David Copperfield

David Copperfield non è certo il bambino più fortunato dell'Inghilterra vittoriana. Nasce già orfano di padre e se i primi anni di vita trascorrono felici, con il successivo matrimonio della madre, il patrigno e la sorella di questi gli rendono l'infanzia impossibile: portandogli via il patrimonio, chiudendolo in un collegio e, soprattutto, facendo ammalare l'amata (ma molliccia) madre, che morirà successivamente. Come se non bastasse, le situazioni, man mano che la sua esistenza procederà fino agli anni della maturità adulta, si aggraveranno, non tanto per il destino che si abbatte su di lui, ma perché David rimane inerme di fronte a ogni ostacolo che gli viene minacciosamente contro, scegliendo il mutismo e l'omertà, alla ribellione e al rispetto di se stessi.
Fedele trasposizione televisiva del grande romanzo ottocentesco di Charles Dickens (uno degli autori più sfruttati dal cinema assieme a Jane Austen e alle sorelle Bronte) all'interno della quale non si può non provare un moto d'ira di fronte ai comportamenti di David Copperfield. Troppo lontano dalla nostra ottica di vita attuale forse. Così come è lontano anche un altro piccolo e sfortunato orfanello, Oliver Twist, (nato anch'egli dalla fortunata penna di Dickens), ma anche Candy Candy e tutti coloro i quali si lasciano soggiogare dalle angherie della vita e non alzano la testa per combattere, rendendosi antipatici agli occhi del pubblico. D'altro canto di fronte a personaggi di così poco carattere, quasi si prova una leggera simpatia per gli antagonisti della storia che invece non soccombono mai e sembrano avere sempre la meglio. Verrebbe quasi da dire che, disgraziatamente, il bene però trionfa sempre! Peter Medak, regista televisivo di fama, che ha nella sua carriera telefilm come Ai confini della realtà, Spazio 1999, Magnum P.I. e Settimo cielo e numerosi film tv anche trasmessi in Italia, qui è totalmente assente. Tanto bravo nelle inquadrature, quanto pessimo nella direzione degli attori che danno il peggio di loro stessi portandosi da un eccesso all'altro: Hugh Dancy più che David Copperfield sembra Pisolo dei sette nani, Sally Field gigioneggia nel ruolo della zia Betsey (peccato!), mentre si fa perfettamente odiare Eileen Atkins nella parte della velenosa e intrigante Miss Murdstone. Nel cast, anche un Paul Bettany agli esordi, nel piccolo ruolo di un compagno di studi del protagonista. Ci manca quella spina dorsale che renderebbe più dritto il film... un po' come manca a David Copperfield, del resto! 