Il film
Nicholas Angel (Simon Pegg) è il migliore poliziotto di Londra, con un record d'arresti 400 volte maggiore rispetto a qualsiasi altro agente in forza. I suoi superiori lo spediscono in un posto in cui il suo talento non può disturbare nessuno: il tranquillo villaggio di Sandford, apparentemente privo di qualsiasi attività criminale. Gli viene assegnato come compagno di squadra l'agente Danny Butterman (Nick Frost), un giovane capo della polizia un po' ottuso ma pieno di buone intenzioni. Proprio quando Angel pensa che ormai la sua carriera sia finita, si verifica una serie di misteriosi incidenti che lo induce a tornare in azione.
Il regista e sceneggiatore Edgar Wright ci racconta i segreti del film, in una divertente intervista.

Avete evitato le scene troppo violente?
No, ci siamo divertiti con le scene degli omicidi. L'idea era di ispirarsi ad Agatha Christie e Hercule Poirot, per catturare nuovamente lo spirito dei film polizieschi degli anni '80. Se ci pensi bene, anche Beverly Hills Cop era molto più violento di quanto potresti pensare oggi.

Ti sei ispirato a quelle pellicole?
Ho un'età per cui molti di questi film li ho visti in VHS, spesso da amici di mio fratello perché ero troppo piccolo. Per questo mi eccita l'idea di ripetere le emozioni di Die Hard, Arma Letale, Robocop o L'ultimo boy scout. Quelli sì erano film vietati ai più piccoli, e per motivi per nulla futili!

Com'è andata con le sparatorie?
Benissimo, salvo il fatto che non avevamo il budget per far chiudere temporaneamente le strade, quindi le scene sono state girate con intere scolaresche alle nostre spalle e vecchiette che guardavano. Una situazione davvero surreale.

Come hai convinto Cate Blanchett a fare quel piccolo cameo?
L'ho incontrata a Los Angeles e mi ha detto di essere una mia fan. Poi, la prima scena che ho scritto per Hot Fuzz era quella in stile CSI in cui si dice addio alla ragazza. Mi sono chiesto chi potesse essere quel tipo di persona e mi è subito venuta in mente Cate. Lei si è divertita moltissimo e ha dato il denaro in beneficenza.

Stessa cosa per Peter Jackson?
Sì, anche lui è difficile da riconoscere, ma interpreta Babbo Natale. La cosa buffa è che abbiamo dovuto mettergli una barba finta e dell'imbottitura per ingrassarlo un po'. Tre anni fa non ce ne sarebbe stato bisogno.