Il Noè del cinema russo accusa ma si nasconde cercando un ri(s)catto
di Boris Sollazzo DNews
Alexander Sokurov è il Noè del cinema russo-sovietico. Sulla sua Arca russa (capolavoro in pianosequenza) ha portato con sé quel bagaglio culturale che la colonizzazione occidentale post caduta muro di Berlino ha cannibalizzato e travolto. Nobilmente anacronistico, sono anni che disegna ritratti grandiosi e intimisti, dai dittatori più "rappresentativi" del secolo scorso ad artisti come Rostropovich. Proprio sul set di quest'ultimo film-documentario ha trovato la sua ultima musa, la moglie del musicista (la cantante lirica Galina Vishnevskaja), che qui interpreta la protagonista del titolo, Alexandra Nikolaevna, nonna di un soldato russo sul fronte ceceno, una delle tante guerre sporche del nostro mondo corrotto da imperialismi e integralismi opposti in apparenza e complementari nei fatti. [...]
di Boris Sollazzo, articolo completo (1735 caratteri spazi inclusi) su DNews 4 giugno 2008