
La pre-apertura della 76. Mostra affidata al film di Gustav Machatý che sdoganò il nudo al cinema.
di Pino Farinotti
Estasi (Ekstase) è uno dei titoli più popolari del cinema del mondo. E certo il più "scandaloso". È il film che innescò il mito di Hedy Lamarr (1914-2000) la diva che nella sua epoca, gli anni quaranta e cinquanta, contendeva appeal e popolarità a dive come Rita Hayworth, Liz Taylor e Marilyn Monroe. Certi sondaggi squisitamente americani spesso la ponevano al primo posto della gerarchia. Accadde che nel 1933 a Hedy, diciannovenne, toccasse il primo nudo integrale del cinema del mondo.
Il film era diretto dal regista ceco Gustav Machatý. Estasi sarà la pre-apertura della 76. Mostra di Venezia. Dove peraltro era già stato presentato nel 1934, raccomandato da uno che contava, Benito Mussolini.
Il valore "nudo" prevaleva perché la vicenda narrata era persino banale: Eva sposa Emile, molto più grande di lei, che si rivela impotente. La donna fa il bagno in un ruscello e viene vista dal giovane ingegnere Adam. Il momento è molto favorevole e fra i due accade l'inevitabile: consumano. Emile, disperato, si suicida. Eva, presa dal rimorso decide di sacrificare la passione. Ma il finale, rispetto alla morale dell'epoca, risultava ambiguo. E intorno al finale nacque una dialettica, poi un dibattito.
Ma lo scandalo nacque col nudo: anche se si trattava di nudo parziale, Hedy si mostrava in topless. E tutto divenne visibilità e propaganda. E il film, altro passaggio, divenne un simbolo. Andava visto, assolutamente, magari per essere attaccato. La "prima" avvenne a Vienna, nel febbraio del '33. Il pubblico non parve apprezzare, Eva risultava ambigua, il suo pentimento non era sufficiente. In Germania fu un'altra storia. Hitler, che era appena diventato cancelliere, non intendeva avallare un'espressione così immorale, ordinò tagli pesanti. Ma poi risultò che lo stesso führer, e altri suoi amici come Goebbels e Göring, ne tenessero una copia, integrale, in cassaforte. Negli Stati Uniti, vigeva il famoso codice, Hays, molto severo in fatto di morale. Dopo la minaccia di distruzione della copia, la Eureka che aveva prodotto il film, trovò un compromesso e riuscì a distribuirlo in 16 copie, ma inserendo un voice over che rivelava che Eva aveva divorziato dal marito. E dunque era una donna libera. Nell'agosto del 1934 Estasi venne selezionato per partecipare alla Mostra di Venezia, alla sua seconda edizione. E qui vale un inserto.
Lamarr ebbe 6 mariti, ma il primo è da considerarsi decisivo. Fritz Mandl, di 14 anni più grande di Hedy, era un ebreo che si convertì al cattolicesimo per essere più libero nei suoi affari. Vendeva armi senza fare troppe distinzioni se durante la guerra di Spagna trafficava sia coi franchisti che con gli antifranchisti. I Mandl vivevano in una lussuosa magione a Berlino, frequentata dai potenti d'Europa, Hitler compreso. Accadde che anche Mussolini passasse da quelle parti, certo interessato alla armi. Il duce fu colpito dalla Lamarr, e da Estasi, e subito si adoperò per portarlo a Venezia, dove il film, pure con qualche taglio, accolse un applauso interminabile.
Una copia, senza tagli, era custodita, in provato, dallo stesso Duce, che la mostrava, con orgoglio, a politici, alti ufficiali e imprenditori. Quando Hedy, stufa del mercante anziano riuscì a liberasi di lui, le si aprirono le porte di Hollywood. Il resto è noto. Ma c'è qualcosa che va raccontato, magnificamente anomalo. Lamarr era donna di eccezionale intelligenza, al di là della sua vocazione artistica. Vale, in questo senso un episodio singolare, ma documentato. Hedy concepì, insieme a un musicista, altra .. stranezza, un meccanismo per la guida dei siluri e lo brevettò. In tempo di guerra non ci fu tempo per il collaudo, ma dopo il conflitto, la marina americana lo adottò.
Nella città del cinema, stella della Metro Goldwyn Mayer, divenne una delle regine. Partner dei divi maggiori, come Robert Taylor, Clark Gable, Spencer Tracy, James Stewart, fra gli altri. Il termine "leggenda" non è improprio. Nel cartello del cinema della sua epoca, che era l'età dell'oro, la rossa Hedy dagli occhi verdi occupa una scheda nei posti più alti. In agosto ritorna a Venezia, col suo... scandalo.