Black Widow

Acquista su Ibs.it   Dvd Black Widow   Blu-Ray Black Widow  
   
   
   

Natasha come “Nikita” e così per sempre Valutazione 2 stelle su cinque

di Alessandro Spata


Feedback: 1173 | altri commenti e recensioni di Alessandro Spata
mercoledì 14 luglio 2021

Sinceramente mi sono annoiato non poco alla visione di questo film e la noia mi ha preso proprio dinnanzi alle scene d’azione con le sparatorie e le esplosioni e gli inseguimenti e gli effetti speciali che a tratti lasciavano un tantino a desiderare. La verità è che non sanno più cosa inventarsi per stimolare ancora l’attenzione del pubblico. Ma è fatale. Troppa confusione, troppi intrecci, troppi rimandi, troppi salti temporali. Insomma alla fine per goderti la storia (ma quale storia?) devi essere uno sfegatato fan e un po' nerd anche dell’intera collezione Marvel Cinematic Univers (aridatece “Iron Man”, il primo, e per me si potevano anche fermare lì). Ttutto ormai sembra stucchevole, ripetitivo. È la formula secondo me che non regge più. Troppi supereroi tutti insieme. Un’inflazione di super dotati. Lo scavo psicologico del super eroe ormai è stato ultimato. Si è toccato il fondo forse e non c’è più niente da scavare?
Tuttavia, permane l’afflato pedagogico tipico dei fumetti. Il messaggio per le bambine in particolare è chiaro: ciò che conta, nella vita, è che potete vincere, che avete tutto quello che vi serve per lottare con costanza e senza arrendervi mai. Fatevi rispettare. La protagonista diviene un modello di comportamento per le bambine, ma anche per i maschietti che faranno bene fin dalla più tenera età ad abituarsi al nuovo corso. Peccato che la funzione pedagogica esercitata dal messaggio serva contemporaneamente a orientare le leggi di mercato e del merchandising, ma questa è un’altra storia.
In linea generale trattasi di un classico film d’azione al femminile dove imperano donne letali più degli uomini e dove gli uomini fanno la figura degli imbecilli (Alexei Shostakov sembra perennemente ubriaco se non proprio indementito) o dei sadici maniaci (il “super criminale” è pur sempre necessario per l’economia della “storia”) E poi c’è la metafora della solidarietà femminile che vince in un mondo dominato tendenzialmente dagli uomini. E col dovuto addestramento le donne possono diventare più distruttive degli uomini più nerboruti. Ergo, pure nel campo della violenza le differenze di genere non contano più. Anche le donne possono essere capaci di nefandezze inaudite seppure obbligate dalle circostanze, a volte. La parità consiste nel diventare più disumane degli uomini, alla fine? Quindi lo standard maschile in fondo viene pur sempre riconfermato a voler proprio essere pignoli.
Gli elementi educativi che dal fumetto si veicolano al cinema sono qui ancora una volta l’idea della coralità, gli eroi non vincono mai da soli anche se il loro contributo per l’innesco della (re)azione è imprescindibile. Tuttavia, viene riconfermato il mito o l’archetipo dell’eroina/eroe che libera le “masse” (femminili, in questo caso) dal lavaggio del cervello del maschio di turno sadico e piuttosto arcaico. Ma nel mondo reale è proprio così: pieno di maschi senza scrupoli che occupano posti di potere che esercitano non soltanto sulle donne, ma sui più deboli in generale.
Comunque persiste l’immagine della vincitrice umile e solitaria che dopo aver compiuto l’azione di salvataggio si prende l’aereo e in splendida solitudine sparisce tra le nuvole per tornare a casa (ma dove va esattamente?) completamente trasformata, meno sprezzante e indifferente, ma più in pace con se stessa e il mondo, forse (fino alla prossima battaglia almeno) E infatti aspettiamo il sequel o un altro prequel, semmai. Anzi no! Perché Scarlett Johansson  non ne vuole più sapere di super eroine, ma lo spettacolo deve pur andare avanti. E allora eccola la scena dopo i titoli di coda, in cui vediamo la tomba di Natasha (???) Uccisa a suo tempo da Clint Barton alias “Occhio di falco”. Ho dovuto documentarmi un po' per rievocare l’evento mostrato nel film Avengers: Endgame (2019) per capirci qualcosa. Boh! Correggetemi se sbaglio riferimento.
E tuttavia una orrenda sensazione di déjà vu mi prende. Ma è possibile che al cinema non si possa andare oltre “Nikita” la ragazza ribelle di Besson? Lo schema è identico a grandi linee. Ragazza dal forte spirito libertario e anche un po' nichilista eventualmente, ma dotata di un  patrimonio genetico adeguato cioè portata per fare l’assassina implacabileviene strappata alla sua vita di tutti i giorni (fin da piccina magari perché bisogna prenderli da piccoli) e trasportata in un mondo speciale, nuovo e spietato. Addestrata suo malgrado per trasformarsi in una macchina da guerra imbattibile. Alla rivelazione della posta in gioco e dello scopo la nostra eroina si rifiuta all’inizio di  collaborare alla missione. Poi dopo l’incontro con il Maestro (in Nikita era Tchéky Karyo: Bob e Jeanne Moreau: Amande che addestra la sua pupilla alle armi della seduzione tra le altre e che sostiene la nostra eroina). In seguito vuoi per necessità vuoi per amore l’eroina accetta la sfida.
Qui in “Black widow” a semplificare le cose c’è un qualche espediente chimico/neurologico che favorisce il  controllo mentale delle mal capitate “vedove”. Giusto per dare un tocco di originalità al plot.E non manca nemmeno l’espediente classico utilizzato per favorire l'identificazione nello spettatore e cioè la creazione di una doppia identità del personaggio: Natasha si rifugia in Norvegia a fare la semplice casalinga in una roulotte di tutto rispetto.
Ovviamente la nostra eroina quando deve combattere e uccidere soffre moltissimo perché ha comunque pur sempre il fottuto “istinto materno” che qua e là ci mette lo zampino o forse più semplicemente sa usare i neuroni meglio della media dei maschi in circolazione e allora è più facile che qualche senso di colpa affiori tra uno scannamento e l’altro. Chissà!
È davvero difficile ormai essere originali in questo settore cinematografico. È vero che i fumetti si caratterizzano per una struttura narrativa ripetitiva, ma dal cinema, visti anche i mezzi tecnologici di cui disponiamo, ci aspettiamo qualcosa di più. E gli effetti speciali invece sembrano messi lì a compensare la mancanza di una trama non dico credibile, ma almeno dignitosa trattandosi pur sempre di un film “fantastico”.
Gli effetti speciali nel cinema dovrebbero  avere la funzioni di “immagini onomatopeiche” cioè svolgere il ruolo che le “onomatopee” hanno nei fumetti, vale a dire accentuare l’immedesimazione dello spettatore/lettore, esaltare la dinamicità dello spettacolo, restituire l’energia, ma anche l’intelligenza della storia.Nessuno ha voglia di guardare semplicemente un videogioco.Taskmaster a tratti mi ha ricordato il “Predator” di  McTiernan. Giusto per rimarcare questa sensazione di “già visto”.

[+] lascia un commento a alessandro spata »
Sei d'accordo con la recensione di Alessandro Spata?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
86%
No
14%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di Alessandro Spata:

Vedi tutti i commenti di Alessandro Spata »
Black Widow | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
SAG Awards (1)


Articoli & News
Immagini
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 |
Shop
DVD
Uscita nelle sale
mercoledì 7 luglio 2021
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità