Revenant - Redivivo |
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Un film di Alejandro G. Iñárritu.
Con Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Domhnall Gleeson, Will Poulter, Forrest Goodluck.
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Titolo originale The Revenant.
Avventura,
Ratings: Kids+16,
durata 156 min.
- USA 2015.
- 20th Century Fox Italia
uscita sabato 16 gennaio 2016.
MYMONETRO
Revenant - Redivivo
valutazione media:
3,93
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Dualismo tra uomo e naturadi gabriellaFeedback: 17197 | altri commenti e recensioni di gabriella |
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martedì 23 febbraio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ispirato a una storia vera, il film narra dell’esploratore e cacciatore di pelli Hugh Glass che dopo essere stato attaccato da un orso, viene abbandonato dai suoi compagni in fin di vita . Inizia così una vera e propria odissea per l’uomo che , sorretto da un desiderio di vendetta ( gli è stato ucciso il figlio mezzosangue avuto dall’amata e scomparsa moglie indiana), riesce a sfuggire alla morte e decide d’intraprendere un lungo cammino per raggiungere l’accampamento. Solo, in mezzo ai boschi e al freddo intenso, massacrato nel corpo e nello spirito, senza né armi né cibo, la sopravvivenza diventa difficile, quasi impossibile, ma Glass conosce quelle terre aspre e dure , si fonde con la natura, ne diviene parte integrante, solo così sarà in grado di difendersi dalle sue insidie, dai suoi attacchi , dalla sua furia. Come l’orsa che lo ha aggredito per proteggere i suoi cuccioli, così lui, per proteggere i suoi affetti e rendere loro giustizia, trova forza nel più selvaggio istinto primordiale, si nutre di carne cruda, si mette al riparo dal gelo dentro la carcassa di un cavallo ( scena ripresa più volte al cinema , “ Dersu Uzula di Kurasawa, o “Rob Roy” di Michael Caton Jones), solamente quei brevi squarci onirici ce lo restituiscono come un essere umano.Leonardo Di Caprio si conferma attore eccellente, considerando poi che deve recitare con il corpo praticamente per tutto il film e che il suo antagonista Tom Hardy ( Fitzgerald) ha molta più fisicità di lui, si deve anche misurare con questo . Inarritu si avvale della fotografia del suo connazionale Emmanuel Lubezk(i già premio oscar per “Gravity” e “Birdman”), che sceglie di realizzare il film con la luce naturale e en plein air. Il risultato è maestoso, immenso, spazi illimitati e una nitidezza potente. Se poi si vuole essere pignoli , l’adesione alla reale vicenda di Hugh Glass è rimaneggiata, in quanto non aveva figli e vendette da portare a termine, l’aggiunta di questi elementi forse gioca a favore del film e dell’impatto emozionale, ma sarebbe stato ugualmente un lavoro ben fatto anche se ne avesse fatto a meno, ovvero la mera sopravvivenza di un uomo in condizioni assai drammatiche. Personalmente mi è piaciuto di più il secondo tempo, anche se molti lo hanno ritenuto noioso e lento, perché è qui che si svela il cuore della storia. Per quanto riguarda la consegna degli oscar, forse glielo danno a Di Caprio quest’anno, anche se lo avrebbe meritato di più in “The wolf of Wall Street”, ma è accaduto anche a Jeremy Irons di vedersi aggiudicare la statuetta con “Il mistero Von Bulow” , quando invece l’avrebbe meritata con “Gli inseparabil”. E’ un film che consiglio perché le immagini riempiono gli occhi e dal punto di vista tecnico c’è poco da obiettare, anche se devo ammettere che sarebbero bastate le due ore, l’aggiunta di altri venti minuti non era necessaria.
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