Tutto è assolutamente falso e completamente vero nel film di Bruno Dumont. Presentato nella sezione Un Certain Regard di Cannes.
di Marzia Gandolfi
Francia, 1429. Jeanne ha perso il diminutivo dell'infanzia e guadagnato un'armatura per combattere gli inglesi, che hanno saccheggiato la Francia e bruciato Domrémy, il paese natale. Lanciata con fervore cristiano nella Guerra dei Cento anni, Jeanne libera Orléans e conosce la sua prima disfatta a Parigi. Guidata dalla voce di Dio, contestata dalla gerarchia ecclesiastica e messa in discussione dai suoi generali, viene presa in consegna dagli inglesi a Rouen e sottoposta a un processo condotto dall'Abbate Pierre Cauchon. Jeanne sostiene con coraggio e ardore l'inquisitoria dei dotti teologi, che finiranno per condannare la sua inflessibile fermezza. Giudicata eretica e colpevole, brucerà il 31 maggio del 1431 davanti a una folla di soldati inglesi e francesi.
Dopo aver raccontato la nascita di una vocazione ribelle e technopop (Jeannette - L'enfance de Jeanne d'Arc), Bruno Dumont ripiega su un'atmosfera più solenne, proseguendo l'odissea della pulzella di Orléans.