Anno | 2007 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Dario Baldi, Davide Marengo |
Attori | Andrea De Rocco, Andrea Mariano, Danilo Tasco, Emanuele Spedicato, Ermanno Carlà Giuliano Sangiorgi. |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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I Negramaro si svelano in un rockumentary con più formati di ripresa.
CONSIGLIATO SÌ
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Dario Baldi e Davide Marengo hanno accompagnato per sette mesi il noto gruppo dei Negramaro nella registrazione del loro album "La finestra" avvenuta nello storico studio di San Francisco, Plant Studio, dove hanno lavorato, tra gli altri, Stevie Wonder e James Brown. L'esperienza filmata costituisce per ciascuno di loro un modo per rimettersi in discussione e ripartire, in qualche modo, da zero.
Il filmato offre la possibilità di scoprire meglio i sei componenti della band salentina non solo nei loro risvolti professionali ma anche in quelli più intimi. "Dall'altra parte della luna" è un continuo gioco di alternarsi. Le immagini della lavorazione del loro album si sovrappongono a quelle delle interviste e alle esibizioni live. Ogni componente del gruppo, tra segreti e curiosità, racconta il proprio avvicinamento alla musica e all'arte. Sollecitati dai registi stessi, i giovani musicisti liberano le loro confessioni sullo stato del rock e della musica in generale.
L'altalena dei contenuti continua anche sul fronte dei luoghi. La San Francisco raffigurata rappresenta una meta raggiunta e non agognata a differenza delle location pugliesi (dove tutto è iniziato) che emanano un senso di soave sperimentazione misto a uno di nostalgico smarrimento. Sul fronte stilistico il digitale segue i ragazzi nei momenti banali e freddi del quotidiano mentre il super otto sottolinea visivamente le loro personalità e i momenti di maggiore raccoglimento emotivo.
Per quasi tutta la durata del documentario le canzoni della band accompagnano le immagini. Anche in questo caso è presente una vivace alternanza tra situazioni live a registrazioni in studio, tra improvvisazioni del momento a prove snervanti. Ogni cosa che si vede non è mai stata preparata o scritta, compresi gli elaborati videoclip realizzati lungo la via. Il fatto di aver improvvisato tutto facilita la naturalezza del doppio binario parole-immagini e vivacizza il ritmo generale dell'opera che non viene scandito necessariamente dalle note musicali.