Alexandra

Film 2006 | Drammatico, 92 min.

Titolo originaleAleksandra
Anno2006
GenereDrammatico,
ProduzioneRussia
Durata92 minuti
Regia diAleksandr Sokurov
AttoriGalina Vishnevskaya, Vasily Shevtsov, Raisa Gichaeva, Evgeni Tkachuk .
Uscitavenerdì 30 maggio 2008
TagDa vedere 2006
DistribuzioneMovimento Film
MYmonetro 3,70 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Aleksandr Sokurov. Un film Da vedere 2006 con Galina Vishnevskaya, Vasily Shevtsov, Raisa Gichaeva, Evgeni Tkachuk. Titolo originale: Aleksandra. Genere Drammatico, - Russia, 2006, durata 92 minuti. Uscita cinema venerdì 30 maggio 2008 distribuito da Movimento Film. - MYmonetro 3,70 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi Alexandra tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento mercoledì 29 novembre 2017

Una nonna si reca a fare visita al nipote impegnato in Cecenia con l'esercito russo. In Italia al Box Office Alexandra ha incassato 59,8 mila euro .

Consigliato assolutamente sì!
3,70/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,23
PUBBLICO 3,87
CONSIGLIATO SÌ
Uno sguardo nell'intimo del rapporto tra esseri umani e Storia, ritratto con la sintesi narrativa di un maestro come Sokurov.
Recensione di Giancarlo Zappoli
giovedì 24 maggio 2007
Recensione di Giancarlo Zappoli
giovedì 24 maggio 2007

Cecenia. Ai nostri giorni. Aleksandra Nikolaevna è una nonna che ha chiesto e ottenuto l'autorizzazione per andare a visitare il nipote che presta servizio nell'esercito russo in azione in quella Repubblica dell'ex Unione Sovietica. Passerà alcuni giorni con le truppe scoprendo un nuovo mondo composto da giovani uomini che si trovano in una terra che non li ama e i cui abitanti sono comunque così riservati da non riuscire a comunicare i propri veri sentimenti. Alexandra riuscirà a trovare un modo per entrare in contatto con alcune donne e, al momento di ripartire, sarà una persona molto diversa quella che salirà sul treno che la riporta in Russia.
Alexandre Soukurov è uno dei pochi grandi autori russi che sono riusciti a sopravvivere a quel vero e proprio tsunami di cinema commerciale occidentale che ha travolto l'Est europeo in seguito alla caduta dei regimi socialisti. In questa sua ultima opera in cui, come ha già fatto anche in passato, si allontana dalle figure dei grandi dittatori del XX secolo per tracciare ritratti di vite comuni, Sokurov trova una mirabile sintesi narrativa. Il suo è stato finora considerato un cinema di elite, difficile, lento, per intellettuali cinefili all'ennesima potenza. In Alexandra troviamo invece uno sguardo che sa andare nell'intimo del rapporto tra esseri umani messi a confronto con se stessi ma anche con la Storia del loro Paese e con la loro cultura.
In questa nonna che si chiama con lo stesso nome del regista troviamo un personaggio altero, carico di consapevolezza di sé che progressivamente si stempera in umanità dinanzi a quei volti di ragazzi di leva mandati a fare da cani da guardia lontano da casa. La guerra non viene mostrata per una scelta etica nei film di Sokurov e non per nascondere (come qualcuno potrebbe pensare in questo caso) le uccisioni di civili compiute dai russi in Cecenia. Non è necessario vedere uccisioni o massacri per cogliere la sofferenza che circonda questo mondo. Dall'una e dall'altra parte. La si legge nei volti delle donne al mercato, con una delle quali la protagonista (una splendida Galina Vishnevskaya vera e propria gloria vivente della lirica russa) stringe un'amicizia che spera di prolungarsi nel futuro. Così come la si legge negli sguardi e nei gesti pudichi dei soldati nei confronti di una nonna che vorrebbero per sé. Alla ricerca forse di una figura doppiamente materna che finisce con il rappresentare una Madre Russia troppo lontana. Non solo geograficamente.

