Titolo originale | The Forecaster |
Anno | 2014 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Germania, USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Marcus Vetter, Karin Steinberger |
Attori | Martin Armstrong, Vicky Armstrong, Oliver Brown, Michael Campbell, Larry Edelson Tony Godin, Nigel Kirwan, Barclay Leib, Neill MacPherson, Thomas Sjoblom. |
Uscita | giovedì 17 settembre 2015 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,97 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 21 settembre 2015
Martin A. Armstrong parla per la prima volta della sua vicenda, soggetto e protagonista di una storia emblematica del nostro tempo. In Italia al Box Office Il teorema della crisi - The Forecaster ha incassato 10 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Diversamente dall’uomo davanti a lui, che consulta i tarocchi e gli ‘interpreta’ il domani, Martin Armstrong non ha bisogno di carte per leggere il futuro dell’economia mondiale. Economista e ‘mago’ della finanza, Armstrong ha messo a punto (più scientificamente) un modello previsionale per l’analisi di scenari economici. Un modello informatico, basato su una costante (il Pi geco) e sull’osservazione dei flussi monetari dei capitali finanziari su scala mondiale, che ha pronosticato il ‘lunedì nero’ del mercato statunitense nel 1987 e la crisi finanziaria russa del 1988, che stima ancora il crollo dell’euro il primo ottobre del 2015 e suggerisce agli investitori di “stare lontani dai titoli di stato europei”.
Protagonista del documentario di Marcus Vetter, Martin Armstrong sembra uscito dalle pagine sature di bruna e fumo di John le Carré. Presidente della Princeton Economics, società di prospettive e consulenze finanziarie fondata nel 1980, Armstrong si circonda di analisti esperti e insieme formano presto un dream team ‘ricercato’ per il loro valore all’inizio degli anni Novanta e per frode dall’FBI nel 1999, quando l’agenzia governativa irromperà nei loro uffici alla ricerca del codice del suo programma.
The Forecaster ricostruisce allora la parabola di un uomo che ha rifiutato l’esclusivo ‘invito’ delle banche newyorkesi, che speravano di manipolare i mercati mondiali applicando licenziosamente il suo genio. A ragione di questo e secondo le sue ragioni, Armstrong è stato accusato di frode per 3 miliardi e rinchiuso in prigione per dodici anni. Rilasciato nel settembre del 2011 senza aver mai rivelato il ‘codice’ per accedere al suo modello informatico, il nostro patteggia la propria libertà, si dichiara ‘in parte’ colpevole e torna ai suoi seminari e alle conferenze economiche mondiali, convinto davvero di avere la chiave per leggere e profetare le più grandi crisi contemporanee.
Costruito come un polar, The Forecaster ha note nere e introspettive che ben incarnano il dinamismo amorale del mondo della finanza, i cui capricci impattano la vita della gente comune e sempre impegnata a immaginare immaginarie teorie di complotto. Dietro uno sguardo algido e dentro un corpo da antagonista, magari russo e magari letale, Armstrong prova attraverso le parole, le teorie e le testimonianze frontali di familiari e collaboratori a insinuare la razionalità tra fantasmi e cospirazioni. Fin dall’incipit, che confronta un lettore di tarocchi con un consigliere finanziario, Vetter spinge il film e invita lo spettatore a un approccio logico per meglio visualizzare i cambiamenti che influenzano numerose decisioni nel mondo. Volto immobile, che può indurire o ammorbidire nel volgere di un attimo, Martin Armstrong secondo Marcus Vetter è un corpo eroico che si dà come vulnerabile, che si mette a rischio e mette a rischio la sua vita, che combatte e sopporta prepotenza e ingiustizia per amore della verità, della sua almeno. Innocente o colpevole, Armstrong è indubbiamente un personaggio carismatico e lungimirante, una figura emersa da un più complesso intreccio che comprende reali avvenimenti di ‘cronaca’ ed elaborazioni giornalistiche (o giudiziarie). Una ‘trama’ che lo ha imposto ed enfatizzato come incarnazione dell’oracolo. Un cavaliere scaltro che combatte per i destini del singolo contro il cinismo affaristico e finanziario che vorrebbe al contrario sovrastarlo.
Che susciti attrazione o rifiuto, fiducia o diffidenza, il forecaster di Vetter è un personaggio solitario, un innocente perseguitato che si pone contro un ‘gruppo’ e segue fino in fondo la sua logica e il suo modello, che calcola e prevede un preciso orizzonte temporale per la fine della moneta comune europea. Se è vero che ogni previsione va presa con prudenza, nondimeno i pronostici di Armstrong sono verosimili e il sistema finanziario europeo in una condizione critica di fragilità e di instabilità. Il problema più grande per l’economia mondiale resta per lui il legame strettissimo tra la finanza e la politica, che impedisce un’adeguata regolamentazione dell’attività finanziaria. La soluzione di Armstrong per risolvere la crisi del debito pubblico che attanaglia paesi come la Grecia è di conseguenza una ristrutturazione radicale del sistema economico. E in questo senso e al di là del percorso personale di Martin Armstrong, Vetter ci propone un vigilante romantico in cerca di redenzione e come rimedio al dilagare della ‘malavita’ (monetaria).
Nemo propheta in patria, si dice. E invece Martin Armstrong era un consulente economico così bravo a predire i flussi finanziari da essere non solo amatissimo nei suoi Stati Uniti d'America ma anche molto ben pagato da banche e corporation, abili ad usufruire della sua geniale competenza ai limiti del vaticinio. Fino a che qualcosa si rompe. Armstrong si rifiuta di aiutare una cordata di banchieri [...] Vai alla recensione »
Difficile, spesso, distinguere il genio da un imbroglione. Anche perché una cosa non esclude l'altra. É il caso di Martin Armstrong, protagonista dell'eccitante documentario che ricostruisce la sua storia vera. Armstrong, una straordinaria somiglianza con Lenin, negli anni Ottanta previde tutte le grandi crisi finanziarie mondiali. L'ultimo suo pronostico, dopo undici anni di carcere per truffa, una [...] Vai alla recensione »