Titolo originale | Ceský sen |
Anno | 2004 |
Genere | Documentario |
Produzione | Repubblica ceca |
Durata | 87 minuti |
Regia di | Vít Klusák, Filip Remunda |
Tag | Da vedere 2004 |
MYmonetro | 3,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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CONSIGLIATO SÌ
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La rinascita del documentario porta con sé la necessità di un complessivo ripensamento del glossario cinematografico. La dicotomia cinema di finzione-cinema documentario non sembra più sufficiente, e se proprio necessaria andrebbe magari riscritta in termini di cinema con attori pagati e non. Ne è un esempio eclatante questo gioiellino ceco: si può parlare di "cinema non di finzione" per un film costruito attorno alla più clamorosa presa in giro dai tempi del cavallo di Troia?
L'idea per il progetto finale di questi due studenti alla scuola cinematografica della Repubblica Ceca è sensazionale: mettere in piedi una campagna promozionale per un immenso centro commerciale, con tanto di spot in radio e in tv, cartellonistica, volantini, sito web, tutti realizzati dalle più blasonate agenzie dei vari settori. Niente di sensazionale? Beh, il fatto è che il centro commerciale, come dire, non esiste! Tutto viene preparato in grande stile per l'apertura ufficiale in un mattino autunnale, quando la gente andrà (se andrà) a frotte all'inaugurazione del "Sogno Ceco".
Come chiarito nel film stesso, è incredibile che un'operazione del genere sia stata possibile, ma è successo. Basta quest'idea a rendere assolutamente imperdibile un film che, tra l'altro, diverte, illumina, sconvolge. Va detto che nella parte finale, quando avviene l'inenarrabile, diventa leggermente più debole rispetto all'inizio, ma è un effetto non tanto di scarsa perizia filmica quanto piuttosto dell'acerbità dei due alle prese con un progetto che non riescono più a governare e che a un certo punto mette in pericolo le loro stesse vite.
Tarantino ha dichiarato a Cannes 2004 che il premio come miglior attore comico lo avrebbe assegnato a George W. Bush. Con Cesky Sen, la popolazione tutta della Repubblica Ceca si aggiudicherebbe un Oscar come migliore interpretazione comica. Se non fosse tutto tremendamente vero.