Sei d'accordo con Giancarlo Zappoli?
Powered by  
PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 5 dicembre 2009
Paola Di Giuseppe

Alexandra è una nonna dal corpo vecchio e stanco,ma “la mia anima può vivere ancora un’altra vita”,dice in uno dei rari dialoghi del film,poche frasi,battute brevi,solo accennate. Con la valigetta su due ruote Alexandra arriva al campo russo di stanza nella Cecenia occupata per vedere il nipote,Denis,lontano da sette anni. Resterà due notti e un giorno,ospitata nella baracca del giovane, poi salirà [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 gennaio 2012
Toro Sgualcito

Pur se ambientato sul fronte del conflitto russo-ceceno Alexandra è un film "delicato". Non succede nulla di particolare in termini di azione, ma lo sguardo di Sokurov è molto attento alla "carne" della storia e dal fluire di un quotidiano stancamente ripetitivo fa emergere un’intensità umana polverosa, dolente anche se non del tutto disperata. C'è uno sfioramento della guerra, un omissione ingombrante [...] Vai alla recensione »

lunedì 5 luglio 2010
Mr.619

Il regista Aleksander Sokurov traspone la sua ostensione del pensiero e della meccanica di tipo bellico ( posta in un contesto dolcemente patriarcale e pertanto curiale) ricorrendo al dogmatico e pratico tropo di un'indefessa, ma per questo non dimessa, donna, Aleksandra ( putacaso converione al genere femminile del suo stesso nome), la quale, per mezzo e, in un certo senso, messaggio della sua [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Anna Maria Pasetti
Il Riformista

I volti del cinema di Alexander Sokurov rimangono impressi nella memoria. Come le opere d'arte. In «Alexandra», presentato in concorso ufficiale sulla Croisette, il cineasta russo ha portato questo assunto ai suoi estremi, eguagliando quanto aveva fatto nella trilogia del potere iniziata con «Moloch», continuata con «Taurus» e terminata col recente «Il Sole».

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Aleksandr Sokurov, insomma, a Cannes non c'è: lui dice d'essere in lutto per la morte d'una persona cara che potrebbe essere il musicista Rostropovic, amato da sempre, mancato da poco; ma qualcuno l'ha visto sul lungomare, allora vorrebbe dire che se n'è andato appena ha saputo che al festival avrebbe partecipato il documentario sull'uccisione della spia Litvinenko con tutti i suoi russi e lui non [...] Vai alla recensione »

Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

Oppressa dalla fatica, dal caldo e dagli anni, una vecchia signora viene accompagnata da due giovani soldati lungo i binari di una stazione ferroviaria. Arrivata fin sotto un treno blindato, altri soldati la aiutano a salire in una carrozza buia e spoglia, lei e il carrellino con le ruote che le serve da valigia. Intorno, tutto è polvere e desolazione.

Sandro Rezoagli
Ciak

Dopo tanti capolavori (i film su Lenìn, Hitler, Stalin, l'imperatore Hirohito e quello sull'Arca russa) un mezzo passo falso del grande Aleksandr Sokurov. A Cannes, dove era in concorso, ha spaccato la critica, soprattutto per ragioni politiche. L'accusa più forte, l'avere fatto Un "film di regime" (putiniano) perché i soldati russi in Cecenia sembrano più dei boy-scout in vacanza che i responsabili [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

