L'arte di cavarsela

Film 2010 | Drammatico,

Regia di Gavin Wiesen. Un film con Freddie Highmore, Emma Roberts, Michael Angarano, Elizabeth Reaser, Sam Robards. Cast completo Titolo originale: The art of getting by. Genere Drammatico, - USA, 2010, Uscita cinema venerdì 5 agosto 2011 distribuito da 20th Century Fox Italia. - MYmonetro 2,88 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 4 agosto 2011

Freddie Highmore cresce e interpreta un ragazzo tormentato dai primi turbamenti amorosi. Al Box Office Usa L'arte di cavarsela ha incassato 1,3 milioni di dollari .

L'arte di cavarsela è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
2,88/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA
PUBBLICO 3,27
CONSIGLIATO SÌ
Un nuovo "giovane Holden" per una storia d'amore irrisolta e sfaccettata.
Recensione di Edoardo Becattini
sabato 6 agosto 2011
Recensione di Edoardo Becattini
sabato 6 agosto 2011

George è un adolescente solitario, dotato di una sensibilità che lo porta a tormentarsi sui grandi perché della vita. A scuola, passa il tempo a riempire di schizzi e disegni i libri di testo durante le ore di lezione e a fumare qualche sigaretta in cortile nelle ore libere, rischiando così di compromettere il diploma e la possibilità di andare al college. A turbare questa sua solitaria quiete da giovane misantropo, arriva un giorno Sally, una compagna di scuola affascinata da quei modi schivi, riservati e ingenuamente ribelli, che vede in lui un animo più affine rispetto a quello di tutti gli altri suoi amici ricchi e viziati. L'emarginazione volontaria di George comincia così lentamente a sciogliersi, man mano che sente crescere i suoi sentimenti per Sally.
C'è un potenziale giovane Holden in ogni angolo di Manhattan. Del romanzo di Salinger, per quanto non esista nessuna versione filmica ufficiale, conosciamo ormai una quantità di libere trasposizioni perlopiù provenienti dai cataloghi del Sundance. L'arte di cavarsela è una di queste: ennesima variazione dell'adolescente inquieto e senza prospettive sullo sfondo dello skyline newyorkese, che solo negli ultimi anni abbiamo riconosciuto in Igby goes down, L'amore giovane o Fa' la cosa sbagliata. Come i protagonisti di queste storie, George è un giovane scapigliato perso nella sua sensibilità e nella sua acerba incapacità di esprimersi, la cui insofferenza per le regole non è dovuta tanto a un senso di innata ribellione, quanto a un nostalgismo precoce che gli fa vivere con indifferenza il mondo circostante e gli scopi della vita. Oltre a Holden Caufield, c'è quindi un po' del nobile fatalismo del Bartleby di Melville, dell'abulia esistenziale dei personaggi di Camus, più un insieme di suggestioni letterarie, artistiche e filmiche di varia natura.
La formula standard del romanzo di formazione e della storia d'amore fra il platonico e il tormentato vengono perciò rispettate, così come quell'aria da film indipendente americano che guarda all'esistenzialismo europeo, citando esplicitamente "Lo straniero" o la versione di Zazie nel metrò diretta da Louis Malle. L'opera prima di Gavin Wiesen non si sforza quindi di andare in senso contrario rispetto agli stereotipi del cinema indie-teen. Anzi, come il suo protagonista, rimane inerme alle circostanze e asseconda tutti i cliché del genere, in particolare quelle scelte musicali che obbligano ad avere gli Shins, Leonard Cohen o qualche brano melodico di musica rock sempre in sottofondo. Tuttavia, dove Wiesen "se la cava" meglio è nella costruzione dei personaggi. Per quanto il titolo possa suonare infelicemente arrogante per un film che parla di adolescenti benestanti che vivono nei quartieri alti di Manhattan, L'arte di cavarsela tiene sospeso il proprio sguardo verso la vita agiata della borghesia newyorkese fra l'empatia e la critica. A cominciare dallo stesso George, in questo microcosmo scolastico e familiare dell'Upper West Side vivono figure al contempo affascinanti e fastidiose. È un universo senza buoni o cattivi, dove emergono tanto le vacuità e i fallimenti che l'indole più dolce dei vari caratteri, tanto il loro lato meschino e viziato che quello con meno asperità. Una New York popolata di adulti che accumulano divorzi e traslochi, troppo indulgenti e troppo libertari, e di adolescenti viziati ma sensibili, ognuno con grosse turbe sentimentali. Personaggi irrisolti e sfaccettati come lo è il film di Wiesen. Ma, in fondo, come lo è anche l'adolescenza.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 26 aprile 2012
Mauro@Lanari

