Les amants réguliers

Film 2005 | Drammatico 178 min.

Regia di Philippe Garrel. Un film con Louis Garrel, Clotilde Hesme, Julien Lucas, Francois Toumarkine. Genere Drammatico - Francia, 2005, durata 178 minuti. Uscita cinema venerdì 30 settembre 2005 - MYmonetro 2,36 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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L'amore ai tempi del maggio francese tra due giovanissimi rivoluzionari. Il film è stato premiato al Festival di Venezia, In Italia al Box Office Les amants réguliers ha incassato 78,4 mila euro .

Consigliato nì!
2,36/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 1,72
CONSIGLIATO NÌ
Ricostruzione cinefila e stilisticamente impeccabile del '68 francese.
Recensione di Giancarlo Zappoli
Recensione di Giancarlo Zappoli

Parigi, 1969. Dopo aver assistito ai moti del maggio francese del '68, un gruppo di giovani si abbandona ai fumi dell'oppio. All'interno del gruppo nasce un amour fou tra un ragazzo di vent'anni (Louis Garrel) e una giovane (Clothilde Hesme), entrambi coinvolti nell'insurrezione.
Garrell è sicuramente un esponente di punta del cinema indipendente francese. Così di punta e così 'indipendente' da essere l'unico regista in concorso a non aver aggiunto il proprio commento al film sul catalogo della Mostra. Garrell è un cinephile osannato dalla critica internazionale che possiede un indubbio rigore stilistico grazie anche ai direttori della fotografia di cui si avvale. Negli "Amants réguliers" offre il ruolo di protagonista al figlio e ci regala un ritratto del '68 che fa il paio con quello di Bertolucci in The Dreamers. Pseudo artisti che si crogiolano tra droga e amori impossibilmente 'liberati'. Ciò che accade nelle strade è sullo sfondo e quasi non conta. Da questi film da 'rive gauche' mancano quelli che scendevano in strada a manifestare, che si esponevano in prima persona. L'immagine che passa ai giovani di quei giorni è onanistico-intellettual-borghese. Forse a Parigi prevaleva (ma ne dubitiamo). Altrove si trattava d'altro (nel bene e nel male).
Non basta a riscattare il quadro complessivo una lunghissima sequenza con camera fissa che riprende in campo lungo uno scontro con la polizia. Sembra messa lì apposta per mandare in estasi i cinefili 'duri e puri'. Solo loro però dato che su tre ore di film costituisce una zavorra non di poco conto. Tre stelle per lo stile.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 11 dicembre 2017
Parsifal

Philippe Garrel , esponente di spicco della Novelle Vague, tutt'ora in attività , ci regala questo piccolo e prezioso gioiello, realizzato con notevole rigore stilistico e ricco di contenuti. E' la sua personale visione dei moti del '68 , del MAggio francese , che infiammò tutta Europa. Francois dervieux è il giovane protagonista , interpretato dal figlio del regista [...] Vai alla recensione »

giovedì 28 novembre 2013
THEOPHILUS

LES AMANTS RÉGULIERS   Finalmente un bel film sul ’68. E diciamo bello prima di buono, perché il regista Philippe Garrel ha realizzato un’opera in cui esamina il ’68 da ogni angolatura, ma all’interno di una struttura unitaria. L’analisi sociologica si staglia solo implicita sullo sfondo per far posto ad una ricerca estetica talmente accurata da scomparire [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 giugno 2012
Fabio Di Marco

Passano i minuti: i due con un casco bianco in testa non si girano; uno senza casco bianco in testa pomicia con una con un casco bianco in testa. Attendo, i minuti continuano a passare: i caschi bianchi rimangono lì, con i loro proprietari girati di spalle; mentre quello della ragazza continua a roteare pomiciante. Io sento dentro di me  una busta di palstica accartocciarsi [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Il maggio ’68 in un film che non somiglia a nulla se non al cinema francese di quegli anni e anche per questo ritrova lo slancio, l’ingenuità, la dolce follia dell’epoca. Un pugno di protagonisti che sognano di fare la rivoluzione e invece sbagliano tutto, come spesso accade non solo a quell’età, ma visti in una prospettiva del tutto nuova: poco spazio agli slogan e alle utopie collettive; massima [...] Vai alla recensione »

