Anno | 1983 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Jean-Luc Godard |
Attori | Jean-Luc Godard, Maruschka Detmers, Christophe Odent, Hippolyte Girardot, Myriem Roussel Bertrand Liebert, Alien Bastien-Thiry, Jacques Bonnaffé. |
MYmonetro | 2,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 9 luglio 2009
Godard si ispira alla classica storia d'amore e di morte di Carmen, la stravolge trasponendola ai giorni nostri (lei diventa una rapinatrice, lui un p... Il film è stato premiato al Festival di Venezia,
CONSIGLIATO NÌ
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Godard si ispira alla classica storia d'amore e di morte di Carmen, la stravolge trasponendola ai giorni nostri (lei diventa una rapinatrice, lui un poliziotto) e la impacchetta in modo formalmente ineccepibile. Trasgressivo, cinico, sarcastico, provocatorio, il film tuttavia sembra quasi vivere di rendita sui passati allori del miglior Godard piuttosto che segnalarsi per ricchezza e originalità come tanti precedenti lavori del regista. Leone d'oro al Festival Internazionale del Cinema di Venezia nel 1983.
La storia di Carmen e Joseph nella sua traiettoria che va dall'amore alla fine, il delirio di Jean Luc Godard che nel film interpreta se stesso, un quartetto d'archi che prepara Beethoven e il ritmo ciclico del mare. Elementi che si combinano in un montaggio sapientemente frammentato e volutamente inintelligibili. Sequenze video e parti delle traccia audio scomposte, in un esercizio stilistico [...] Vai alla recensione »
Questo film non è un film, non si tratta di pura e materialistica finzione riflessivo-dialogica di un patema vitale esistente e penetrante l'entità della natura in tutta la sua interezza, ma, d'altro canto, di un'ulteriore ripresa infinitesimale del percorso di idealizzazione e noeticizzazione metaparacinematografica ( ogni termine che abbia come prefisso "meta" [...] Vai alla recensione »
La "Carmen" di Bizet ha allo stesso tempo molto e poco a che vedere con quella di Godard. In ogni modo, per penetrare quest'opera cinematografica è necessario conoscere quella lirica. Non è tanto il modo che ha il regista di dirigere a non avermi conquistato, piuttosto il narcisismo e l'autocompiacimento di cui Godard - qui in veste anche di attore - ha infarcito la [...] Vai alla recensione »
Jean-Luc Godard è un vecchio zio vaneggiante. Chiuso nella stanza di una clinica batte sui tasti di una portatile impossibili sceneggiature, mentre un pazzo in giardino ripete la famosa domanda: «C'è un francese in sala?», come se cercasse il dottore. Arriva una bella ragazza, la nipote di Jean-Luc, di nome Carmen. Bacia lo zio, gli fa qualche complimento e gli chiede in prestito l'appartamento sul [...] Vai alla recensione »