Da 5 Bloods - Come fratelli

Film 2020 | Drammatico

Regia di Spike Lee. Un film Da vedere 2020 con Chadwick Boseman, Paul Walter Hauser, Jean Reno, Giancarlo Esposito, Clarke Peters. Cast completo Genere Drammatico - USA, 2020, - MYmonetro 2,82 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 18 maggio 2020

Un gruppo di soldati torna in Vietnam per metabolizzare le atrocità della guerra. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura a BAFTA, 2 candidature e vinto un premio ai Satellite Awards, Il film è stato premiato a National Board, 6 candidature a Critics Choice Award, 3 candidature a SAG Awards, 1 candidatura a CDG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, ha vinto un premio ai ADG Awards, 2 candidature e vinto un premio ai NSFC Awards, 3 candidature a Critics Choice Super,

Consigliato sì!
2,82/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,25
PUBBLICO 2,20
CONSIGLIATO SÌ
Spike Lee si confronta con il Vietnam in un'opera ambiziosa che sembra essere un manifesto definitivo.
Recensione di Emanuele Sacchi
mercoledì 10 giugno 2020
Recensione di Emanuele Sacchi
mercoledì 10 giugno 2020

Paul, Eddie, Otis e Melvin sono quattro veterani afroamericani, sopravvissuti alla guerra in Vietnam. Insieme a "Stormin'" Norman, il loro caposquadra caduto in battaglia, formavano i Five Bloods, un gruppo la cui unione andava di là dell'appartenenza allo stesso plotone di fanteria. A unirli erano un legame speciale e un tesoro sepolto, insieme a Norm, nella giungla del Vietnam. Quasi 50 anni dopo i quattro amici ritornano laggiù, per chiudere i conti con il passato e con i suoi segreti inconfessabili.

Ogni volta che Spike Lee prepara uno dei suoi "joints", ossia "spinelli", come ama chiamare i propri film, il quesito si ripropone. È la cronaca dell'attualità politica a precedere Spike Lee o è Spike Lee a intercettarne perfettamente gli umori?

Nei momenti migliori di una carriera lunga e ricca di saliscendi, il regista di Atlanta sembra avere qualcosa di profetico. Fu così nel 1989 di Fa' la cosa giusta, uscito due anni prima del caso Rodney King e della rivolta di South Central. Trent'anni dopo Lee ha mutato, o meglio evoluto, sguardo, urgenza narrativa e punto di vista, ma non la sua preveggenza. Lo dimostrano Chi-raq o BlacKkKlansman, intuizioni folgoranti dei sommovimenti politici in seno agli Stati Uniti d'America, dello stato di allerta che sembra sul punto di far trascendere la situazione verso il caos.

È così anche per Da 5 Bloods - Come fratelli, che, nonostante una lavorazione iniziata nel marzo 2019 e protrattasi per tre mesi, esce - causa emergenza COVID - in coincidenza esemplare con la più grande rivolta black degli ultimi anni, esplosa nella primavera 2020. Gli argomenti sviscerati nel film, dal movimento Black Lives Matter alla sete inappagata di giustizia, dialogano quasi apertamente con la gente che nello stesso momento riempie le strade d'America. La casa dello zio Sam è di nuovo una polveriera, dilaniata nei suoi antichi e mai sanati conflitti razziali, che costringono una parte di nazione, quella nera, a decidere costantemente "da che parte stare".

È lecito essere patriottici, come inneggia il motto trumpiano "Make America Great Again" stampato sul berretto del Blood reazionario Paul, oppure difendere la bandiera americana significa celebrare l'oppressione di una minoranza? Muhammad Alì aveva le idee molto chiare in merito, quando in un'intervista incendiaria del 1967 dichiarava di non avere nessun motivo per sparare a chi - i vietcong - non lo aveva mai segregato, insultato o schiavizzato.

Ed è da qui, dalle parole di Alì, che Lee comincia un viaggio nel verde del Vietnam e nel cuore nero degli States: 154 ambiziosi minuti che si chiuderanno, in esemplare circolarità, sulle parole di conciliazione e indignazione del reverendo King, pronunciate un anno prima della sua morte. Dentro e fuori dagli anni '60 e '70, lungo mezzo secolo che ha solo rimandato il corso della giustizia. A esemplificare questo tortuoso e contraddittorio processo sono cinque "fratelli di sangue", tali per ideale e non per un legame familiare.

