Titolo internazionale | In My Steps |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia, Spagna |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Claudio Sestieri |
Attori | Angélique Cavallari, Maya Murofushi, Pier Giorgio Bellocchio, Antonia Liskova, Josè Maria Blanco Marina Esteve, Nando Irene. |
Uscita | giovedì 22 novembre 2018 |
Distribuzione | Stemo Distribuzione |
MYmonetro | 2,97 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 20 novembre 2018
Un'ex tuffatrice olimpionica torna a casa per occuparsi degli affari di famiglia ma si troverà al centro di un intigo da risolvere. In Italia al Box Office Seguimi ha incassato 8,7 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Marta è un’ex tuffatrice professionista. Un infortunio la costringe a rinunciare alla carriera e tornare nella casa di famiglia, a Matera, dove deve affrontare la morte del padre artista. Nel paese vive anche un altro pittore, Sebastian, e la sua modella giapponese che ama raffigurare in pose estreme che attirano inevitabilmente l’attenzione di Marta. La ragazza rimane così impressionata da queste opere da aprire le porte della sua abitazione alla modella ed iniziare con lei una relazione simbiotica ed a tratti inquietante. L’arrivo della sorella nella casa stravolgerà gli equilibri e porterà a galla vecchi traumi.
Il regista Claudio Sestieri invita da subito lo spettatore ad entrare all’interno di un sogno, di un’allucinazione dove onirico, realtà e arte di fondono.
Si può provare a seguire gli eventi in maniera razionale ma sarebbe un approccio vano che si andrebbe a sovrapporre al senso di fascinazione che il regista trasmette tramite i movimenti di macchina sinuosi con cui segue i propri personaggi in location suggestive. Il suo discorso si allinea con quello della mente di un artista che cerca di delineare i tratti di un soggetto che vive solo nella sua mente. Nel frattempo cerca di stimolare una discussione intorno ai postumi di un trauma e come la mente prova a superarli attraverso esperienze non strettamente reali.
Un delirio da svegli con cui si può giocare a carpire cosa sia vero e cosa no, dando spazio sia alle percezioni dell’una che dell’altra sorella che altro non sono che la rappresentazione concreta di due approcci al mondo totalmente opposti.
Il pregio di quest’opera però non risiede in quello che vuole dire ma in quello che mostra e come lo fa. Si perderebbe il senso stesso della narrazione se non ci si lasciasse avvolgere dalle atmosfere oniriche e sensuali della regia di Sestieri che a volte non è precisa, che si affida a attori non sempre efficaci, ma che restituisce il percorso sensoriale che aveva postulato in partenza. Un esperimento sempre meno frequente nel nostro cinema che mostra una deriva interessante dell’utilizzo dell’immaginario visivo.
Non solo quello cinematografico di immagini in movimento, ma anche quello più ampio dell’arte raffigurata che si fa soggetto ed oggetto della storia, con i dipinti che affascinano tanto quando le scene girate e citazioni al mondo della pittura che vanno a costituire un valore aggiunto all’intero film.
Una ragazza ex tuffatrice che porta le conseguenze di un tuffo sbagliato si reca a Matera per liquidare l'eredità di suo padre, pittore. Scopre che nella stessa città vecchia agisce un pittore che ritrae ossessivamente una modella dai tratti orientali. Succede che questa modella entra in amicizia con la tuffatrice... Film strano, che alterna una fotografia di straordinario fascino [...] Vai alla recensione »