L'AMORE IN REGIME DI MORTALITÀ: VAN SANT VS WIESEN Lo straordinario stile artistico di Van Sant non gli garantisce di sfornare solo capolavori: il suo referente Bresson c'è riuscito poiché, film dopo film, ha insistito con irrefrenabile approfondimento nello sviscerare gl'argomenti più ardui, l'insostenibile problematicità dei massimi sistemi.

giovedì 10 maggio 2012
francy92go

 La trama non è per niente scontata. Racconta delle difficoltà nella vita del protagonista, George, che, dopo aver conosciuto una ragazza, Sally, pian piano si trasforma in una persona diversa. Ma le cose tra loro non vanno come lo spettatore potrebbe immaginare. La situazione è più complicata e sottile. Più reale, meno vicina alla solita finzione "da film". [...] Vai alla recensione »

sabato 31 maggio 2014
Mario Nitti

Questo racconto del percorso di formazione di un’adolescente parte bene, con un protagonista interessante, un po’ disadattato, un po’ artista, un po’ intellettuale: buona anche l’idea di farlo interagire con una ragazza che all’apparenza è la classica “pupa”, finta bionda e non intellettuale. Dopo l’avvio intrigante però la storia [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 agosto 2011
Giacomo J.K.

All’ultimo anno di liceo, George (Freddie Highmore) sembra tentare ogni strada per evitare di diplomarsi: non svolge i compiti assegnati per casa, non presta attenzione alle lezioni, spesso e volentieri non si presenta neppure in classe, preferendo isolarsi disegnando figure astratte. Questo suo disadattamento è figlio di uno spleen irrisolvibile che lo perseguita incessantemente, portandolo ad un [...] Vai alla recensione »

mercoledì 7 marzo 2012
Liuk

Eccellente commedia sentimentale dai toni artistici e decadenti. Personaggi ben delineati e di assoluto interesse psicologico. Un film da vedere.

domenica 7 agosto 2011
Giacomo J.K.

E' uscito finalmente!! Ma non doveva uscire a metà luglio?? Comunque, meglio così! Grazie dell'informazione!

sabato 4 luglio 2015
Erymuse

Film carino. Ottima trama,sviluppata bene. Il comportamento di Sally è un comportamento che va molto di moda tra i giovani. Forse l'attore protagonista doveva essere più grande di età,sembrano che non abbiano la stessa età ma che Sally sia poi grande.

domenica 29 luglio 2012
BloodyCla

...ho appena finito di vedere il film... tutti commenti positivi, ma a me non ha fatto impazzire. Lei poi interpreta un personaggio così insipido... Sono l'unica? :/

lunedì 23 luglio 2012
Annikaroa87

Voglio il 2 lei nn ha detto se voleva andarsene! Non puo finire cosi

domenica 1 aprile 2012
Dario85

ma spero ke sia bello, gli attori protagonisti li conosco già e sn entrambi molto bravi, la trama mi sembra avvincente, quindi... staremo a vedere!

Frasi
"Viviamo da soli, muoriamo da soli... Tutto il resto é soltanto immaginazione!"
Una frase di George Zinavoy (Freddie Highmore)
dal film L'arte di cavarsela - a cura di Enrico S
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Paola Casella
Europa

Nel semideserto delle offerte cinematografiche estive questa commedia romantica è senz’altro la scelta migliore: la storia di George, «scansafatiche professionista» all’ultimo anno di liceo, è scritta con sensibilità e ironia dal regista e diretta con una grazia che fa onore ai suoi giovani protagonisti e alla città di New York, dove è ambientata. Ma il vero atout del film è l’attore che ha il ruolo [...] Vai alla recensione »

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