"Stormin'" Norman, che li teneva uniti in base ai valori dell'altruismo e della lotta organizzata, non c'è più. Il suo teschio e le sue ossa giacciono sepolte e senza nome. Forse lo spirito battagliero e indomito di quegli anni è morto con lui, mentre i "fratelli" hanno inseguito altre chimere, assai più pragmatiche: chi si è arricchito ma ha sperperato; chi è sopravvissuto o poco più; chi non è mai uscito dalla giungla e dagli incubi che questa si porta appresso. Quattro diversi modi di vivere la contraddizione afroamericana che determinano scontri e abbracci, insulti e riconciliazioni, là dove tutto era cominciato e dove non è mai finito.

Lee prova a infondere tutto quanto, forse troppo, in Da 5 Bloods, quasi a farne un manifesto definitivo. Vuole raccontare di una guerra in cui la proporzione di afroamericani al fronte era sproporzionata rispetto a quella nel paese; vuole ricreare l'atmosfera di Bus in viaggio, uno dei suoi film meno compresi, facendo rivivere i battibecchi tra le molte anime afroamericane; vuole omaggiare Il tesoro della Sierra Madre e Apocalypse Now, sorvolando (non si sa quanto consapevolmente) sulla commistione già operata tra i due film da John Woo in Bullet in the Head, per certi versi - l'oro, il teschio, il tradimento - talmente vicino a Da 5 Bloods da sembrare tratto dal medesimo soggetto. Ma nel suo inciampare e nel suo voler esagerare, aggiungendo - come in Apocalypse Now Redux - anche i "francesi" (Jean Reno e Mélanie Thierry), Lee porta a termine un affresco nello stile di Diego Rivera o del Paradiso del Tintoretto, l'opposto di una miniatura dai dettagli minuziosi. Un'opera ambiziosa, che aspira ad essere onnicomprensiva e in cui, forse inevitabilmente, la mano greve è parte del gioco.

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In cerca della propria innocenza.
Overview di a cura della redazione
mercoledì 10 giugno 2020

Paul, Eddie, Otis e Melvin sono quattro veterani afroamericani, sopravvissuti alla guerra in Vietnam. Insieme a "Stormin'" Norman, il loro caposquadra caduto in battaglia, formavano i Five Bloods, un gruppo la cui unione andava di là dell'appartenenza allo stesso plotone di fanteria. A unirli erano un legame speciale e un tesoro sepolto, insieme a Norm, nella giungla del Vietnam. Quasi 50 anni dopo i quattro amici ritornano laggiù, per chiudere i conti con il passato e con i suoi segreti inconfessabili.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 19 novembre 2020
Eugenio

Denso, lungo, delirante a tratti, un fiume in piena come Apocalpse Now, un film che come diceva Kubrick narra la guerra (soprattutto quella vissuta contro i propri demoni interiori) per dire no alla guerra.   1971, Vietnam. Immagini confuse, rievocate sapientemente tramite flashback a seguito della documentaristica presentazione che caratterizza molti dei film iniziali di Spike Lee.

venerdì 19 giugno 2020
fidi88

Sinceramente non riesco a capire come il regista di opere come "Clockers", "Sos summer of Sam", "La 25esima ora", si possa ridurre a fare film come questo o "Il sangue di Cristo". A metà ho dovuto smettere di guardarlo, è semplicemente impresentabile. Se dal punto di vista visivo Lee pare abbia ancora qualcosa da dire, per il resto è diventato [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 5 novembre 2020
Francesco Belliti
Nocturno

Giocoforza voce ascoltatissima in questo periodo cruciale per gli Stati Uniti e le istanze delle persone di colore, Spike Lee ha ritrovato, con l'approssimarsi della battaglia, anche l'ispirazione. Il suo bellissimo BlackKklansman ha posto la domanda, ha ravvivato il fuoco e, fisiologicamente, è stato oggetto, in questi giorni, di sfrenato re-watch insieme all'immortale manifesto Fa' la cosa giusta. [...] Vai alla recensione »

domenica 21 giugno 2020
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Quattro veterani afroamericani della guerra in Vietnam, tornano mezzo secolo dopo in Asia, in cerca del corpo del loro quinto amico, scomparso in battaglia, ma soprattutto del tesoro dei lingotti d'oro, trovato per caso durante gli assalti ai vietcong e ora nascosto nella giungla. Spike Lee forse si interroga su troppe cose, tra l'urgenza politica (così forte tra l'altro in questi giorni) e una storia [...] Vai alla recensione »

domenica 21 giugno 2020
Francesco Bellia
Close-up

Uscito il 12 giugno su Netflix, Da 5 Bloods - Come fratelli è il nuovo film di Spike Lee, regista afroamericano da sempre attento a tematiche sociali, con particolare riguardo alla lotta contro la discriminazione razziale nei confronti della popolazione nera americana. In BlacKkKlansman, penultimo film del regista, il discorso era portato avanti con tramite una commedia-denuncia che assumeva la dimensione [...] Vai alla recensione »

