Titolo originale | À la place du coeur |
Anno | 1998 |
Genere | Drammatico |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Robert Guédiguian |
Attori | Ariane Ascaride, Christine Brüher, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Alexandre Ogou Laure Raoust, Pierre Banderet. |
MYmonetro |
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CONSIGLIATO NÌ
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Guénidiguian, regista francese di origini armeno-tedesche, è uno dei pochi autori a restare fedele al proprio concetto di cinema popolare: continua ad ambientare le sue storie nello stesso luogo – nei quartieri ad alto degrado urbano di Marsiglia, dove è cresciuto – ed ad incentrarle sugli stessi personaggi – solitamente operai, disoccupati, proletari o, comunque, non inquadrati -. Anche la sua troupe e il suo gruppo di attori continuano a seguirlo dall’inizio, ritrovandosi sempre nel set successivo. Al posto del cuore quanto a trama e tematiche è perfettamente inquadrato nella filmografia dell’autore francese: racconta una piccola storia d’amore, con semplicità, grazia e realismo. Ne sono protagonisti una sedicenne bianca ed un diciottenne di colore, Clim e Bébé: amici del cuore dall’infanzia, crescono insieme, s’innamorano, scoprono le gioie del sesso - «E’ un po’ come essere investiti da un camion la prima volta»: il commento naturale di Clim -, decidono di sposarsi, vanno a vivere insieme e Clim resta incinta. Una storia semplice, insomma, complicata dall’arresto di Bébé per una falsa accusa di stupro ai danni di una donna – montata ad arte dal classico poliziotto razzista -. Le fasi dell’amore dei due ragazzi sono contrappuntate dalle due rispettive famiglie, alternate ad un registro misto comico e drammatico. Punti fermi sull’orizzonte ideale del film restano la lotta per la sopravvivenza e la ricerca della dignità in un milieu sociale oggettivamente invivibile. Una pellicola fresca, vitale, in grado di raccontare la magia delle piccole cose.
Un regista discreto e piacevole..ma questo film è davvero brutto.