Anno | 2007 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Vittorio Muscia |
Attori | Giampiero Ingrassia, Antonio Salines, Barbara Tabita, Gianfranco Barra, Raffaele Pisu Mario Maranzana, Adriana Russo, Ruta Marina, Mirko Bruno, Adriano Giraldi. |
Uscita | venerdì 1 giugno 2007 |
MYmonetro | 2,00 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
La storia di un giornalista estremamente timido che riuscirà a superare la sua emozione paralizzante grazie anche ad un metodo sperimentato di un famoso psichiatra inglese. In Italia al Box Office Terapia Roosevelt. La giusta terapia per la tua timidezza ha incassato 143 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
|
Non c'è forse male peggiore per un giornalista: la timidezza. E invece Sandro, che da molti anni fa il giornalista televisivo, ne è afflitto in maniera quasi endemica, tanto che non si presenta mai davanti alle telecamere ma sta sempre dietro le quinte. Fino al giorno in cui il direttore lo incarica di sostituire un collega e lo manda a intervistare un importante uomo politico. L'intervista si rivelerà un vero e proprio disastro ma il direttore dà al nostro un'ulteriore possibilità e gli propone di ideare un programma televisivo che dovrà condurre in diretta. A questo punto Sandro, su consiglio della collega Susanna, andrà dal dottor O'Condor, noto psicoterapeuta inglese, che gli indicherà il metodo Roosevelt: immaginare che il suo interlocutore sia seduto su un water lo aiuterà a superare ogni inibizione, una terapia resa celebre proprio dal presidente degli Stati Uniti d'America.
Vittorio Muscia, dopo una trentennale carriera come documentarista, arriva al suo primo lungometraggio di fiction, dirigendo e scrivendo un film fondamentalmente improbabile. Niente infatti sembra essere degno di nota, se non il plot iniziale che, se avesse avuto la fortuna di venire realizzato da un buon regista, da una sceneggiatura brillante e da attori vivaci, si sarebbe probabilmente sviluppato in una buona opera cinematografica. Così invece il film non riesce mai ad abbattere le barriere della noia, sfiorando a tratti il patetico: recitato da un attore buonista come il figlio d'arte Giampiero Ingrassia e dalla siciliana Barbara Tabita, che si prendono sempre eccessivamente sul serio, diretto in modo impersonale e piatto, il film non riesce a sfruttare l'idea iniziale ma anzi la banalizza, facendo dei suoi personaggi quasi delle macchiette. Ammirevole lo sforzo Rai di produrre anche film diversi, ma questo è da dimenticare.
Questa settimana si è voluto segnalare due film italiani (ben diversi, anche nei risultati), contro i colossi statunitensi, che siano oceanici (Ocean thirteen) oppure cartoonari (I Robinson). Di Il vento fa il suo giro si dice qui a fianco, mentre un altro piccolo film (usato da poco) cerca di affermarsi e rimanere aggrappato alla tormenta americana.
Una scandalosa timidezza impedisce a un giornalista televisivo di svolgere come vorrebbe e dovrebbe il suo lavoro quotidiano. Dopo una serie di consulti e di decisioni si affida così a uno specialista inglese, che per aiutare il paziente inventa alcune terapie scioccanti. Per esempio, quella dell'utilizzo psicologico del water, che se usata a modo, ridimensiona e livella le persone.