mercoledì 17 giugno 2020
Luca Barnabé
Duels.it

Un fantasma reale aleggia sullo sfondo di Da 5 Bloods, nuovo film di Spike Lee (visibile su Netflix), quello di Donald Trump. Trump non viene mai chiamato con il suo nome o (quasi mai) con l'appellativo di "presidente", ma con nomignoli dispregiativi e pittoreschi. Con la parte (vacua) per il tutto (assurdo) in un'America in cui violenza e razzismo crescenti sembrano una naturale conseguenza di comizi [...] Vai alla recensione »

martedì 16 giugno 2020
Emanuela Martini
Cineforum

Norman, Otis, Paul, Eddie e Melvin: cinque neri in Vietnam. Uno di loro è sempre giovane, com'era allora, nel 1975; perché Norman, in quella giungla, c'è morto. Gli altri quattro, invece, sono tornati a casa, hanno messo su famiglia, fatto affari, perso denaro, magari hanno votato per Trump. Non hanno mai dimenticato quella guerra e il loro capo, la loro guida ideale, Tornado Norman.

martedì 16 giugno 2020
Roberto Manassero
Film TV

Il cinema di Spike Lee è uno strumento per divulgare, illustrare, riaffermare, la presenza (e dunque la partecipazione, la sofferenza, la rabbia) degli afroamericani nella storia degli Stati Uniti. Il procedimento è sempre quello dell'accostamento: fotografie di personaggi storici (Crispus Attucks, Mohammed Ali, Edwin Moses) inserite nel racconto, eventi fittizi che confluiscono in situazioni reali, [...] Vai alla recensione »

martedì 16 giugno 2020
Lorenzo Olivieri
Cinemonitor.it

Spike Lee torna, in questo caso sul piccolo schermo, con "Da 5 Bloods", sullo sfondo la Guerra in Vietnam, ma all'interno vari scenari della disparità e delle ingiustizie vissute dalla popolazione afroamerciana sia nel passato che nel presente. Scritta tra il 2013 e il 2018, su Netflix dal 12 giugno, questa pellicola sembra apparire quasi del tutto profetica, per via delle vicende che l'America sta [...] Vai alla recensione »

lunedì 15 giugno 2020
Peter Travers
Rolling Stone

Spike Lee tocca un'altra vetta della sua carriera con questa nuova pietra miliare, la storia di quattro reduci afroamericani che, in piena era Trump, tornano in Vietnam a cercare il corpo del loro commilitone morto sul campo (e forse anche un po' di quel che loro stessi erano una volta). Arrivato direttamente su Netflix, Da 5 Bloods - Come fratelli parla con urgenza al momento che stiamo vivendo.

domenica 14 giugno 2020
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

Doveva essere uno dei film fuori concorso a Cannes 2020, il primo targato Netflix (sapete come sono snob i francesi, fino all'ultimo Thierry Frémaux aveva resistito), ma poi il festival è saltato e "Da 5 Bloods - Come fratelli" è arrivato direttamente sulla piattaforma venerdì 12 giugno. "Da" sta per "The", nel senso dell'articolo determinativo; i "fratelli" in questione sono afro-americani, quindi [...] Vai alla recensione »

mercoledì 10 giugno 2020
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Guerra del Vietnam. 26 febbraio 1978, Chicago, Muhammad Ali: "La mia coscienza non mi permette di sparare a un mio fratello. (...) E perché dovrei sparargli? Non mi hanno mai chiamato "negro". Non mi hanno mai linciato.". 4 aprile 1967, New York, Martin Luther King: "Siamo convinti che l'America non sarà mai libera o salvata da sé stessa, se i discendenti degli schiavi non saranno liberati dalle catene [...] Vai alla recensione »

NEWS
NETFLIX
mercoledì 10 giugno 2020
Emanuele Sacchi

Il regista si confronta con il Vietnam e con il cuore nero d'America. Dal 12 giugno su Netflix.  Vai all'articolo »

NETFLIX
lunedì 18 maggio 2020
 

Regia di Spike Lee. Un film con Chadwick Boseman, Paul Walter Hauser, Giancarlo Esposito, Jean Reno, Jasper Pääkkönen. Dal 12 giugno su Netflix.  Guarda il trailer »

NETFLIX
giovedì 7 maggio 2020
 

Un gruppo di soldati torna in Vietnam per metabolizzare le atrocità della guerra. Il nuovo film di Spike Lee.  Vai all'articolo »

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