Una commedia dall'ironia irresistibile che spiazza lo spettatore e rivela uno stile che si fa morale e visione del mondo. Recensione di Marzia Gandolfi, legge Lorenzo Frediani.
di A cura della redazione
L'abuso delle risorse del pianeta ha provocato lo spostamento dell'asse terrestre, scambiando il giorno con la notte e risvegliando i morti dal riposo eterno. A Centerville, da qualche parte in Ohio, il mondo chiede il conto agli uomini. A difendere la cittadina ci sono Cliff Robertson, capo della polizia, Ronnie Peterson, agente che sembra sapere tutto di zombie, e Mindy Morrison, poliziotta fifona che vorrebbe tanto fuggire lontano.
Sei anni dopo aver immaginato dei vampiri decadenti e misantropi, disattivando tutte le convenzioni del genere, Jim Jarmusch realizza una commedia sui morti viventi e conferma l'orrore che gli ispira il mondo contemporaneo. Un mondo che non ha più niente da offrire.
Su un pianeta dove tutto è fottuto, il regista esercita un'ironia irresistibile e rivela daccapo uno stile che si fa morale e visione del mondo.
In occasione dell'uscita al cinema di I morti non muoiono, dal 13 giugno in sala, Lorenzo Frediani interpreta la recensione di Marzia Gandolfi.