Anno | 1969 |
Genere | Fantascienza |
Produzione | USA |
Regia di | Marc Daniels, John Meredyth Lucas, Jud Taylor, Marvin J. Chomsky, Ralph Senensky, Vincent McEveety, Anton Leader, Herb Wallerstein, David Alexander (VI), John Erman, Herb Kenwith, Murray Golden, Herschel Daugherty |
Attori | William Shatner, Leonard Nimoy, DeForest Kelley, Nichelle Nichols, James Doohan Eddie Paskey, Bill Blackburn, George Takei, Frank da Vinci, Walter Koenig, Majel Barrett, Roger Holloway. |
Tag | Da vedere 1969 |
MYmonetro | Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento martedì 16 febbraio 2010
Continuano le avventure della navicella spaziale Enterprise.
ASSOLUTAMENTE SÌ
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La terza e ultima stagione di Star Trek - serie classica, ripropone ancora una volta tutti i temi ben noti agli appassionati: universi alternativi, tuffi nel passato, confronti con razze aliene. In particolar modo va ricordato l'episodio Umiliati da forza maggiore, dove si assiste per la prima volta sul piccolo schermo, a un bacio interrazziale (quello tra la nera Uhura e il capitano Kirk). Tale fatto è ancora una volta rappresentativo dell'impegno di Gene Roddenberry, il creatore della serie, nell'affrontare i temi scottanti che animavano la società americana e non solo. La componente fantascientifica e, dunque, la trasposizione in un altro tempo delle storie, hanno aiutato in questo senso la serie, non facendo incorrere lo show nelle maglie della censura.
Un altro esempio in questo senso è dato dall'episodio Sia questa l'ultima battaglia. Dopo aver salvato un alieno che ha il corpo bianco da un lato e nero dall'altro, l'Enterprise viene inseguita da un altro alieno i cui colori sono speculari rispetto al primo. Si scopre infine l'esistenza di una tragica storia di razzismo tra queste due razze praticamente identiche. È chiaro, allora, che l'uso di simbologie semplici, quasi banali, favorisce la comprensione di una storia che rende palese l'assurdità di ogni forma di discriminazione, e che se fosse stata ambientata ai giorni nostri (contrapponendo, ad esempio, bianchi e neri, occidente e oriente) non avrebbe cambiata di senso.