmente banalizzato, caricaturizzato da essere francamente imbarazzante. Se questo va bene, se la Di Majo descrive alcunchè della borghesia italiana (ma de che?), allora lo stanno facendo con eguale spessore [...] Vai alla recensione »
nell'ultimo film di Verdone, lui, che è il protagonista, guarda schifato una coetanea che gli fa delle avance, poverino è attratto dalla superfiga ventenne. l'ultimo film di wudy allen è un vecchiaccio con le solite paranoie che si accoppia con una ragazza che ha cinquant'anni meno di lui. per non parlare del cresy heart appena uscito.
Lento: sia il film sia i dialoghi sono senza verve. Pesino la litizzetto viene svilita e depressa in questo film...A parte un ghizzo degli occhi, che non riesce a trattenere, per tutto il film si aggira con aria mesta interpetrando un soggetto quanto mai ordinario e banale. Solo Volo ha una parte un po' piu' "cucita addosso". Indiscutibile la bravura della Buy, che riesce ad avere un'interpetrazione [...] Vai alla recensione »
Quello che mi ha piu' colpito è stato il finanziamento avuto dal ministero come film "culturale"...ma di quale cultura stiamo parlando? Il film è lento, i dialoghi banali, le pause eccessive. persino la litizzetto viene mortificata in questo film in una parte ordinaria e mesta. Solo in una scena il suo guizzo d'occhi fa intendere la grandissima verve ironica, completamente [...] Vai alla recensione »
Lecito aspettarsi molto di più dalla commedia italiana. Film senza uno straccio di trama con scene montate una di seguito all'altra come fosse una recita scolastica, idem per le interpretazioni di Fabio Volo e della Litizzetto, a tratti imbarazzanti. Volo deve fare il gigione ma sembra un'altra cosa. La sceneggiatura è piatta e molte volte arriva la ridicolo (vedi la battuta sul coriandolo).
grande la buy buono volo il resto da dimenticare soprattutto la regia un guazzabuglio di stili senza personalità la presa diretta poi è pessima
Film quasi inguardabile. E pensare che il cast non era proprio pessimo, anche se qui gli attori han dato del loro peggio. Comunque, sceneggiatura e dialoghi da film horror (in quanto a bruttezza). Stendiamo un velo pietoso, alla prossima. Bleaahh.
Ho visto questo film in tv non avendo nulla di meglio da fare...ovviamente non sarei mai andato a vederlo al cinema!! Veramente banale, prodotto tipico di una certa intellighenzia di sinistra pieno di insopportabili clichè che si occupa sempre delle stesse questioni sentimentali trite e ritrite. recitazione scadente e sceneggiatura perfino peggiore! Ho rimpianto, con buona pace dei soliti critici parrucconi [...] Vai alla recensione »
Un film leggero, ben recitato, un po’ lungo, ma simpatico. Un film dal quale non ci si aspetta una grande trama, il titolo ci da un indizio di questo, anche se cerca di trattare i temi che ormai si trovano in tutte le sceneggiature : il problema della solitudine e la crisi dei 40, però questa volta alleggerito dalla simpatia dei personaggi.Margherita Buy sempre più brava ed impegnata, interpreta la [...] Vai alla recensione »
Lecito aspettarsi molto di più dalla commedia italiana. Film senza uno straccio di trama con scene montate una di seguito all'altra come fosse una recita scolastica, idem per le interpretazioni di Fabio Volo e della Litizzetto, a tratti imbarazzanti. Volo deve fare il gigione ma sembra un'altra cosa. La sceneggiatura è piatta e molte volte arriva la ridicolo (vedi la battuta sul coriandolo).
molto brava labuy discreto volo male la litizzetto e pessima la regia
Matrimoni e altri disatri Altro che "matrimoni" un vero DISASTRO il film con Buy,Littizzetto e Volo. L'unica cosa che si salva e recita bene e' forse e' il gatto sul termosifone il resto e' una noia mortale. Più' che 2 asterischi 2 palle! Voto 3
Devo dire che questa commedia mi ha veramente delusa, aspettavo che iniziasse ma non iniziava mai, il film non ha ne capo ne coda, il finale è assurdo!!! peccato per il cast veramente brillante! ma non ci siamo!
Una commedia senza pretese che si regge sulla interpetazione di Margherita Buy e sul personaggio che le è più congeniale della donna sfigata ed insicura, che combina appunto disastri. La presenza della Buy e la citazione di A Silvia non può non rimandare a Verdone, ma non si va oltre la semplice suggestione.
