Anno | 2019 |
Genere | Commedia, Sentimentale |
Produzione | USA |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Chris Nelson |
Attori | Laura Marano, Noah Centineo, Camila Mendes, Matt Walsh, Sue-Lynn Ansari Odiseas Georgiadis, Joe Chrest, Carrie Lazar, Alexander Biglane, Blaine Kern III, Zak Steiner, Ty Parker, Wayne Pére, Rhonda Johnson Dents, Maureen Brennan, Autumn Walker, Ivan Hoey Jr., Emily Chatelain, Jared Bankens, Krystal Tomlin, Sharon Elizabeth Smith, Phi Vu, Hawn Tran. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,80 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 17 aprile 2019
Per pagarsi il college, Brooks Rattigan crea un'app che gli consente di essere pagato per interpretare il ruolo del fidanzato perfetto in qualsiasi occasione.
CONSIGLIATO SÌ
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Brooks Rattigan è un ambizioso liceale con un sogno in testa: entrare a Yale e farsi notare. Per finanziare il progetto inventa, con l'aiuto del suo migliore amico Murph, una app che offre l'opportunità di sperimentare l'appuntamento perfetto: basta ordinare il tipo di incontro che si desidera, e Brooks si presenterà impersonando la tipologia d'uomo richiesta. Ma come previsto dalla sua amica Celia, qualcosa è destinato ad andare storto: non si può far finta di essere qualcun altro per sempre...
Una smart romcom per smart people, e se di questa frase non avete capito nulla allora è meglio che passiate a un altro film. Perché se The Perfect Date non ha niente da aggiungere, in termini di contenuto, alla vastissima letteratura sugli amori adolescenziali da liceo, una piccola rivoluzione la compie lo stesso: nella confezione del "pacco".
Modellata efficacemente sull'immaginario contemporaneo, l'estetica del film di Chris Nelson - basato sul romanzo "The Stand-In" di Steve Bloom - modernizza i modelli ormai stantii della classica commedia d'amore teen, sottoponendoli a una "cura hipster" capace di renderceli, se non simpatici, almeno familiari. Ecco allora il principe azzurro "costretto" a lavorare in un fast food non tanto per sbarcare il lunario, ma per pagarsi gli studi nell'università migliore in circolazione (Yale): iscriversi in un istituto modesto in Connecticut, e magari camparsi con piccoli lavoretti, è un'opzione scartata in partenza.
Perché il maschio alfa della commedia d'amore 2.0 è un nerd metrosexual (figura incarnata alla meraviglia da Noah Centineo) che sogna il successo economico come conseguenza diretta di quello intellettuale, adora la triade Jobs/Jordan/Musk e vive come una sconfitta la delusione dei propri afflati creativi - qui il perdente per definizione, infatti, è il padre del protagonista Brooks Rattigan, "colpevole" di essere uno scrittore che non ce l'ha fatta. E a giudicare dalla villa in cui vive con il figlio, tutto sommato, per essere un perdente non se la passa poi tanto male.
In questo contesto si rinnova, sempre esteriormente, anche la controparte femminile (Laura Marano, bravina), una ragazza post #metoo che ai tacchi preferisce gli anfibi e al ballo di scuola una caffetteria, un po'riot un po'nerd anche lei, destinata comunque a sciogliere il broncio nell'happy end da manuale.
Per rimanere in metafora, aggiornato il software la app della commedia romantica non cambia: a partire da un escamotage banalotto (l'invenzione di una applicazione per l'appuntamento perfetto) i due protagonisti passano in un'ora e mezza dalla friendzone all'amore, con la collaborazione di comprimari (l'amico gay, la bellona vanitosa) bidimensionali e banali, per citare il film, "come il gusto vaniglia". Apprezzeranno gli amanti del genere, specialmente se millennials, e i loro fratelli più grandi, quelli che non resistono al fascino del vinile, delle barbe e del gelato allo zenzero.
I più sensibili riusciranno anche a tirar giu qualche lacrimuccia di commozione, a parte questo un film carino con la classica ma simpatica storia a lieto fine che non guasta di questi tempi.