Al cinema ci arrivò per caso: saputo che per le scene di massa di Intolerance (1916) si poteva lavorare a tre dollari al giorno, Bessie si presentò alla Fine Arts e Griffith, dopo averla esaminata, decise di darle il ruolo della moglie di Cana.
Piccola di statura, ma di complessione fisica armoniosa, capelli castani ed occhi scuri, un atteggiamento timido da ingenua, Bessie rientrava perfettamente nel tipo di «Griffith-Girl», ed infatti il grande regista la prese sotto la sua ala, le fece interpretare altri film; in uno di questi, The Flying Torpedo (1916), fantasiosa storia di una invasione degli Stati Uniti a mezzo di giganteschi siluri aerei radiocomandati, diretta da John Emerson, Bessie era la intrepida protagonista, il cui coraggio sventava l'insidia. Lavorò anche con William Hart in The Aryan (1916) e poi in tre divertenti film con Douglas Fairbanks, Reggie Mixes In, The Good Bad Man (entrambi del 1916) e The Mystery of the Leaping Fish (1917), dimostrando di sapersi districare sia in ruoli drammatici che in quelli comici.
Secondo il giudizio di Harold Dunham, suo biografo, la carriera di Bessie Love va divisa in due periodi. Un primo periodo che copre gli anni Dieci, quando il suo volto emaciato e spaurito, il candore adolescenziale e a tratti un'esplosione di vivacità ne fanno l'interprete ideale di personaggi perseguitati dalla sorte, ma dotati all'occorrenza del più insospettato coraggio: l'indaffarata sorella maggiore di una nidiata di orfani in A Sister of Six (1916), la cieca di Nina, the Flower Girl (1917), la maestrina di Cupid Forecloses (1919), la figlia illegittima di The Swamp (1921) sono tutte figurine schizzate da Bessie con commossa aderenza. Negli anni Venti, l'attrice affronta personaggi più maturi e con diverse problematiche: la drogata che teme di trasmettere al figlio il suo vizio in Human Wreckage (1923), la ragazza-madre di The Eternal Three (1923) o di A Woman on the jury (1924), ma soprattutto - il film è una delle sue più intense interpretazioni - la donna che alleva il figlio della sorella che è in prigione in Lovey Mary (1926). Verso la fine del muto, stanca di questi ruoli patetici nei quali si era troppo spesso identificata, interpreta al fianco di Adolphe Menjou The King on Main Street (1925), una brillante commedia diretta da un Monta Bell che sembra andato a scuola da Lubitsch. E alla fine del film, in una sequenza cui viene applicato il colore, si scatena in un indiavolato charleston, dimostrando di non essere solo la patetica perseguitata da una ria sorte, ma anche e soprattutto una figlia del suo tempo. L'abilità in questo ballo, di cui darà prova anche in The Song and Dance Man (1925), la porterà ad essere la protagonista dei primi film musicali del sonoro, The Broadway Melody (1929), Hollywood Revue (1929), Chasing Rainbow (1930) e Good News (1930).
Fu durante la lavorazione di uno di questi film che Bessie si sposò e subito ridusse drasticamente la sua attività artistica. La riprenderà alcuni anni dopo in Inghilterra dove s'era trasferita: apparirà spesso a teatro, durante la guerra intratterrà le forze armate, la si vedrà in qualche film in parti di carattere. Curerà anche una rubrica televisiva, di cui si occuperà fino alla fine.
Da Le dive del silenzio, Le Mani, Genova, 2001.