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Sergio Fiorentini

Sergio Fiorentini è un attore italiano, è nato il 29 luglio 1934 a Roma (Italia) ed è morto il 11 dicembre 2014 all'età di 80 anni a Roma (Italia).

Una voce poliziesca

A cura di Edoardo Becattini

Sergio e la Terza Generazione
Doppiatore fra i più importanti della tradizione italiana, Sergio Fiorentini rientra anagraficamente nella terza generazione di questa celebrata scuola (assieme, fra gli altri, a Ferruccio Amendola, Oreste Lionello e Maria Pia Di Meo), ed è tuttora molto noto per la voce profonda, cavernosa, ma al tempo stesso calda e bonaria, con cui ha dato tonalità a grandissimi attori del cinema moderno. Ha frequentato il palcoscenico di diversi teatri già nei primi anni Cinquanta, ma è costretto ad abbandonarlo e ad assecondare solo sporadicamente la sua vena artistica poiché, seppur giovane, necessita già di guadagni sicuri e redditizi per mantenere la numerosa famiglia. Fra vari lavori, avvia anche l'attività di doppiatore, lasciando la sua presenza vocale in poche ma significative performance (su tutte il leader della rivolta spagnola Pablo in Per chi suona la campana).

Esordi a quarant'anni
La fama e gli onori giungono solo attorno ai quarant'anni, quando il suo timbro vocale si fa più roco e inconfondibile, riuscendo di conseguenza a impegnarsi con sempre più prolifico impegno sia come voce che come volto. Il primo ruolo cinematografico gli viene affidato da Roberto Rossellini per una produzione televisiva sulla figura di Sant'Agostino, Agostino d'Ippona. In seguito si dedica principalmente ad un genere che ama molto e al quale cercherà anche successivamente di dare il suo personale contributo: il poliziottesco. Così, dopo aver girato un film di denuncia, in tipico stile anni Settanta, sulla corruzione dei baroni della medicina (Bisturi la mafia bianca), Fiorentini si dedica all'altro genere principe di quel periodo e gira, uno di seguito all'altro, Italia a mano armata, Roma, l'altra faccia della violenza (entrambi di Marino Girolami) e Il prefetto di ferro di Pasquale Squitieri. Non a caso, quindi, presto diverrà la voce ufficiale del "braccio violento della legge" Gene Hackman, che accompagnerà costantemente dal Superman di Richard Donner (1978) in avanti.

Doppiatore a tempo pieno
Negli stessi anni anche la sua attività come doppiatore diviene sempre più apprezzata e, di conseguenza, la sua voce sempre più richiesta. Dopo aver interpretato Charles Durning in La stangata e Tootsie, Jack Warden in Tutti gli uomini del presidente e Il paradiso può attendere e Ernest Borgnine in Niente di nuovo sul fronte occidentale, negli anni Ottanta Fiorentini si dedica quasi esclusivamente al doppiaggio, con il quale decide di sperimentare anche le potenzialità comiche della sua profonda tonalità: interpreta così Mel Brooks in alcuni dei suoi film; è la voce di Benny Hill nell'edizione italiana del suo celebre show e nientemeno che di Bud Spencer nel serial televisivo Detective Extralarge. Sempre più intensivamente impegnato a tutto tondo in questo mondo tecnico e artistico, fa ritorno al cinema solo negli anni Novanta, dopo che ha deciso di limitare il suo ruolo alla direzione del doppiaggio e ai personaggi che più ama (ovviamente Hackman, ma anche qualche voce suadente nelle vesti di narratore, come in Lady in the water, oppure di saggio personaggio dei cartoni animati come in Il re leone oppure nelle vesti del nonno di Heidi).

Il ritorno al poliziesco
I suoi ruoli di presenza fisica sono invece sempre orientati all'ambito poliziesco o comunque al cinema di impegno civile, come Il muro di gomma di Marco Risi sulla tragedia di Ustica, oppure L'angelo con la pistola di Damiano Damiani, o ancora per la televisione La Piovra 7 di Luigi Perelli, dove è il capo procuratore che aiuta Raoul Bova nelle indagini sulla morte del commissario Cattaneo. Ed è proprio nei ruoli televisivi che troverà una sua dimensione di impegno professionale ideale per proseguire il doppio binario su cui ha diretto la sua intera carriera a fasi alterne. Partecipa alle grandi coproduzioni internazionali di Il conte di Montecristo (con Gerard Depardieu ad interpretare Edmond Dantès) e del Papa Giovanni con Edward Asner, ma è soprattutto con fiction poliziesche come Distretto di Polizia oppure Il maresciallo Rocca che è maggiormente a suo agio. Ma, al di là dei numerosi impegni televisivi, è sempre la dimensione del doppiaggio quella a cui Sergio resta maggiormente affezionato, e non solo per ragioni nostalgiche; l'attore è infatti compagno di un'altra famosa "voce" televisiva, ovvero Eliana Lupo, conosciuta in studio quando era direttore del doppiaggio per il telefilm Melrose Place e con la quale ha lavorato ai dialoghi di Elisa di Rivombrosa.

Ultimi film

Commedia, (Italia - 2012), 120 min.
Commedia, (Italia - 2011), 95 min.
Commedia, (Italia - 2010), 115 min.
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