Anno | 2019 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Dado Martino |
Attori | Dado Martino, Serena Bilanceri, Daniele Monachella, Silvia Gloriani, Serena Bilanceri Beatrice Carboni, Edoardo Floris, Francesco Petit Bon. |
Uscita | giovedì 14 febbraio 2019 |
Distribuzione | Zuccherobianco Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,11 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 15 febbraio 2019
La storia di Giuseppe Carta, nato in un paese in provicia di Sassari, nella Sardegna degli primi anni '50 e oggi pittore e scultore.
CONSIGLIATO NÌ
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Giuseppe Carta è un bambino estroso nato a Banari, un piccolo comune in provincia di Sassari. La sua creatività non viene però incentiva dalla famiglia, che lo vuole pastore come tutti i suoi parenti. Un improvviso trasferimento a Genova lo costringe inoltre ad allontanarsi dal migliore amico Enrico e dalla fidanzatina Marta, alla quale farà la promessa di una fitta corrispondenza. L'adolescenza passa e con gli anni cresce la passione per la musica, per la scrittura, per la scultura e soprattutto per la pittura, che diventa la vera priorità per Giuseppe. Il suo nome comincia a circolare nel panorama dei giovani artisti ed una mostra personale lo riporterà nel suo paese natale dove potrà finalmente riabbracciare la sua anima gemella. Le cose non andranno come avrebbe immaginato, ma si apriranno nuove prospettive sentimentali e professionali che lo porteranno a diventare uno degli artisti più importanti del nostro paese.
Per chi si addentra poco nelle dinamiche dell'arte contemporanea, il nome di Giuseppe Carta potrebbe risultare quasi sconosciuto. La validità della sua arte è però riconosciuta a livello internazionale e la sua ricerca sull'iperrealismo della rappresentazione pittorica, soprattutto di soggetti di natura morta, rimane una delle più accurate degli ultimi decenni.
Il lavoro fatto in questo film, tra finzione e realtà, di Dado Martino ha quindi il merito di aver messo al centro delle scene le opere di un artista a cui spetta la giusta attenzione anche da un pubblico diverso dagli abitudinari del settore. Il fatto di aver a più riprese mostrato i dipinti e le sculture di Carta con la doverosa tempistica restituisce inoltre allo spettatore il rispetto e l'importanza che il regista stesso aveva in mente di offrire ad una grande personalità.
Purtroppo le modalità con cui questo è stato messo in atto non rispecchiano le lodevoli intenzioni. La parabola dell'artista viene riportata sulla scena intervallata da vari momenti emotivi che avrebbero dovuto spiegare l'approdo di Carta verso un certo tipo di arte. In realtà appaiono surreali ed enfatici, al limite della caricatura, alimentati da una poca dimestichezza del mezzo cinematografico.
Regia, fotografia ed interpretazioni non riescono a cooperare per rendere fruibile il prodotto finale che risulta poco coinvolgente sia per un esperto in materia, sia per un pubblico ignaro della natura del soggetto. Si avverte troppo la presenza in ogni settore di una mano poco esperta che non ha saputo valorizzare quelli che, con ogni evidenza, erano appigli interessanti per indagare la storia dell'artista: la poca agevolezza della provenienza famigliare, l'amore non corrisposto, l'inaspettato successo, il ritorno a casa. Tutti temi lasciati cadere in una narrazione senza reali linee guida.
Lodevole l'intento di celebrare un grande artista di fama internazionale come Carta, ma nel suo insieme la pellicola appare scadente: per usare una metafora, si è cercato di fare una ricetta con ingredienti di scarsa qualità. Una grande cornice sensazionalistica come "tratto da una storia vera" , "con la partecipazione straordinaria di" per poi appurare la scarsa [...] Vai alla recensione »
Esistono film che non esistono, direbbe il maestro Maccio Capatonda. Cui Dado Martino inconsapevolmente si ispira, per raccontare la storia (vera) di Giuseppe Carta, un povero e scalzo bimbo dai capelli rossi che nel giro di una dissolvenza incrociata diventa bruno, nonché «artista famoso in tutto il mondo» (nonché Martino medesimo), dipingendo composizioni di bicchieri che fanno innamorare le donne [...] Vai alla recensione »
Giuseppe Carta è un self made man nel campo della pittura e oggi, nel panorama italiano, è tra gli artisti più quotati e prestigiosi. Il film è utile per colmare la lacuna di chi non conoscesse questo maestro delle nature morte pittoriche e plastiche. Sul grande schermo il difetto sta nel cast che non rende onore alla storia raccontata. Recitazioni legnose e copioni pronunciati senz'anima e con poco [...] Vai alla recensione »