Ha mai rilevato le due fantastiche e inimitabili scene del colloquio con il barista?La prima nella freddissima (con la luminosità alle spalle dei personaggi tipica di K.) stanza vuota, in realtà non ci sta nessuno, ma due persone parlano amichevolmente come se si fossero sempre conosciute (ed infatti è così, vedi ritratto della fine del film).La seconda ancora più eccezionale.Non ho parole per descrivere la sensazione che genera quella scena. Forse la più fantastica di tutto il cinema di K.Poche parole degli stessi due soggetti che non significano nulla, estremamente sterili sia nella loro espressività che nel loro contenuto (ve lo ricordate il dialogo fra gli scienziati sulla stazione orbitante di 2001?), eppure l'ambientazione scenica, la musica, l'armonia della fotografia, i volti dei 2 attori e sopratutto la rottura della tensione che fino a questo punto è voluta incalzante dal regista, producono uno dei più inimitabili esempi di espressività cinematografica.
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Ha mai rilevato le due fantastiche e inimitabili scene del colloquio con il barista?La prima nella freddissima (con la luminosità alle spalle dei personaggi tipica di K.) stanza vuota, in realtà non ci sta nessuno, ma due persone parlano amichevolmente come se si fossero sempre conosciute (ed infatti è così, vedi ritratto della fine del film).La seconda ancora più eccezionale.Non ho parole per descrivere la sensazione che genera quella scena. Forse la più fantastica di tutto il cinema di K.Poche parole degli stessi due soggetti che non significano nulla, estremamente sterili sia nella loro espressività che nel loro contenuto (ve lo ricordate il dialogo fra gli scienziati sulla stazione orbitante di 2001?), eppure l'ambientazione scenica, la musica, l'armonia della fotografia, i volti dei 2 attori e sopratutto la rottura della tensione che fino a questo punto è voluta incalzante dal regista, producono uno dei più inimitabili esempi di espressività cinematografica. Senza fiato.
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