simos92
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venerdì 19 febbraio 2010
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susy c'è, è nel mondo intermedio!
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Bel film, intricante fino alla fine, ben studiato e a mio parere affascinante nella realizzazione e nei particolari. Bella anche la trama che lascia sospesi fino alla fine attraendo sempre l'attenzione! Un film impeccabile degno di un grande cast!
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cri83
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venerdì 19 febbraio 2010
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nel bene o nel male,un film da vedere!!
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Secondo un mio modesto parere, questo film è certamente da vedere!Non è un capolavoro, ma non è neanche deludente come la critica ha sottolineato più volte... Il primo tempo scorre bene e rende il film "avvincente" e interessante, al contrario, forse è la seconda parte del film a deludere le aspettative, cercando di "stringere" ad una conclusione. La bellezza del film per conto mio, termina quando Lindsey, trova il diario e scappa dalla casa dell'assasino di sua sorella. Dopo questa scena, il film perde il suo fascino e forse "paga" della troppa "fantasia" del regista che certamente poteva evitare sia il bacio alla Ghost tra la Susie e Ray, sia il commento un pò "inquietante" di Susie che augura "vita lunga" agli spettatori.
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Secondo un mio modesto parere, questo film è certamente da vedere!Non è un capolavoro, ma non è neanche deludente come la critica ha sottolineato più volte... Il primo tempo scorre bene e rende il film "avvincente" e interessante, al contrario, forse è la seconda parte del film a deludere le aspettative, cercando di "stringere" ad una conclusione. La bellezza del film per conto mio, termina quando Lindsey, trova il diario e scappa dalla casa dell'assasino di sua sorella. Dopo questa scena, il film perde il suo fascino e forse "paga" della troppa "fantasia" del regista che certamente poteva evitare sia il bacio alla Ghost tra la Susie e Ray, sia il commento un pò "inquietante" di Susie che augura "vita lunga" agli spettatori...
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ventoacqua
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venerdì 19 febbraio 2010
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poetico e coinvolgente
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Sono andato al cinema dubbioso per le 'cattive voci' sentite su quest'opera, che ho trovato però veramente infondate.
Ho letto il libro e ho trovato il film davvero riuscito, pur 'restingendo' alcuni avvenimenti li presenta in modo ispirato e creativo, con degli accorgimenti visivi e simbolici molto indovinati.
E' un opera minore, ma davvero bella, che meriterebbe un successo molto maggiore di quanto sta ottenendo
(ps. Assolutamente incomprensibile il divieto ai minori di 14 anni.
La violenza, seppur presente, non viene mai mostrata direttamente, ma solo lasciata intuire in base alle sue conseguenze, viene davvero da chiedere come si possa vietare ai minori 'Amabili Resti' e classificare "per tutti" 'Paranormal Activity'.
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Sono andato al cinema dubbioso per le 'cattive voci' sentite su quest'opera, che ho trovato però veramente infondate.
Ho letto il libro e ho trovato il film davvero riuscito, pur 'restingendo' alcuni avvenimenti li presenta in modo ispirato e creativo, con degli accorgimenti visivi e simbolici molto indovinati.
E' un opera minore, ma davvero bella, che meriterebbe un successo molto maggiore di quanto sta ottenendo
(ps. Assolutamente incomprensibile il divieto ai minori di 14 anni.
La violenza, seppur presente, non viene mai mostrata direttamente, ma solo lasciata intuire in base alle sue conseguenze, viene davvero da chiedere come si possa vietare ai minori 'Amabili Resti' e classificare "per tutti" 'Paranormal Activity'....
?_?)
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ngsori05
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giovedì 18 febbraio 2010
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mozzafiato
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Veramente MOZZAFIATO!!!
un film che mi ha travolto dall'inizio alla fine, con una sequela di sentimenti che si sono "dati il turno" per tutta la sua durata, a partire dall'odio che il regista riesce a far provare nei confronti dell'assassino fino ad arrivare alla tenerezza di una ragazza che alla fine riesce a trovare la serenità con un piccolo gesto che, si sa, per un|una ragazzino|a di quell'età significa tantissimo.... la scelta degli attori ottima: la ragazzina è adorabile, il killer è spregevole nella sua tranquillità, il padre riesce fino in fondo a trasmettere il dolore di un genitore che perde la figlia, la nonna simpaticissima.... tutte le scene sono studiate con cura tra le quali spiccano alcune veramente struggevoli e incisive.