Il matrimonio di una delle due figlie di una borghese famiglia fiorentina apre lo spazio ad una serie di rivelazioni che vanno al di là dell’apparente tran tran. L’angolo visuale è quello della sorella della sposa, Nanà, interpretata da Margherita Buy, donna colta, ma semplice ed incerta, alle prese con il futuro marito della sorella, un cialtrone vuoto ed inconsistente, [...] Vai alla recensione »
Non dico che sia un capolavoro, ma Margherita Buy e, perchè no, anche Fabio Volo, tirano su la media con una buonissima interpretazione. E, poi, il film non è così male; ed anche gli altri iterpreti sono ben calati nella parte.
Simpatico, ma a tratti lento. Il cast di attori prometteva un po' piu' di brio. Comunque vedibile.
il senso c'è,e chi lo trova insensato in realtà ha nostalgia dei finalini con tanto di catarsi e di risoluzione,nel bene o nel male : nel film della Di majo no, non si sa come andranno le cose, se Nanà continuerà a collezionare sconfitte o se saprà dare una svolta alla sua vita, ma in questa vaghezza e sospensione sta il bello del film.
Un film decisamente noioso insensato e mediocre...
non mi aspettavo molto, ma il film mantiene molto meno di quello che i media dicono prometta… si regge tutto sulla buy, che è brava ma senza una solida sceneggiatura alle spalle convince poco pure il suo personaggio, e il resto del cast è pura macchietta, volo compreso. Dopo la febbre, uno su due e casomai, per lui un grosso passo indietro…
Trovo questo film semplicemente perfetto,sia come storia che come attori,volutamente a volte sotto tono e volutamente a volte un po' persi nel loro ruolo,ma tutto questo fa parte della storia di questo film.Le pause sono molto belle,i silenzi,le scene e tutti i rallentamenti di ritmo sono godibilissimi,tutto è teso verso il racconto che il film vuole narrare.
in questo film la buy mi ha messo l'ansia,volo meglio in uno su due,m in complesso la recitazione è scadente,lenta e frammentaria,niente di nuovo all'orizzonte..........
In questo film ciò che mi ha più colpita è stato il personaggio di Nanà: vera, semplice e, soprattutto, onesta con se stessa. Non si vergogna di com'è, è spontanea, fa e dice tutto ciò che le passa per la testa, anche se sbaglia. Sarà il capello biondo, l'occhio verde e il carattere quasi tormentato di Margherita Buy che mi hanno fatto [...] Vai alla recensione »
E' un film godibile che rivela un Fabio Volo come attore interessante. La Buy si ripropone con il solito personaggio di donna "sfigata", un po' steretipato, ma che le riesce bene. E' poco credibile che un tipo come lei vada a letto col cognato senza problemi, però l'idea è accettabile. Certo non è un film di ampio respiro, tuttavia fa passare una serata senza problemi e discussioni nello scenario della [...] Vai alla recensione »
BELLO SCORREVOLE, LEGGERO E DIVERENTE. ADORO IL MODO DI RECITARE DELLA BUY CHE IN QUESTI RUOLI ESPRIME IL MEGLIO DI SE. UN FILM DA GUSTARE IL COMPAGNIA.
Una tizia con la bocca storta e la faccia snob all'uscita dal cinema dopo la fine del film ha esclamato piuttosto schifata:"Cosa ti aspettavi? Questo è il cinema italiano!" E io, neanche troppo tra me e me, ho detto:"Magari!!!" Mi è piaciuto molto, mi ha colpito e sorpreso, non me l'aspettavo proprio nonostante adori Fabio Volo, bravissimo nella parte interpretata [...] Vai alla recensione »
La storia è gradevole e fa sorridere in più punti. Bravissima la Buy. Voto: 7
OTTIMA pellicola che, coi toni leggeri della commedia, RIUSCITA (e non è tanto frequente), sfrutta l'argomento "preparativi nuziali" per affrontare il concetto di famiglia insegnandoci che, in fin dei conti, la vita è una girandola in cui TUTTO è possibile. Niente torte, vestiti e oscenità tipiche del cinema americano quindi ma tanto senso dell'umorismo sorretto, come al solito, da una STRAORDINARIA [...] Vai alla recensione »
Di film che parlano di amori così liquidi ce ne sono pochi, idem dicasi per lo sguardo lucido e chirurgico sulla borghesia quella di facciata ma che sotto sotto tanto lineare non è. Ho apprezzato questo sforzo e consiglio vivamente questo film, ottimamente interpretato oltre che da grossi calibri da interessanti comprimari
Commedia tragico-comico-sentimentale girata a Firenze. La squadra Margherita Buy,Fabio Volo e Luciana Litizzetto funziona bene anche se il film non è proprio originalissimo. Sono bravi ed espressivi. Godibile e saggio.