Aldo Fittante
Film TV

Il cinema di Philippe Garrel è un cinema paradossalmente realista. proviene dalla vita (la sua soprattutto), e dal cinema (da Godard in giù). Sperimenta se stesso, continuamente. E sposta i limiti della grammatica, dello sguardo, del ritmo quotidiano delle cose che - magicamente - si trasformano in finzione. In Italia, Philippe Garrel non lo conosce quasi nessuno.

Roberto Silvestri
Il Manifesto

Orso d'argento a Venezia, il regista francese Philippe Garrel in questa struggente corale acida, Gli amanti regolari, che i nottambuli hanno già ammirato Fuori Orario, fa il ritratto obliquo di un maggio parigino vissuto pericolosamente. E di una generazione di studenti famelici di giustizia, libertà e verità (su Vichy, il colonialismo, il Vietnam..

Roberto Silvestri
Il Manifesto

Le relevateur. Il rivelatore di un mistero ancora non chiarito, il 68, con la morte di Pinelli, la bomba alla banca dell'agricoltura di Milano, l'arretramento fatale dei partiti revisionisti e dei sindacati «dei padroni», la pulsione di morte che si impadronì a un tratto di una parte del Movimento...Cos'è che rivela i retroscena, la «cicatrice interiore», la bellezza nascosta di un momento storico [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Philippe Garrel è uno dei registi di culto del cinema francese. Con il film di oggi ci propone in primo luogo il ritratto di un amore — gli «amants reguliers» del titolo — ma lo estende anche, in modo speciale, caldo, ispirato, a quello di una generazione di giovani parigini studiata prima durante la contestazione studentesca del maggio ’68 — le joli mai —, poi, nel clima di tante speranze deluse, [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Les amants réguliers, firmato da Philippe Garrel, uno dei registi di culto del cinema francese. Il ritratto di un amore — gli «amanti regolari» del titolo — ma in modo speciale, anche quello di una generazione di giovani parigini studiata prima durante la contestazione studentesca del ’68, poi, nel clima di tante speranze deluse, tra rapporti disinibiti di coppia (con scambi), indulgenze eccessive [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Parigi, 1968: torna sugli schermi «le joli mai» ma non èpiù tanto «joli), bello. Anzi. Les amants réguliers di Philippe Garrel (in concorso) sembra un canto di morte alla memoria dei giovani che sognarono in quei giorni la rivoluzione e poi pagarono sulla propria pelle la colpa di «aver chiesto l'impossibile». Il film dura tre ore, è in bianco e nero, è girato nello stile al tempo stesso rigoroso [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Louis Garrel riuscirà mai a partecipare alla Mostra con un film che non sia sul maggio’68 parigino? Dopo l’estenuato Dreamers di Bernardo Bertolucci, ora il lungo (tre ore) e prolisso Les amants réguliers di Philippe Garrel (in concorso), cioè di suo padre. Studente insorto allora, poeta insorto adesso. Insomma Louis interpreta Philippe giovane. Dopo aver regolato i conti di Bertolucci col padre, il [...] Vai alla recensione »

Roberta Ronconi
Liberazione

"Un caso, nient’altro che un caso. Del resto, io venero il fato". Philippe Garrel non si spaventa certo nel sentirsi chiedere spiegazioni sulla curiosa coincidenza cinematografica che vede anivare al cinema il suo Les arnants réguliers a pochi anni di distanza dal film apparentemente quasi identico di Bernardo Bertolucci TheDreamers. Il cineasta francese, da sempre e per sempre “figlio” del cinerna [...] Vai alla recensione »

Mauro Gervasini
Film TV

È chiaro, un film come Les amants réguliers può infastidire per principio. il binomio “maggio francese”-”bianco e nero” rischia di respingere. Che ci sarà ancora da dire su un mito contemporaneo come quello del ‘68 parigino, già mummificato dalla retorica di chi c’era o di chi persevera nel credere che solo quegli anni furono formidabili? Il fastidio è comprensibile.

