Titolo originale | Hara ga kore nande |
Anno | 2011 |
Genere | Commedia drammatica |
Produzione | Giappone |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Yûya Ishii |
Attori | Riisa Naka, Aoi Nakamura, Ryo Ishibashi . |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 11 aprile 2012
Il regista Yûya Ishii narra la storia drammatica di una donna incinta, fra timori e gioie.
CONSIGLIATO N.D.
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In Mitsuko Delivers (Hara ga Kore Nande) di Ishii Yuya, la protagonista ventiquattrenne (Naka Riisa) è al nono mese di gravidanza quando se ne torna da sola nel quartiere operaio dove ha trascorso l'infanzia, per cercare di ricominciare una vita nuova - per lei e per chi le sta intorno - prima di entrare in travaglio.
Un'idea del genere sembra poter scaturire solo dalla mente di un uomo - lo script è proprio di Ishii - perché in genere, in questa situazione, le donne pensano più a come alleggerirsi del proprio peso che a dirigersi verso nuovi territori. Nell'eccentrico mondo di Ishii però, chiassoso ma affascinante, tutto ha un suo senso.
Mitsuko, interpretata da Naka Riisa (Love Strikes!, Zebraman 2), è uno spirito libero convinto che ogni problema abbia una soluzione - anche quello di essere in uno stato molto avanzato di gravidanza, mentre il padre del bambino, un militare afroamericano, è dall'altra parte del mondo. Il suo metodo per trovare una soluzione al problema consiste nel concedersi prima un bel pisolino rilassante e poi aspettare l'ispirazione, che immancabilmente arriva.
Mitsuko poi crede nel principio "Va dove ti porta il vento" - ovvero nel vecchio quartiere dove i suoi genitori, ora proprietari di una sala da pachinko (flipper verticale), avevano vissuto in tempi meno floridi. Qui trova la loro ex padrona di casa, diventata una signora anziana stramba ma accogliente, e il ragazzo che era innamorato di lei, diventato il piacente cuoco (Nakamura Aoi) di un ristorante malmesso, che se ne sta tutto il giorno come una statua accanto al cupo proprietario (Ishibashi Ryo), in attesa di clienti che non arrivano mai.
Mitsuko, però, decide di far cambiare le cose, anche a costo di trascinare la gente dalla strada e depositarla a un tavolo. Vedendola in quella condizione, e scorgendo sul suo volto una determinazione implacabile, la gente del quartiere obbedisce mansueta, ma Mitsuko riuscirà davvero a rilanciare questa comunità agonizzante, e a rimettere in sesto la sua vita, prima della data del parto?
In Mitsuko la cifra caratteristica di Ishii è espressa con un'energia rumorosa e, poiché le riprese sono finite poco prima dell'11 marzo dello scorso anno, un'inquietante preveggenza. No, non c'è nessun terremoto, nessuno tsunami. Quale disastro naturale sarebbe in grado di competere con quella forza della natura che è Mitsuko?
di Mark Schilling, tratto dal catalogo Far East Film Festival 14