Dopo un gelido inverno e un mite autunno, Nina Di Majo volge in commedia il suo cinema. La forma dell'ironia domina Matrimoni e altri disastri, riequilibrando qualsiasi deriva sentimentale e mettendo in schermo una donna sofisticata e sfumata che ha il volto “instabile” di Margherita Buy. Quarantenne refrattaria al matrimonio e alla vita familiare, Nanà è costretta suo malgrado a organizzare le nozze della sorella minore con un giovane uomo impudente e apparentemente spregiudicato.
Ecco un nome da ricordare, Nina di Majo. Sperando che questo riuscito esordio trovi presto, o anche un po' più tardi, conferma. Per carità Matrimoni e altri disastri, che già nel titolo porta impressa l'ironia della regista, non è certo un capolavoro. Ma nell'asfittica commedia all'italiana, piena di pedanti tromboni, spicca per a rguzia, leggerezza e senso dell'umorismo.
Nina di Majo l'ha rivelata molto giovane un lontano ('98) Sacher festival di Nanni Moretti dove vinse con il corto Spalle al muro il Sacher d'oro e d'argento. E questa «sintonia» morettiana non era casuale: autrice e attrice sin da quel piccolo film che arrivava dopo molte esperienze al cinema e in teatro, metteva al centro un personaggio in «prima persona» di ragazza antipatica, ipercritica, irrequieta [...] Vai alla recensione »
Nina di Majo continua a dirci di sentimenti in crisi, in ambienti borghesi. Aveva cominciato con "Autunno", rappresentandoci tre solitudini che sfioravano il dramma. Si è nuovamente tenuta al dramma con "Inverno" in cui, fin dal titolo, ci faceva intendere che voleva affrontare l'inverno dei sentimenti; analizzandoli attraverso le vicissitudini di due coppie.
Ecco un caso di film che gufa se stesso fin dal titolo, e riesce a realizzare la propria profezia. Nina Di Majo, al suo terzo film dopo due drammi, ci prova con la commedia dimenticando la regola numero uno: una sophisticated comedy, come questa vorrebbe essere, va scritta in modo agile e brillante. Invece, nonostante la presenza di due sceneggiatori di qualità come Francesco Bruni e Antonio Leotti, [...] Vai alla recensione »
Tra Firenze e i colli, dove ogni commediola sembra più nobile, la fragile libraia senza uomini Margherita Buy si smarca dall'altolocata famiglia causa delle sue nevrosi per via di peccati ignoti solo a lei: splendida mamma Marisa Berenson, babbo in disimpegno nella briscola, zio acquisito convivente, sorellina Francesca Inaudi che non le somiglia affatto.
Con «Matrimoni e altri disastri» Nina di Majo dirige una commedia dal sottofondo drammatico e malinconico ambientata a Firenze. Sensibile alle disgregazioni familiari mascherate da fragili e ipocriti equilibri e alla incomunicabilità sentimentale, l'autrice napoletana mette in cortocircuito la coerenza etica e romantica di una quarantenne single e il cinico pragmatismo della più giovane sorella in [...] Vai alla recensione »
Fabio Volo è il punto di forza di Matrimoni e altri disastri di Nina Di Majo: molto bravo, sa recitate il suo personaggio difficile, un giovane cialtrone amorale e grossolano ma buono e affettuoso, un tono egoista però allegro, un incivile generoso è gentile. Recitare un simile mix non è affatto semplice, è un fatto di sfumature che l'attore-scrittore risolve con bravura Sono idee originali e ottime [...] Vai alla recensione »
Nanà si chiama come la "mangiatrice di uomini" di Zola ma non fa l'amore da quasi tre anni (glielo ricorda spietato il salvaschermo del pc), lavora in una libreria, è bella, colta, fiorentina, ironica, rigidina, un po' snob, di ottima famiglia. Alessandro invece è ignorante, sbruffone, lumbard, si è fatto da sé, non sarà democraticissimo (se la prende anche con Emergency.
Se si dice "brillante" non si sbaglia. Consapevole e deciso il tono: da commedia brillante, quella che gli anglosassoni chiamano "sofisticata". Non comica, non satirica, non romantica. E brillante è lo svolgimento. Solitamente i buoni risultati in questo ramo vanno attribuiti alla scrittura e alla recitazione. Sul primo versante è garanzia di qualità la firma di Francesco Bruni malgrado la sua specialità [...] Vai alla recensione »
Parliamo di Nina di Maio, giovane regista di questa commedia mainstream con cast stellare. Il suo nome è noto ai «cultori della materia», a chi ha seguito le evoluzioni del giovane cinema d'autore che s'affacciava, pieno di promesse, a metà degli anni Novanta, dando prova di uno sguardo nuovo che s'affrancava testardamente dalla prolissità del cinema dell'epoca.