Titolo internazionale | Talking About Trees |
Anno | 2019 |
Genere | Documentario |
Produzione | Francia, Germania, Sudan, Ciad, Qatar |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Suhaib Gasmelbari |
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Ultimo aggiornamento martedì 14 aprile 2020
CONSIGLIATO N.D.
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In un Sudan che in nome del Corano ha messo al bando il cinema, quattro vecchi registi uniti da una grande amicizia e dall'amore per la settima arte provano a ridare vita a una sala abbandonata di Khartoum. Premiato in molti festival, da Berlino a Bombay, questo primo lungometraggio di un regista sudanese di quarant'anni rende un caloroso omaggio al coraggio di Ibrahim, Souleiman, Manar e Altayeb, a cui gli anni della dittatura hanno impedito di compiere l'opera a cui aspiravano. I quattro valorosi registi oppongono all'ingratitudine dei loro destini un ottimismo incrollabile e un'ironia degna delle grandi commedie italiane. È la loro umanità a illuminare questo film, divertente e commovente, in cui non c'è ombra di pietismo.
Da Internazionale 3 aprile 2020
In Sudan il cinema appartiene al passato. Così vorrebbero le autorità, ma così non è per quattro registi per cui il cinema significa molto più di un lavoro o di una passione. Ce lo racconta Suhaib Gasmelbari nella sua opera prima, il documentario Talking About Trees nella sezione Flash del Festival del cinema Africano dell'Asia e dell'America Latina di Milano.
Quattro registi e amici da una vita decidono di riaprire un cinema in Sudan, dopo che tanti, troppi governi - tre repubbliche e tre dittature - hanno ucciso la cinematografia del paese. Tra mille difficoltà il sogno dei quattro cinefili risucirà a prendere forma? Molto divertente ed ironico, grazie al carisma dei suoi protagonisti, il film è l'occasione per riflettere in maniera arguta sui destini [...] Vai alla recensione »
In un Sudan che in nome del Corano ha messo al bando il cinema, quattro vecchi registi uniti da una grande amicizia e dall'amore per la settima arte provano a ridare vita a una sala abbandonata di Khartoum. Premiato in molti festival, da Berlino a Bombay, questo primo lungometraggio di un regista sudanese di quarant'anni rende un caloroso omaggio al coraggio di Ibrahim, Souleiman, Manar e Altayeb, [...] Vai alla recensione »