I morti non muoiono

Peccato! Non c'è altro modo per descrivere in sintesi un film che nasce da  un idea davvero originale, e poteva dar vita a un horror-commedy di classe, purtroppo però regia e sceneggiatura fanno acqua da tutte le parti, non si contano tempi morti dialoghi vuoti lunghi e insensati, un buon terzo del film poteva essere tranquillamente tagliato dando più verve alle scene d'azione e un tocco di di porporina alle battute. Neanche il cast stellare e un ospite speciale come Iggy Pop riescono a salvare il film, l'unica nota positiva arriva forse dall'inossidabile Bill Muray che cerca in tutti i modi di tenere in piedi la scena

Inizia bene, intriga, l'humor nero inglese si vede da subito, i personaggi sembrano interessanti. Poi va tutto in vacca. Prosegue malissimo e finisce peggio. La piccola parte di metafilm poi è quanto di più trash abbia visto ultimamente.

Film veramente brutto, scontato e senza senso

Vorrebbe far ridere ma non riesce, vorrebbe far riflettere ma è banale, un cast pazzesco sprecato da un imbrattacarte di sceneggiatore che dovrebbe darsi all'ipnosi per gli insonni.

Ho perso due ore del mio tempo. Il film non ha alcun senso, ha un messaggio banale e poco approfondito, vorrebbe far ridere ma non strappa neanche mezzo sorriso.

Da non vedere.
Se non avete tempo da perdere non guardate questo film. Sono un appassionato di film horror e in tutta la mia "carriera" non ho mai visto un film horror brutto come questo. All'inizio il film promette bene facendoti anche incuriosire ma poi...
Passa dallo spostamento della terra all'asse per poi arrivare ad una apocalisse Zombie. Non si sa più niente dei superstiti e infine spoilerano il finale che non finisce bene.

Se non volete perdere tempo prezioso non guardate questo film. Sono un appassionato di film horror e in tutta la mia “carriera” non ho mai visto un film horror brutto come questo. Nel film all’inizio parla dello spostamento dell’asse e poi inizia una apocalisse zombie, non si sa più niente dei superstiti e infine rivelano il finale prima che arrivi.

Lo zombie-movie secondo Jarmusch,che ha ricevuto pareri poco entusiasti dalla critica e scontentato buona parte del pubblico(flop clamoroso in patria).Piuttosto immeritatamente perchè il film è pienamente nelle corde del regista(che sceneggia e compone le musiche col suo gruppo "Squrl").Stralunato,con un cast simpaticamente straniato(con una Swinton davvero memorabile e i fedelissimi di sempre tra cui Tom Waits nel ruolo dell'eremita Bob e Iggy Pop in quello di uno dei primi zombi,assieme alla moglie del regista Sara Driver)e dialoghi minimalisti spesso assai divertenti,è un pò una rivisitazione alla Jarmusch di "Shaun of the dead" e "Benvenuti a Zombieland" alla larga dalle mode hollywoodiane. [+]

Lo zombie-movie secondo Jarmusch,che ha ricevuto pareri poco entusiasti dalla critica e scontentato buona parte del pubblico(flop clamoroso in patria).Piuttosto immeritatamente perchè il film è pienamente nelle corde del regista(che sceneggia e compone le musiche col suo gruppo "Squrl").Stralunato,con un cast simpaticamente straniato(con una Swinton davvero memorabile e i fedelissimi di sempre tra cui Tom Waits nel ruolo dell'eremita Bob e Iggy Pop in quello di uno dei primi zombi,assieme alla moglie del regista Sara Driver)e dialoghi minimalisti spesso assai divertenti,è un pò una rivisitazione alla Jarmusch di "Shaun of the dead" e "Benvenuti a Zombieland" alla larga dalle mode hollywoodiane.Ma aldilà dell'umorismo e di certe trovate spiazzanti(l'apparizione dell'ufo e la parentesi metacinematografica in cui Driver e Murray discutono del copione)c'è una bella critica nera al consumismo e alla distruzione del pianeta(con una possibile frecciata alle decisioni di Trump in campo ambientale)da parte di un'umanità già morta prima dell'arrivo defgli zombi e comunque destinata a non avere scampo ad eccezione di Bob che vive nella natura secondo la tradizione di Thoreau e Jack London.Nulla di innovativo certo,ma non per questo il risultato è meno piacevole o meritevole di attenzione.Puntuali citazioni di genere(oltre Romero anche Cronenberg,Murnau,Carpenter e Whale)assieme ad altre meno ovvie(la cittadina immaginaria Centerville ossia il centro,richiama alla Twin Peaks di Lynch).Lodevolmente si cerca un pò di innovazione nella caratterizzazione dei morti viventi:il sangue ridotto a pulvischio nero che sbuffa dai corpi anche di chi è deceduto da poco e l'istinto che oltre alla brama di carne li spinge a cercare gli svaghi della vita(caffè,champagne,cellulari,ecc...)sono indicativi del disfacimento totale dello stile di vita americano.Si spera che col tempo lo rivaluteranno.La canzone "The Death Don't Die" cui fa riferimento il titolo è del cantante country Sturgill Simpson,che interpreta uno zombi.RZA è il fattorino filosofo.Il regista Larry Fessden è Denny Perkins. [-]

Quando si decide di andare a vedere un film impegnato.........bisogna impegnarsi
I sottotesti politici.........meno male che qualche autore è rimasto, morto il maestro Romero, il resto è stato emarginato, Carpenter per tutti.
di zombi è pieno il mondo, siamo noi , anche da morti non facciamo a meno dello smartphone. Sinceramente la serie televisiva , credo sia alla decima stagione, l'ho mollata alla settima, è incredibile come i protagonisti non muoiano mai, appunto tanto per tornare al film.

Occasione sprecata. Appena ho cominciato a visionare la pellicola sono rimasto colpito dalla fotografia, ambiente e colori sembrano riportare ai film di zombie anni 80 nonostante la collocazione temporale sia dei giorni nostri. Idem per le musiche.
Poi ti accorgi che in un paese di 30-40 abitanti (a essere di manica larga) ci sta un cimitero con decine e decine di lapidi dalle quali escono solo persone morte dal massimo 5gg?!?
Che c'era stato la settimana lo prima? Uno sterminio? Un epidemia?
Sarebbe potuto essere un capolavoro  o anche qualcosa di molto peggio.