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Veramente MOZZAFIATO!!!
un film che mi ha travolto dall'inizio alla fine, con una sequela di sentimenti che si sono "dati il turno" per tutta la sua durata, a partire dall'odio che il regista riesce a far provare nei confronti dell'assassino fino ad arrivare alla tenerezza di una ragazza che alla fine riesce a trovare la serenità con un piccolo gesto che, si sa, per un|una ragazzino|a di quell'età significa tantissimo.... la scelta degli attori ottima: la ragazzina è adorabile, il killer è spregevole nella sua tranquillità, il padre riesce fino in fondo a trasmettere il dolore di un genitore che perde la figlia, la nonna simpaticissima.... tutte le scene sono studiate con cura tra le quali spiccano alcune veramente struggevoli e incisive....
un film di vera recitazione, un cinmea nel vero senso del termine.... dopo aver visto la bufala Avatar questo film ci voleva!!!
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ace87
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giovedì 18 febbraio 2010
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sono i legami i nostri amabili resti
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Dopo spettacoli come Il Signore degli Anelli o l'ultimo King Kong, Peter Jackson presenta una storia tanto realistica e drammatica, quanto colma di spazi di altra dimensione. L’autrice del libro che da il titolo ad entrambi i lavori, realmente vittima di uno stupro, narra dello spirito della 14enne Susie, che da una sorte di Limbo ultraterreno (il suo Cielo), segue gli eventi subito successivi alla sua scomparsa per mano di un vicino di casa come altri, che prima abusa di lei, e poi la finisce. Ecco qui subito una delle prime scelte che un regista, tramutando in immagini dei fogli di carta, deve prendere, considerando tempi, metodi, stili, caratteri, idee, messaggi, forme, linee guida ed ottemperanze, da seguire.
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Dopo spettacoli come Il Signore degli Anelli o l'ultimo King Kong, Peter Jackson presenta una storia tanto realistica e drammatica, quanto colma di spazi di altra dimensione. L’autrice del libro che da il titolo ad entrambi i lavori, realmente vittima di uno stupro, narra dello spirito della 14enne Susie, che da una sorte di Limbo ultraterreno (il suo Cielo), segue gli eventi subito successivi alla sua scomparsa per mano di un vicino di casa come altri, che prima abusa di lei, e poi la finisce. Ecco qui subito una delle prime scelte che un regista, tramutando in immagini dei fogli di carta, deve prendere, considerando tempi, metodi, stili, caratteri, idee, messaggi, forme, linee guida ed ottemperanze, da seguire. Cose non da poco, se si tiene valida la non semplicità del genere di romanzo trattato, e della sua trama. L’aver rischiato, merita già un plauso al Direttore.
