Ca$h-Game - Paga o Muori

Il giovane Sam Phelan fa i conti, insieme alla moglie Leslie, con la crisi economica, la disoccupazione, le bollette e le rate del mutuo della casa appena comprata. Proprio quando il nido d'amore rischia di trasformarsi in una trappola da debito insaldabile, Sam ha un clamoroso colpo di fortuna. Come piovuta dal cielo, una valigetta si imbatte sul cammino del giovane, mentre è a bordo della sua vecchia automobile. Costretto a una brusca frenata, Sam viene attratto da qualcosa che spunta dalla 24 ore: una banconota. Di corsa a casa con il prezioso bottino, il giovane scopre che la valigetta contiene ben 600 mila dollari. Esaltati da questa inaspettata fortuna, Sam e la moglie iniziano a spendere a più non posso per la loro casa. Ma gli sposini dovranno presto fare i conti con il misterioso fratello del criminale che ha perso la valigetta.
Se due cuori e una capanna non sono sufficienti a far durare una storia d'amore, cosa succede quando, al contrario, un'improvvisa ricchezza bussa alla porta di una famiglia normale, che fatica ad arrivare alla fine del mese? Si sa che il denaro facile può dare alla testa, soprattutto quando ci si è sempre dovuti sacrificare per ottenerlo. Mettendo al bando ogni considerazione etica, il regista americano Stephen Milburn Anderson spinge questa situazione - già di per sé ai limiti dell'assurdo - sino alle sue conseguenze più estreme, mostrandoci cosa può accadere quando il senso di onnipotenza, attribuito dal denaro e dalla violenza, tenta persone comuni, mettendo in discussione i valori con cui sono cresciute.
Se le premesse sociologiche di questo film sono interessanti, il suo svolgimento è banale e privo di qualsiasi attrattiva. Anderson non è Oliver Stone alle prese con Assassini nati e il suo intento è unicamente quello di confezionare un action thriller con quel tanto di adrenalina bastevole a intrattenere un pubblico amante dei film di genere. Il risultato è un prodotto di serie C (niente a che vedere con l'epoca gloriosa dei B movies!) in cui la sceneggiatura presenta ingenuità e buchi che fanno acqua da tutte le parti e persino l'adrenalina latita, perché la regia non riesce a valorizzare le diverse situazioni di tensione e violenza offerte dalla trama.
I dialoghi stereotipati - spesso involontariamente ridicoli - non facilitano il compito di un cast che, nel suo complesso, non arriva alla sufficienza. Chris Hemsworth (capace di maggiore intensità in altre prove), nei panni di Sam, si limita a eseguire il compitino e non dà alcun valore aggiunto oltre alla prestanza fisica. Ma è soprattutto la sua partner Victoria Profeta a dimostrare di non essere minimamente all'altezza del ruolo, offrendo la medesima faccia inespressiva in tutte le situazioni, da quelle in cui dovrebbe trasmettere paura a quelle in cui dovrebbe provare rabbia e frustrazione. L'unico che tenta di risollevare le sorti del film è Sean Bean, caratterista "cattivo" di molti lungometraggi d'azione, qui gelido killer contabile. Il suo personaggio oscuro e impenetrabile avrebbe meritato ben altro trattamento e lui ce la mette tutta a renderlo interessante, ma purtroppo questo non basta a nobilitare un lavoro di squadra mal riuscito. 

Un colpo di fortuna diventa letale per Sam Phelan e sua moglie Leslie quando si trovano di fronte ad una decisione che cambierà le loro vite e porterà lo strano e sinistro Pyke Kubic alla porta della loro casa. Mentre Pyke porta Sam e Leslie attraverso delletumultuose avventure per le strade di Chicago, ognuno di loro viene trascinato sempre di più in una disperata spirale di violenza e inganni... Tutto in nome dei soldi.