Il film di Resinaro può contare su una regia sicura, una scrittura solida e interpretazioni azzeccate. Da giovedì 4 aprile al cinema.
di Paola Casella
Andrea Serrano ha 29 anni, sa di essere uno scrittore, ma al momento campa lavando i pavimenti di un obitorio: difficile dare un senso alla propria esistenza quando ci si sente una comparsa nella vita degli altri, invece che il protagonista nel proprio storytelling personale. Tutto cambia quando Andrea pubblica il suo primo romanzo, "Non finisce qui", e un produttore, Oscar Martello, se ne dichiara così entusiasta da volerlo trasformare in film. In una Roma dove "nessuno dice quello che pensa e nessuno fa quello che dice", Martello non ha peli sulla lingua e si dimostra di parola, affiancando ad Andrea un regista e una protagonista, Jacaranda Ponti, che guarda caso è la donna dei sogni dello scrittore. Peccato che il regista si riveli un "Tarkovsky dei poveri" e trasformi "Non finisce qui" in un film inguardabile: la carriera di Andrea rischia di naufragare, così come quella della bella Jacaranda. Riusciranno i due a recuperare dignità, umana e professionale?
Fabio Resinaro, questa volta senza Fabio Guaglione, si ispira al romanzo di Pino Corrias "Dormiremo da vecchi" per raccontare da sceneggiatore e regista l'avventura di Andrea, costruendo un prisma cinematografico che rifrange una commistione di generi - dalla commedia al noir, dalla satira al thriller, passando per il film d'azione e il camorra movie e arrivando anche ad aggiungere un momento musical.