Infatti Jackson, ha il merito a mio parere di esser riuscito ad emozionare, a catturare, ed a portare a termine il lungometraggio senza mai calcare troppo la mano con melodrammi, disperazioni, violenze o quant’altro, che avrebbero deviato il film. Sono diverse le scene in cui la mano del regista va ad aggiungere qualcosa a quella della scrittrice, ma è giusto così. E’ giusto che una pellicola aggiunga Qualcosa, non si può criticarla perché “fa a pezzi” un racconto: va invece criticata, semmai, la bravura o meno nel riuscire ad incatenare capitoli, peraltro tenendo conto della loro complessità. Va valutato il Film perché tale. Sublimi alcune scene nell’ “azzurro orizzonte”, che il piccolo Buckley sembra già conoscere, divertenti le gag della “giovane” nonna, da onorare la descrizione dell’omicidio, da incorniciare la tensione di alcuni momenti “thriller”, da apprezzare la ricreazione degli usi e costumi negli anni ’70, non troppo pesante il dolore dei genitori, perché è altro che si vuole sottolineare. Coraggiose insomma le scelte intraprese, e ben ripaganti a mio avviso; se posso permettermi, tranne una presa negli ultimi minuti del film, che non svelo per non rovinarne la visione, la quale sinceramente nemmeno mi ricordo se fosse presente o meno nelle pagine che ho letto in precedenza, e non vado neanche a rivederle: perchè un motivo per il quale il regista, che ha vinto 11 oscar con Il Ritorno del Re, ha deciso di inserirla, ci deve pur essere. Poi si può criticare od apprezzare, per carità. Ma che brutto ricondurre il giudizio a quanto immaginato ad occhi aperti leggendo: è come - sputare addosso al Cinema -. E’ vero che forse lo svolgimento risulta un po’ troppo frazionato, giudicando tecnicamente, ma ripeto, non era semplice colpire nel segno. Io sento di incoraggiare ancora Peter ed il suo cinema, e di complimentarmi, tra l’altro, con l’abilità metamorfica di S. Tucci.
L’ossessionato e malefico assassino, farà i conti con le intuizioni dei Salmon, vicini di casa, che lo costringeranno a scappare. Scapperà ancora, ma continuerà col suo istinto diabolico. Lo Spirito ormai apparentemente impotente della povera adolescente, è stato strappato troppo presto dalla Vita, così come le vittime precedenti. Chissà se a pretendere giustizia sia proprio Lui, o solamente noi, o desolatamente “il caso”. Sta di fatto che lascerà veramente questa dimensione per il Paradiso, solo quando nessuna Risposta potrà conciliare i suoi cari più dei legami che si formeranno, o si ricreeranno, dopo che tutti (noi compresi) avranno capito che niente riporterà loro Susie Salmon, “come il pesce”.
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alespiri
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giovedì 18 febbraio 2010
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un noiosissimo paradiso
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Con una regia scaltra Peter Jackson, prodotto dall’immancabile Spielberg, incatena “i suoi Anelli” e ci porta in un noiosissimo Paradiso, fatto di immagini oniriche in cui la bambina protagonista (Susie, Saoirsie Ronan) si muove in un “mondo perfetto” sospeso tra vita e morte (la Terra di Mezzo che ritorna…), come una nuova Alice nel Paese delle Meraviglie, dopo essere stata stuprata ed uccisa a 14 anni da un maniaco serial killer.
Il film si avvale della presenza di due grandi attori che ne impreziosiscono la sceneggiatura, Stanley Tucci (l’inquietante signor Harvey) e Susan Sarandon, la nonna “psichedelica” di Susie ed
è un racconto fatto di tante storie, gli amabili resti, appunto, che legano alla terra la protagonista, prima del suo passaggio definitivo nella Luce.
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Con una regia scaltra Peter Jackson, prodotto dall’immancabile Spielberg, incatena “i suoi Anelli” e ci porta in un noiosissimo Paradiso, fatto di immagini oniriche in cui la bambina protagonista (Susie, Saoirsie Ronan) si muove in un “mondo perfetto” sospeso tra vita e morte (la Terra di Mezzo che ritorna…), come una nuova Alice nel Paese delle Meraviglie, dopo essere stata stuprata ed uccisa a 14 anni da un maniaco serial killer.
Il film si avvale della presenza di due grandi attori che ne impreziosiscono la sceneggiatura, Stanley Tucci (l’inquietante signor Harvey) e Susan Sarandon, la nonna “psichedelica” di Susie ed
è un racconto fatto di tante storie, gli amabili resti, appunto, che legano alla terra la protagonista, prima del suo passaggio definitivo nella Luce.
Portare sullo schermo un romanzo complesso come quello della Sebold non era facile, forse impossibile, ma Hollywood, si sa, fa miracoli e la potenza dei mezzi ci regala colori ed immagini digitali che meritavano un 3D. Ciò nonostante il film risulta essere troppo lungo, a tratti noioso, tanto da chiedersi, per Susie, se non sarebbe valsa la pena di rimanere un po’ più sulla terra per godersi il tanto desiderato bacio, del “moro” , innamorato di lei e a cui la morte l’aveva sottratta al primo appuntamento. L’avrei vista molto più felice correre tra le sue braccia che tra i campi di grano di un Paradiso senz’anima.
