Titolo originale | Maudite Poutine |
Anno | 2016 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Canada |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Karl Lemieux |
Attori | Martin Dubreuil, François Aubin, Jean-Simon Leduc, Francis La Haye, Robin Aubert Marie Brassard, Alexa-Jeanne Dubé, Clara Furey, Martin 'Mingo' Leblanc, Hubert Proulx, Hugolin Chevrette-Landesque, Alain Lavoie, Éric Lavoie (II), Jean-Alexandre Létourneau, Micheline Poitras, Yannick Lemieux, Ayam Yaldo, Frederick Maheux, Guillaume Boisvert, Stéphane Germain, Richard Leblond, Katerine Blake, Annick Bilodeau. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 5 settembre 2016
Vincent e Michel sono due fratelli che riprendono i contatti tra loro dopo un lungo periodo di distacco.
CONSIGLIATO SÌ
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Il ventisettenne Vincent ha rubato dell'erba alle persone sbagliate e costoro non hanno alcuna intenzione di lasciar correre. Avendo scoperto che suo fratello Michel, con cui aveva rotto i rapporti da anni, è vicino agli uomini della banda, lo va a trovare per indurlo ad allontanarsene. Intanto prosegue la sua vita lavorando e suonando in una band. I due fratelli riescono a ritrovare quella confidenza che sembravano aver perduto per sempre ma il pericolo continua ad incombere.
Karl Lemieux apparentemente ci propone una storia già nota: due fratelli si ritrovano in una situazione rischiosa per entrambi e debbono fare fronte comune, anche se per lungo tempo non si erano visti. Ciò che però ne fa un'opera originale è lo spirito che la anima. Lemieux è da sempre un attento ricercatore di forme di linguaggio che vadano al di là della pura e semplice messa in scena professionale. A partire dall'utilizzo dell'ormai raro 16 mm che offre una grana particolare alle immagini in bianco e nero. Ma anche sul piano musicale c'è una ricerca formale che il regista sviluppa di film in film.
Per quanto riguarda il clima sociale, colpisce molto chi frequenta i festival - ed ha quindi una maggiore opportunità di vedere film che non potrebbe visionare altrimenti - il modo in cui molti cineasti canadesi descrivono la realtà rurale del loro Paese: si assiste a una lettura che va contro gli stereotipi che spesso affliggono il mondo della comunicazione.
Retorica vorrebbe che più la natura è ricca di spazi incontaminati più la vita degli esseri umani possa essere serena. Nei film che arrivano dal Canada ci si trova spesso nella situazione opposta. Più gli spazi sono ampi e lussureggianti più gli esseri umani sono chiusi in un microcosmo che non lascia loro margini di scelta se non la fuga. Anche in questo caso il rapporto ritrovato tra i due fratelli si illumina, per brevi momenti, anche di sorrisi ma solo per ripiombare in un'oscurità che l'uso del bianco e nero sottolinea magistralmente.