Titolo originale | Fong Shi Yu II |
Anno | 1993 |
Genere | Azione |
Produzione | Hong Kong |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Corey Yuen |
Attori | Jet Li, Josephine Siao, Adam Cheng, Michelle Reis, Amy Kwok, Chi Chuen-Hua . |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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CONSIGLIATO NÌ
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Secondo spumeggiante capitolo della saga ispirata in chiave leggera a Once Upon a Time in China e seconda parte della prima collaborazione di sempre tra Corey Yuen e Jet Li, oramai incarnazione vivente del personaggio di Fong Sai Yuk. Gli eventi riprendono in direttissima la dove erano terminati nel primo episodio: Fong Sai Yuk è entrato nella società segreta del Loto Rosso ma trova difficoltà con il capo dell'organizzazione a causa della propria esuberanza. Il loto rosso, nel tentativo di far cadere l'impero Ching e ristabilire quello Ming, cercherà di infiltrarsi tra i ranghi imperiali, ma i pericoli maggiori arriveranno dal seno della stessa società ribelle. Smanioso di dimostrare le proprie capacità, diviso tra valori personali e causa comune, Fong si metterà spesso nei guai ma dimostrerà tutto il proprio leggendario valore. Il repertorio acrobatico si fa in questo capitolo ridondante, grazie alla presenza di coreografie sempre più funamboliche, e gli amanti delle arti marziali pure accuseranno la carenza di combattimenti "con i piedi per terra". Solo dopo la riunione della battagliera coppia madre-figlio, previa una partenza con il freno a mano inserito, il narrato acquisterà una fluidità che lo accompagnerà fino al termine della pellicola. La vena comica, seppur costantemente presente, apparirà non eccessivamente marcata con poche situazioni da commedia di equivoci; la non sempre funzionale inerzia risaiola dell'episodio precedente verrà così evitata ma il vuoto creatosi si farà sentire, non essendo colmato da un particolare sviluppo "verticale" delle vicende o della psicologia dei protagonisti. A dispetto delle pecche citate alcune sequenze di indubbia bontà stilistica, quali ad esempio il combattimento sotto una scrosciante pioggia di petali. Effige di un plot che spara parecchi colpi a salve la presenza a doppio taglio di un cattivo degno di nota in seno ai ribelli, che creando una netta polarizzazione bene-male escluderà dai giochi le cospirazioni anti-imperiali, in teoria filo conduttore principale. Nonostante sia un sequel il titolo sta in piedi da solo e per gli amanti del genere la pioggia di petali, seppur non originalissima come trovata, e il ritorno del "pugno fantasma" valgono la visione. Sana e certificata "gazzosa" hongkonghese.