Rispetto al libro, non viene ricostruita la complessità dei personaggi: evanescenti la madre, Rachel Weisz in fuga dal dolore, che pur di non elaborare il lutto, “sparisce” e se ne va in campagna a lavorare (un po’ ridicolo raccontato così), e il padre, Mark Wahlberg attonito e confuso.
Eccezionale Stanley Tucci che, con la sua presenza, inventa i due unici momenti di grande tensione emotiva del film, che sono degni di un thriller di classe. Il primo è quando conduce (e ci conduce) Susie nell’ accogliente botola, da lui costruita, sotto il campo di grano, metafora di un interiorità contorta; il secondo è quando, rientrando a casa, avverte la presenza della sorella della protagonista che si era introdotta a frugare tra le sue cose.
Il film si conclude con la voce narrante dell’anima, finalmente libera, di Susie, che ci regala un augurio di lunga e felice vita: ce lo auguriamo anche noi, anche se non dovesse essere troppo felice, sarà ricca di passione e di cinema. E poi, come dice una vecchia canzone, “in paradiso non ci voglio andare se da lì non si vede il mare…”
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[+] de gustibus ovvero il cinema è opinabile
(di ruggero)
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don64
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mercoledì 17 febbraio 2010
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film...particolare
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Film drammatico sull'argomento occulto, per le tracce di vita dopo la morte.Il film mi e' piaciuto per la trama con una scenografia e fotografia da oscar.Ottima anche l'interepretazione degli attori protagonisti.Nel complesso un film particolare ma bello da vedere.Voto 8
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intothewild4ever
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mercoledì 17 febbraio 2010
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un film fuori dal comune
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Peter Jackson sta diventando uno dei miei registi preferiti. Mai banale, i suoi film sono sempre tra il colossal e il film d'autore e questo è davvero un gran pregio.
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el diablo
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mercoledì 17 febbraio 2010
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da vedere
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A me il film è piaciuto, anche se chi ha letto il libro mi ha riferito che il regista ha voluto giocoforza cambiare qualcosa e interpretarla diversamente...ma è sempre cosi quando si gira un film visto che in due ore si deve cercare di sintetizzare tutto mentre nel libro si da maggiore spazio all'immaginazione e alla descrizione minuziosa!Nel complesso il film è fatto bene,buoni i dialoghi, stupenda la fotografia, deliziosa la ragazzina protagonista! La tensione c'è e si avverte soprattutto nella scena dell'uccisione della ragazzina e quando la sorella va a casa dell'assassino!
Il senso che il regista ha voluto dare è quello dell'esistenza di una vita dopo la morte..dell'esistenza del paradiso che ci attende( nn a tutti!) e del problema della brutalità umana.
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A me il film è piaciuto, anche se chi ha letto il libro mi ha riferito che il regista ha voluto giocoforza cambiare qualcosa e interpretarla diversamente...ma è sempre cosi quando si gira un film visto che in due ore si deve cercare di sintetizzare tutto mentre nel libro si da maggiore spazio all'immaginazione e alla descrizione minuziosa!Nel complesso il film è fatto bene,buoni i dialoghi, stupenda la fotografia, deliziosa la ragazzina protagonista! La tensione c'è e si avverte soprattutto nella scena dell'uccisione della ragazzina e quando la sorella va a casa dell'assassino!
Il senso che il regista ha voluto dare è quello dell'esistenza di una vita dopo la morte..dell'esistenza del paradiso che ci attende( nn a tutti!) e del problema della brutalità umana.Una pellicola che mi sento di consigliare vivamente!
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claudiorec
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martedì 16 febbraio 2010
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buon film, spettacolare visivamente
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Andava candiato all'oscar per gli effetti speciali!
Forse gli intermezzi pseudo-comici della Sarandon hanno un po' rovinato il film.
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(di roberta gilmore)
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