Lietta Tornabuoni
La Stampa

È molto bello il nuovo film in concorso, in bianconero, di Philippe Garrel, con Louis Garrel (figlio del regista, interprete per Bernardo Bertolucci di «The Dreamers») e Clotilde Hesme: Les amants réguliers (Gli amanti regolari). Con grande intensità, precisione, eleganza evocativa, Garrel ricostruisce fatti e umori, idee e amori del 1969 a Parigi, recuperando insieme l'adolescenza e le passioni di [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Les amants réguliers, quasi una risposta parigina e snobistica al film di Bertolucci sui ribelli del Sessantotto e dintorni, avrebbe dovuto confermare il credito spropositato di cui gode Philippe Garrel, discepolo di Godard e Truffaut nonché ex esponente della cultura psichedelica con la sua musa Nico (sette film insieme) dei Velvet Underground. Alla prova dello schermo la storia/non storia di due [...] Vai alla recensione »

Federica Lamberti Zanardi
Il Venerdì di Repubblica

L’amour, toujours l’amour potrebbe essere il sottotitolo di questo film diretto da Philippe Garrel, premiato all’ultimo Festival di Venezia con il Leone d’argento per la regia. Tre ore e mezzo in rigorosissimo bianco e nero per raccontare il nascere e il morire della storia d’amore fra uno scapigliato poeta di vent’anni e una bella aspirante scultrice tenendo sullo sfondo il ‘68 del maggio francese. [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Venezia continua a tracimare sugli schermi: su tutti gli schermi. Les amants réguliers di Philippe Garrel, caso più unico che raro, è passato in tv (su Raitre) prima di arrivare al cinema: sarà interessante vedere se il passaggio televisivo avrà «esaurito» il potenziale pubblico, o si rivelerà invece un gigantesco spot. Per chi, quella notte, non fosse sintonizzato su Raitre segnaliamo comunque che [...] Vai alla recensione »

Natalia Aspesi
La Repubblica

Il regista e il film più esotici della 62esima Mostra del Cinema non vengono dalla Corea o dalla Cina, ma dalla Francia: lui è Philippe Garrel. che con i suoi lunghi ricciuti capelli grigi e lo sguardo languido è l’immagine impolverata di un tempo che sembra non essere mai esistito. il suo film è Les amants reguliers, e in tanti si era pronti a piantarlo li a metà, non tanto per i suoi 178 minuti quanto [...] Vai alla recensione »

Emiliano Morreale
Film TV

Strano fascino ipnotico per un horror ambientato nei pressi di New Orleans, prima che questa diventasse davvero una città fantasma. L’infermiera Caroline viene contattata da un avvocato per conto di Violet, rimasta in casa col marito immobilizzato da un ictus. Ma ben presto, in quella casa nelle campagne della Louisiana, cominciano a verificarsi strani fenomeni.

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Il collegamento con The Dreamers di Bernardo Bertolucci è evidente e devotamente riconosciuto dal regista Philippe Garrel. Che rende omaggio al collega più anziano citando dentro il suo film, Les amants réguliers, il titolo così densamente simbolico di Bertolucci Prima della rivoluzione. Gli rende omaggio anche ingaggiando lo stesso giovane e tenebroso attore, Louis Garrel, che del regista francese [...] Vai alla recensione »

winner
leone d'argento per la regia
Festival di Venezia
2005
winner
osella per la miglior fotografia
Festival di Venezia
2005
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