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Mohammad Bakri

Mohammad Bakri è un attore, regista, è nato nel 1953

Full Israelo-Palestinese

A cura di Fabio Secchi Frau

Mosso dal desiderio di diventare un attore, si fa "ingabbiare" l'anima dal teatro, cedendo sporadicamente al cinema all'interno del quale inizia a mischiare le carte, diventando attore e regista. La sua storia diverge da Israele alla Palestina, le due terre nemiche per eccellenza in Medio Oriente. E questo è un bene. Curioso, filosofico, dà il meglio di sé in personaggi tiepidi, pur non diventando mai superfluo e ripetitivo.

Amato da Israele e Palestina
Mohammed Bakri è nato nel 1953 a Bi'na, nel nord-est israeliano. Dopo aver frequentato la scuola elementare nel suo paese natale, completa la sua istruzione nel paese vicino di Acre. Iscrittosi all'università di Tel Aviv nel 1973, studia recitazione e letteratura araba, uscendone laureato tre anni dopo. Padre dell'attore Saleh Bakri, entra nelle compagnie teatrali di Habima, Haifa e al-Kasaba, recitando in opere come "The Pessoptimist" (1986), "The Anchor" (1994), "Season of Migration to the North" e "Abu Marmar" (entrambe del 1999). Molto amato sia dai palestinesi che dagli israeliani diventa un attore internazionale talmente famoso da sbarcare in Francia, Belgio, Olanda, Danimarca e Canada.

I film e il successo di Private
Il debutto cinematografico avviene nel 1983, quando Yehuda Ne'eman lo sceglie per un piccolo ruolo nel film Magash Hakesef. La sua filmografia si arricchisce poi di titoli come Oltre le sbarre (1984), Esther (1986), Il sergente di fuoco (1987), Lahav Hatzui (1992) con Faye Dunaway, il mistico The Body (2001) di Antonio Banderas, ma soprattutto il film italiano Private (2005), dove viene diretto da Saverio Costanzo nel dramma duro e sofferente di una famiglia costretta a subire il conflitto israelo-palestinese fin dentro la loro casa. La pellicola gli fa guadagnare il Leopardo di Bronzo come miglior attore al Festival di Locarno. A seguire, è notato dai fratelli Paolo e Vittorio Taviani che lo dirigono in La masseria delle allodole (2007), mettendo in scena la tragedia armena. Nel 2010 arriva per lui la partecipazione a I fiori di Kirkuk e a un titolo più leggero come la commedia Matrimoni e altri disastri. Tra le ultime interpretazioni troviamo Wajib - Invito al matrimonio, American Assassin (2017), Al Garib (2021) e La cospirazione del Cairo (2022).

I film per la tv
Per il piccolo schermo, recita il ruolo di Padre Otman nel film per la tv Il bambino di Betlemme (2002).

Regista di documentari
Da sottolineare anche il suo impegno come regista di documentari, fra i quali spicca il criticatissimo Jenin, Jenin (2001) sul conflitto della striscia di Gaza, Min Yum Mahrucht (2005) e Zahara (2009).

Ultimi film

Azione, Thriller - (USA - 2017), 112 min.
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