L'anziana signora si arrampica sul carroarmato, entra a fatica nell'angusto abitacolo, annusa il tanfo di ferro, cuoio, sudore, quindi imbraccia il kalashnikov scarico portole dal soldato, prende la mira, preme il grilletto. Mormorando tre parole, semplici e terribili: "Come è facile"... Solo Alexandr Sokurov poteva portare fino in Cecenia la grande cantante lirica Galina Vishnevskaya per girare il [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Non bisogna filmare la guerra in modo "poetico": l'orrore è inesprimibile". Lo dice il russo Aleksandr Sokurov a proposito del suo Alexandra. Un'anziana donna affronta un viaggio molto disagiato per visitare il nipote Denis, capitano, e trascorrere due giorni e tre notti nel suo accampamento. In Cecenia. Il fronte è vicino ma non si vede. Il ragazzo mostra alla nonna l'interno di un carroarmato, [...] Vai alla recensione »

Kevin Thomas
The Los Angeles Times

The luminous humanity that characterizes the films of Alexander Sokurov is in full force in "Alexandra." On the surface, it is a work of the utmost simplicity but is charged with the eternal complexities and contradictions of both love and war. In the title role is the internationally renowned 81-year-old opera star Galina Vishnevskaya, but there is nothing operatic in her sublimely understated portrayal; [...] Vai alla recensione »

Manohla Dargis
The New York Times

Alexander Sokurov’s “Alexandra” — a film of startling originality and beauty — feels like a communiqué from another time, another place, anywhere but here. Mr. Sokurov, a Russian director best known in America for “Russian Ark” (2002), makes films so far removed from the usual commercial blather that it sometimes seems as if he’s working in a different medium.

Andrea Fornasiero
Film TV

L'ultimo, inconsueto, Sokurov non poggia sulla ricerca formale come alcune delle sue recenti pellicole, e anzi ha uno stile relativamente piano, a parte per la colorazione appena dorata del giorno e lo scolorito bianco e nero della sera. Una scelta adatta a seguire i ritmi lenti della sua protagonista, una nonna dalle giunture un po' scricchiolanti che si reca in visita al nipote sul fronte ceceno. [...] Vai alla recensione »

Giona A. Nazzaro
Rumore

Sokurov mette da parte tutto ciò che a tratti appesantisce eccessivamente il suo fare cinema, ossia la sua ricerca estenuata dell'immagine non ancora vista, per mettere in scena un dolente dramma bellico nel quale il conflitto e le armi sono al di là del perimetro dell'inquadratura. Una donna, interpretata dalla vedova di Rostropovic, va a visitare il nipote di stanza in Cecenia.

Silvana Silvestri
Il Manifesto

La divina Alexandra arriva infine nelle sale italiane, magnifico film che ha il dono di parlare a tutti e intreccia nella sua essenzialità di racconto elementi di uno sconfinato tessuto artistico. Aleksandr Soukurov probabilmente non avrebbe voluto fare il film senza la sua regale interprete, la cantante lirica Galina Vishnevskaya, vedova del maestro Rostropovich.

Boris Sollazzo
DNews

Alexander Sokurov è il Noè del cinema russo-sovietico. Sulla sua Arca russa (capolavoro in pianosequenza) ha portato con sé quel bagaglio culturale che la colonizzazione occidentale post caduta muro di Berlino ha cannibalizzato e travolto. Nobilmente anacronistico, sono anni che disegna ritratti grandiosi e intimisti, dai dittatori più "rappresentativi" del secolo scorso ad artisti come Rostropovich. [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Con Aleksandra, Aleksandr Sokurov concorreva l'anno scorso al Festival di Cannes. Il film non fu premiato perché racconta un episodio di retrovia della guerra in Cecenia senza condannarla. E senza esaltarla. Sono grotteschi i giurati quando si erigono in tribunali politici, anziché estetici, col risultato che pensano male e votano peggio. Ne fece le spese la bella interpretazione dell'ottantaduenne [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Non abbiamo fatto in tempo a lodare la selezione di Cannes 2007 che il festival subito ci ha smentito, con una giornata fatta non solo di film modesti, ma di autentiche cadute. La principale - ma ne parliamo altrove - è la concessione di una passerella planetaria alla saga hollywoodiana più stupida del XXI secolo, quella dei vari Ocean 11, 12, 13 eccetera.

Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati