L'uomo di vetro |
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Un film di Stefano Incerti.
Con David Coco, Anna Bonaiuto, Tony Sperandeo, Antonino Bruschetta, Francesco Scianna.
continua»
Drammatico,
durata 96 min.
- Italia 2007.
- 01 Distribution
uscita sabato 16 giugno 2007.
MYMONETRO
L'uomo di vetro ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Tratto dal libro omonimo di Salvatore Parlagreco, il film si ispira alla storia di Leonardo Vitale, il primo pentito di mafia che decise di rompere il muro di omertà che impediva alla magistratura di penetrare il sistema mafioso.
![]() La lotta di un non-eroe, un viaggio disperato verso la libertà |
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Mattia Nicoletti
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Leonardo Vitale è il primo pentito di Mafia. La sua decisione di confessare e raccontare i fatti, lo conduce verso il baratro, in una cella piccolissima, in un manicomio criminale, e poi infine libero, verso le dure leggi della Mafia. |
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Che lo si faccia vedere ai ragazzi dei quartieri
martedì 19 giugno 2007
di Fabio
Lo abbiamo visto, io e mia moglie, al cinema Dante a Palermo, di lunedi sera. Poca gente ovviamente e alla fine avremmo tutti voluto applaudire sulle parole di Giovanni Falcone ma non lo abbiamo fatto. Non lo abbiamo fatto perchè al cinema c'era una famiglia (un vecchio, due uomini e due bambine) che fin dall'inizio non facevano altro che commentare e offendere il protagonista/personaggio del film. Poi: "talìa...chiddu Salvatore è... Chiddu era tò..." (rivolgendosi alle bambine). Poi durante continua » |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Semplicemente fantastico
giovedì 18 ottobre 2007
di ilgiustizieresenzalegge91
david coco è semplicemente bravissimo, strabiliantemente perfetto, espressivo, e con una profondità da capogiro: è proprio il volto e l'anima perfetta per incarnare Leonardo Vitale, grande per se stesso, condotto nella pazzia da un società falsa e opportunista, catapultato nella mafia dalla sua stessa incoscienza e dalla mania di crescere e diventare un "uomo"; è stato un uomo davvero coraggioso e ha seguito la sua coscienza: il commissario gli aveva detto "se fossero tutti pazzi come te il mondo continua » |
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Tradire la mafia è da pazzi
giovedì 28 giugno 2007
di diomede917
Dopo il Peppino Impastato de "I cento passi" ecco sugli schermi un altro non eroe italiano Leonardo Vitale il primo vero pentito della mafia. Siamo nel 1972 e in quella Sicilia solo un pazzo poteva fare nomi e denunciare pezzi da novanta per pulirsi la coscienza. E' quello che accade al protagonista de "L'uomo di vetro", il quale dopo essere stato coinvolto suo malgrado nel rapimento di un imprenditore siciliano decide di fare tutti i nomi della cupola mafiosa. La sua famiglia, pur di salvargli continua » |
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Tony Sperandeo | |
Cosa voto? Sono un democratico, la dittatura toglie la libertà. Ma fra una mediocre democrazia e un ottima dittatura, lei cosa sceglie? Un'ottima dittatura. |
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DVD | L'uomo di vetroUscita in DVD
Disponibile on line da mercoledì 2 aprile 2008
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Cosa Nostra, Leonardo «morto che cammina»
di Antonello Catacchio Il Manifesto
Il nome di Leonardo Vitale ha rischiato di dire poco a molti. Poi è venuto il libro di Salvatore Parlagreco (edito da Bompiani) ora un film di Stefano Incerti L'uomo di vetro. E partiamo dalla fine del film, quando un uomo sorridente è ritratto in una foto attorniato da poliziotti. Quell'uomo è il vero Vitale e la sua è una storia per certi versi mostruosa. L'uomo di vetro, l'uomo della trasparenza ma anche della fragilità. Sulla trasparenza ha in parte giocato la magistratutra, sulla fragilità ha pesantemente giocato la mafia. » |
di Lee Marshall Condé Nast Traveller
Il nuovo film di Stefano Incerti si colloca fra le più riuscite rappresentazioni cinematografiche del potere reale della mafia siciliana. Nei primi dieci minuti non c'è traccia di mafia, almeno in superficie. Siamo nel 1972 e un ragazzo ventenne, Leonardo Vitale (David Coco, una rivelazione), un po' sognatore, un po' dandy, gira fra Palermo e l'entroterra con la sua macchina sportiva rossa fiammante. Certo, c'è una scena in cui lo vediamo con il fucile a sorvegliare un campo di limoni dove ci sono stati dei furti, ma sembra una bravata da ragazzo, tanto più che lo zio Titta (un bravo Tony Sperandeo) gli dice di non fare lo scemo. » |
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Storia di Leonardo Vitale un pericoloso non-eroe
di Paolo D'Agostini La Repubblica
La storia che Incerti rievoca si svolge tra '72 e '84. È quella di Leonardo Vitale, primo pentito di mafia. Anche se nel Dna napoletano del regista c'è la lezione del cinema d'inchiesta e meridionalista di Rosi, L'uomo di vetro - dal libro di Salvatore Parlagreco (Bompiani) - non è un film "giornalistico". Piuttosto è interessato a scavare nella complessità di un'anima divisa in due. Il trentenne palermitano Leonardo appartiene per famiglia a un mondo contiguo e colluso. Alle regole "dell'onore" è stato iniziato da adolescente compiendo due esecuzioni. » |
Cronaca e verità nell'«Uomo» di Incerti
di Gian Luigi Rondi Il Tempo
Un personaggio ripreso dalle cronache anni Settanta, Leonardo Vitale, il primo pentito di mafia, Dopo i suoi successi con «Il verificatore» e «La vita come viene», Stefano Incerti ce ne racconta il dramma ricavandolo da un libro di Salvatore Parlagreco, «L'uomo di vetro», appunto riscrivendolo per il cinema insieme con Heidrun Schleef. All'inizio di presenta un bravo giovane di Palermo, con mamma, sorella, fidanzata. Lo arrestano perché, con l'auto da lui prestata a degli amici, è stato commesso un delitto. » |
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