Anno | 2004 |
Genere | Documentario |
Produzione | Francia |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Agnès Varda |
MYmonetro |
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CONSIGLIATO N.D.
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"Ydessa, the Bears and etc..." racconta di un museo di foto, in Germania, che riproduce migliaia di immagini di persone con un orsacchiotto, bambini, adulti, addirittura due nazisti che si sono lasciati immortalare con il peluche. Prostitute nude che nelle parti intime conservano il pupazzo animale, ebrei nei campi di concentramento lasciti alla memoria prima di cedere all'olocausto. Foto impossibili da trovare e che la collezionista è riuscita a scovare: quanti di voi hanno una propria immagine simile? La collezionista Ydessa ha acquistando le foto su e-bay, si è aggiudicata i veri orsacchiotti ritratti (esposti accanto alle foto) compreso il più prezioso al mondo, di colore blu e pagato 57 mila dollari.
Il museo è foderato con migliaia d'immagini: i visitatori entrando provano un senso di angoscia ma - come dice Ydessa - "anche di nostalgia... è difficile uscire prima di aver visto tutte le foto".
Agnès Varda, geniale regista francese che con Les glaneurs et la glaneuse (2000) e "Senza tetto né legge" ci ha insegnato a adocchiare tra le pieghe delle immagini, con caparbietà ci accompagna in questa perlustrazione particolare, alterna lo scorrimento delle foto con l'intervista alla collezionista. Domina la sua voce sonora, che ammicca alla stramberia artistica che sottende chissà quale significato recondito e profondamente inquietante: soffermarci su un attimo della nostra infanzia e capire come quel momento è universale e provato da migliaia di persone.
Gli altri due documentari sono "Ulysse" (1983) e "Salut Les Cubains" (1963): nel primo la foto di un bambino, un uomo nudo e una capra morta (foto scattata da Varda nel 1954) è il pretesto per esplorare il reale e l'immaginario; nel secondo, 1800 foto trasportate da Cuba dopo l'ascesa di Fidel Castro sono il materiale per un documentario didattico e divertente.